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12 Maggio 2023
16:36

Il pigliamosche di Darwin ce la sta mettendo tutta per tornare dalla quasi estinzione

Sull'isola di Santa Cruz, alle Galápagos, sopravvivono appena una quindicina di pigliamosche di Darwin, che però anche grazie agli sforzi di conservazione quest'anno hanno battuto il record di nuovi nati.

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Il pigliamosche di Darwin è un piccolo uccello dal bellissimo piumaggio rosso vermiglio, che vive esclusivamente su alcune delle isole Galápagos. Soprattutto per colpa dell'arrivo di alcune specie aliene portate dall'uomo, la popolazione ha però subito un tracollo numerico clamoroso negli ultimi decenni che l'ha portato pericolosamente vicino al baratro dell'estinzione. Sulle isole di Floreana e Santa Fé si è già completamente estinto, su altre le cose vanno un pochino meglio mentre su Santa Cruz ne sopravvivono appena circa quindici coppie.

Questi ultimi sopravvissuti ce la stanno però mettendo tutta per tornare indietro dalla quasi estinzione, compiendo recentemente piccoli ma importanti progressi che fanno ben sperare per il futuro della specie. Quest'anno sono infatti nati ben dodici nuovi pulli: un vero e proprio record ottenuto anche grazie agli sforzi di un ambizioso programma di conservazione che finalmente sta dando i suoi primi ma fondamentali frutti.

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I maschi hanno un vistoso piumaggio rosso con ali, dorso e mascherina nera a coprire gli occhi

Questa è stata infatti la stagione riproduttiva di maggior successo, da quando è iniziato un progetto sperimentale di conservazione partito nel 2018 e ideato dalla Fundación Charles Darwin in collaborazione con il Parco Nazionale delle Galápagos e l'Università di Vienna, in Austria. Proprio a causa della esigua popolazione rimasta sull'isola, ornitologi e conservazionisti hanno deciso di avviare un programma sperimentale per il ripristino delle foreste di Scalesia, una pianta endemica fondamentale per gli ecosistemi delle isole e per il piccolo pigliamosche.

Questa iniziativa consiste soprattutto nel ridurre il numero e l'impatto di alcune specie aliene invasive, come il rovo asiatico (Rubus niveus) che sta completamente alterando la struttura vegetale delle foreste, oppure come la mosca vampiro aviaria (Philornis downsi), le cui larve parassitano i nidiacei al nido causando persino la morte di intere covate e spingendo gli adulti ad abbandonare i loro nidi.

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Le femmine sono invece meno appariscenti e più mimetiche

Il pigliamosche di Darwin, conosciuto anche come pigliamosche vermiglio delle Galápagos (Pyrocephalus nanus), ha necessariamente bisogno di un certo tipo di vegetazione per riuscire a trovare abbastanza cibo da resistere all'impatto delle micidiali larve di mosche vampiro. Ciò si traduce con uno sforzo enorme da parte delle tante persone impegnate nella conservazione della biodiversità dell'isola, come lo sradicamento quotidiano di rovi e altre piante invasive oppure come il controllo e il monitoraggio dei nidi alla ricerca della pericolosa mosca parassita.

E grazie a questi sforzi, quest'anno sono stati registrati ben ventitre tentativi di nidificazione da parte di sette coppie diverse, di cui due composte da maschi nati nella stagione 2022 e uno nato invece nel 2021, proprio all'interno delle porzioni di foresta gestite dal progetto. Anche i nuovi pigliamosche sono nati tutti da sei nidi che si trovano nella zona di rimboschimento, a dimostrazione che gli sforzi funzionano e stanno finalmente dando nuove speranze di salvezza per il piccolo passeriforme.

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Un maschio con due nuovi nati. Foto di Agustín Gutiérrez, CDF.

Anche se dodici uccelli sono sicuramente pochi per dichiarare fuori pericolo la specie, se si considera che nel nel 2020 i nuovi nati stati appena sei, nel 2021 otto e nel 2022 solo sette, il record di quest'anno è sicuramente un risultato molto incoraggiante. L'arcipelago delle Galápagos, a circa 1.000 chilometri al largo della costa dell'Ecuador, ospita una flora e una fauna che non si trovano da nessun'altra parte del mondo. Molte delle sue meraviglie biologiche ispirarono il grande naturalista inglese Charles Darwin a sviluppare la sua teoria dell'evoluzione nel XIX secolo ed è anche per questo che diverse piante e animali dell'arcipelago, proprio come il pigliamosche rosso vermiglio, portano il suo nome.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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