Alcuni maschi sarebbero disposti a tutto pur di impressionare una femmina, ma in pochi possono rivaleggiare con il piccolo pesce Lamprologus callipterus. Questa specie di ciclide vive esclusivamente nel lago Tanganica, uno dei più grandi e antichi laghi africani, e per conquistarsi le attenzioni di una potenziale partner ha sviluppato un comportamento a dir poco unico: collezionare e accumulare montagne di conchiglie vuote.
Il Tanganica è noto per la sua eccezionale biodiversità e tra le sue meraviglie naturali le conchiglie dei molluschi sono diventate un elemento cruciale anche per la sopravvivenza e la riproduzione del ciclide L. callipterus. I gusci vuoti non sono infatti solo rifugi sicuri in cui deporre le uova e far crescere i propri piccoli, ma rappresentano il fulcro di un elaborato comportamento riproduttivo che può tirare fuori "il peggio" dalla competizione tra rivali.
I maschi di questa specie, durante la stagione riproduttiva, si impegnano in una frenetica e incessante attività di raccolta di conchiglie vuote. Usando la bocca, raccolgono e trasportano avanti e indietro le conchiglie sparse sul fondale, accumulandole in grandi mucchi. Questi ammassi, che possono contare decine e decine di conchiglie, diventano un'attrazione irresistibile per le femmine, ma anche motivo di forte "invidia" per gli altri maschi.
Le femmine, vengono infatti attratte dai mucchi più grandi e meglio curati, scegliendo infine il maschio con il miglior "nido" in cui deporre le proprie uova. Una volta conquistata una femmina, il maschio vigila poi con aggressività il suo mucchio, proteggendolo da eventuali predatori e soprattutto rivali. Le femmine (che sono molto più piccole) depongono poi le uova tra le conchiglie, dove rimangono al sicuro e protette fino alla schiusa dei pesciolini.
Ma la vita nel lago Tanganica per questo instancabile raccoglitore può essere talvolta parecchio complicata. La competizione tra i maschi è incessante e può diventare persino feroce e ricca di colpi bassi. Non è infatti raro assistere a veri e propri furti di conchiglie, con i maschi più spavaldi che rubano le conchiglie dai mucchi dei rivali vicini per arricchire il proprio ammasso e aumentare così le possibilità di far colpo sulle femmine.
Questo comportamento di accumulo e protezione delle conchiglie non è però solo un elaborato rituale di corteggiamento, ma anche una strategia di sopravvivenza indispensabile. Le conchiglie offrono infatti un rifugio sicuro dalle aggressioni dei predatori e garantiscono un nido protetto per la crescita dei giovani pesci.
La selezione naturale ha quindi favorito i maschi più abili nella raccolta e nella difesa delle conchiglie, contribuendo a mantenere viva questa "tradizione". Provate a immaginarvi la scena ambientata tra i fondali sabbiosi del grande lago africano: un maschio impavido incontra una femmina e per far colpo su di lei esclama con coraggio: "Vuoi salire a vedere la mia collezione di conchiglie?". Impossibile resistergli.