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5 Marzo 2023
12:00

Il pitone reale (Python regius)

Il pitone reale è un serpente costrittore della famiglia Pythonida, originario dell'Africa. Non è velenoso e raggiunge mediamente i 120/130 centimetri di lunghezza. Nonostante sia tenuto in casa da molte persone ricordiamo che i serpenti sono animali selvatici, non domestici.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
serpente

Il pitone reale (Python regius), è un serpente non velenoso appartenente alla famiglia Pythonida, noto anche con il nome inglese di Ball Python, "pitone palla", per via della caratteristica posa che assume quando si sente minacciato, con la testa e il collo nascosti in una palla formata dal corpo stesso dell'animale. Vive nelle praterie e nelle foreste aperte dell'Africa occidentale e centrale e, sebbene possa raggiungere il metro e mezzo di lunghezza, non è considerato un pitone di grandi dimensioni.

Non è velenoso, ma ha a disposizione un'altra importante arma per cacciare le proprie prede. Si tratta infatti di un serpente costrittore e ciò significa che è capace di uccidere le specie di cui si nutre comprimendole con il proprio corpo fino a provocarne la morte per arresto circolatorio.

Per via della sua natura mite e non aggressiva, da alcuni decenni viene spesso allevato e tenuto in cattività. Essendo una specie selvatica e non autoctona, però, è bene ricordare che ne è vietato il rilascio in natura. La decisione di accoglierlo in casa desta quindi molte perplessità per quanto riguarda gli aspetti etologici, etici ed ecologici.

Come è fatto il pitone reale

Il pitone reale è un serpente relativamente piccolo rispetto ad altre specie di pitoni. È snello e ha una testa relativamente grande rispetto al corpo. La lunghezza media di un adulto varia da 90 a 150 centimetri, anche se alcuni esemplari possono raggiungere i 180 centimetri di lunghezza. Il peso di un individuo adulto si aggira intorno a 1 o 2 chili.

La testa del pitone reale ha una forma triangolare, con occhi grandi e una mascella robusta. Questi serpenti sono lisci e hanno un aspetto lucido che può variare di colore dal marrone al nero al beige, con macchie o striature più scure. La colorazione, però, può variare anche a seconda della sottospecie e della regione geografica.

I maschi e le femmine possono essere difficili da distinguere a prima vista, ma il dimorfismo sessuale si manifesta nelle dimensioni, con le femmine leggermente più grandi dei maschi.

Alimentazione

È un predatore notturno che localizza la preda grazie a particolari organi di senso posti intorno alla bocca, che gli permettono di percepire le radiazioni infrarosse emesse dai corpi caldi degli altri animali.

Il pitone reale è un animale carnivoro che si nutre prevalentemente di roditori e, per questo motivo, la sua presenza all'interno dell'ecosistema di origine è determinante nel controllo della numerosità di queste specie.

Tra le specie presenti nel suo habitat, predilige i toporagni e i gerbilli, ma occasionalmente si nutre anche di piccoli volatili.

Habitat e distribuzione del pitone reale

Il pitone reale è originario dell'Africa ed è particolarmente diffuso in un'area che va dal Sudan all'Uganda (per quanto riguarda la zona centrale del continente) e dal Senegal, al Tongo, Benin e Ghana (per quanto riguarda l'Occidente).

Predilige aree aride, dove vivere nelle praterie e nelle foreste aperte. Talvolta si insedia anche nelle zone agricole limitrofe ai territori della savana.

Questa specie, però, viene spesso importata in molti paesi occidentali e soprattutto negli Stati Uniti, dove la diffusione del pitone reale come animale domestico è molto elevata. Teniamo dunque a ricordare che non esistono serpenti domestici: questo significa che non sono animali particolarmente abituati a stare a contatto con gli esseri umani, specialmente per tempi prolungati, ma seguono principalmente il proprio istinto che li vuole predatori solitari e schivi.

Questi rettili sono parte fondamentale della catena alimentare e sottrarli dagli ecosistemi significherebbe togliere un tassello importante che provoca uno squilibrio considerevole. La rimozione di un predatore, infatti, influenza il numero di prede presenti in un habitat che, a loro volta, apportano considerevoli cambiamenti alla vegetazione.

Comportamento e riproduzione

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I pitoni reali sono animali notturni e tendenzialmente solitari. I maschi tendono a mostrare più comportamenti semi arboricoli, mentre le femmine si muovono maggiormente a terra. Nei mesi più secchi, si nascondono nelle tane lasciate vuote dai mammiferi, oppure in altri nascondigli sotterranei.

Se si sentono minacciati, oppure in situazione di stress, si arrotolano su sé stessi, formando una palla che nasconde la testa e il collo, ovvero le parti più vulnerabili del corpo.

Hanno una vita riproduttiva che ha inizio, generalmente, intorno ai 27 mesi (i maschi leggermente prima). La stagione degli accoppiamenti va principalmente da metà settembre a metà novembre, ma varia in base al periodo delle piogge e inizia quando l'umidità dell'ambiente diminuisce.

Si tratta di una specie ovipara e la femmina depone da 1 a 11 uova facendo in modo che aderiscano l'una all"altra fino a pochi giorni prima della loro schiusa, che avviene circa dopo 44 – 54 giorni. La femmina resterà per tutto il tempo avvolta intorno alla covata e i piccoli, pur essendo indipendenti dalla nascita, restano nelle vicinanze della madre per qualche mese. Questi aspetti subiscono, però, importanti variazioni se l'animale vive in cattività.

Secondo quanto pubblicato dall'Università del Michigan, i piccoli pitoni misurano alla nascita circa 25/40 centimetri e pesano tra i 65 e 103 grammi, con una media di 86 grammi.

L'aspettativa di vita di un pitone reale in libertà è di circa 10 anni.

Il pitone reale e la vita in cattività

Il pitone reale è elencato nell'Appendice II del CITES tra le specie il cui commercio è regolamentato a livello internazionale. Ciò nonostante, secondo quanto riportato in uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Veterinarie della Facoltà di Medicina Veterinaria di Monaco di Baviera, i pitoni reali registrati al CITES rappresentano una minoranza e ciò significa che i numeri dei soggetti presenti in Europa potrebbero essere di molto superiori rispetto ai dati ufficiali.

Nel nostro paese la maggior parte dei pitoni reali destinati alla vita all'interno dei terrari provengono da allevamenti di hobbisti, tuttavia, sopravvivono ancora oggi numerosi allevamenti dall'impronta fortemente commerciale, in particolare negli Stati Uniti, che riproducono i serpenti in enorme quantità, proponendo anche molti colori diversi, ottenuti (nella maggior parte dei casi) attraverso accoppiamenti tra consanguinei: un aspetto che si riflette con molta probabilità anche sulla loro condizione di salute.

Anche nei paesi d'origine (in particolare la Repubblica Centrafricana, il Congo, la Guinea Equatoriale, il Gabon e la Liberia), esistono le cosiddette "fattorie", o "farm", vere e proprie stazioni di cova artificiali dove le femmine (catturate) covano le uova fino alla schiusa per poi essere rilasciate. Gli animali appena nati vengono allevati in condizioni dubbie per poi essere venduti ai paesi europei e del Nord America.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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