Il Pastore del Caucaso, è un cane guardiano degli armenti, di taglia grande. Maestoso e bellissimo cane, è simbolo della regione da cui prende il nome tra Armenia, Azerbaigian, Georgia e Russia.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani0
- Rapporto con altri cani0
- Rapporto con altri animali in casa1
attività
- Attività fisica2
- Giocosità0
- Ricerca0
- Riporto0
- Guardia3
adattabilità
- Vita in città0
- Adatto come primo cane0
- Adattabilità ai viaggi0
- Tolleranza alle temperature calde1
- Tolleranza alle temperature fredde3
cure e salute
- Cura del pelo1
- Predisposizione alle malattie1
- Attenzione all'alimentazione0
motivazioni
- Epimeletica3
- Affiliativa3
- Comunicativa3
- Et epimeletica1
- Somestesica1
- Sociale0
- Protettiva3
- Territoriale3
- Possessiva3
- Competitiva3
- Perlustrativa0
- Predatoria0
- Sillegica0
- Esplorativa0
- Di ricerca0
- Cinestesica1
- Collaborativa0
Questo cane non è per tutti: ha l'atavico bisogno di stare all'aperto, di sentirsi libero, non essere costretto a moine e obbligato a fare nuove conoscenze. Se il vostro desiderio è quello di vivere con un cane giocherellone, affettuoso e propositivo, il Pastore del Caucaso non fa decisamente per voi.
Prendere la decisione di adottare un Pastore del Caucaso comporta una grossa presa di coscienza e un enorme carico di responsabilità e consapevolezza, nonché la conoscenza di quelli che sono i suoi bisogni e le sue motivazioni di razza.
Origine: Azerbaigian, Georgia, Armenia e Russia
Standard: N° 328 / 02.03.2011 Gruppo 2 Cani tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e Bovari Svizzeri – Sez 2.2 Molossoidi. Tipo cane da montagna
Aspetto: Il Pastore del Caucaso è un cane di taglia grande, robusto e massiccio, con muscolatura molto sviluppata. La testa ricorda quella di un orso, con occhi scuri e infossati e tartufo largo e nero. Le orecchie sono pendenti, la coda è attaccata alta, lunga e portata a falce o a uncino.
Il pelo è fitto, di media lunghezza, con sottopelo foltissimo (esistono rare varietà a pelo lungo e a pelo corto); il mantello è monocolore con sfumature più chiare e può essere grigio, rossiccio, bruno, paglia e bianco, mai nero. Le dimensioni sono: per i maschi altezza 72-75 cm., peso minimo 50 kg., per le femmine altezza 67-70 cm., peso minimo 45 Kg .
Motivazioni: Protettiva, territoriale, possessiva, competitiva, affiliativa, comunicativa, epimeletica.
Amante di: Difendere la famiglia, fare la guardia, stare in ampi spazi aperti sorvegliando lo spazio.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Pastore del Caucaso è un cane rustico e robusto ma, come tutti i cani di razza, può soffrire di alcune patologie. Tra queste troviamo la displasia dell'anca, comune ad altre razze di taglia grande, malattie del pericardio, displasia renale e torsione dello stomaco; alcune malattie possono essere congenite.
Il pelo richiede spazzolature costanti per eliminare il sottopelo in eccesso. L'alimentazione deve essere equilibrata ed adeguata in base all'attività svolta.
Origine e storia
Le origini del Pastore del Caucaso sono remote e sperdute nelle fredde e desolate terre dell'altopiano dell'Asia da cui questa razza prende il nome: il Caucaso, appunto, una zona molto vasta che si sviluppa sui confini di Georgia, Armenia, Russia e Azerbaidjan, chiusa tra il Mar Caspio e il Mar Nero. Un territorio aspro e ostile, abitato solo da pastori e dai loro possenti cani.
Si pensa che questa parte di Asia occidentale sia stata la culla dei primi cani mastini guardiani degli armenti e numerosi documenti testimoniano che gli insediamenti legati alla pastorizia comparvero addirittura intorno all'8000 a.C.. L'ipotesi più accreditata è che il Pastore del Caucaso abbia una discendenza diretta con l'antichissimo Molosso del Tibet, probabilmente grazie ai fiorenti traffici commerciali dell'epoca. Marco Polo ne “Il Milione” descrive un cane che si rifà molto alle caratteristiche di questo imponente guardiano.
I progenitori del Pastore del Caucaso accompagnavano le tribù nomadi barbare che si spostavano su questi impervi territori, erano inoltre i cani che affiancavano gli Unni durante le loro conquiste.
All'epoca i cani rappresentavano una risorsa fondamentale ed inestimabile per gli uomini che non se ne separavano mai, condividevano la vita quotidiana in una perfetta simbiosi.
Questi coraggiosi cani da pastore proteggevano le greggi, facevano la guardia alle proprietà e difendevano i mercanti e le loro merci durante i lunghi spostamenti in cui spesso si accoppiavano con altri cani dando origine a diverse linee di sangue. I possenti mastini furono inoltre impiegati come cani da guerra dai Cosacchi. Non è difficile dunque immaginare che tipo di cane si stava delineando: tenace, di grande dimensioni, estremamente coraggioso e resistente alle condizioni meteorologiche proibitive delle montagne: un vero e proprio colosso!
Persino lo Zar Nicola II ebbe dei cani del tutto simili al Caucaso e si narra che fossero talmente potenti che, quando erano particolarmente nervosi, servissero tre uomini per tenerli.
Dal XIX secolo il Pastore del Caucaso iniziò a diffondersi, cosicché nel 1933 venne redatto un primo standard, a seguito della partecipazione di alcuni esemplari ad un'esposizione a Norimberga in Germania.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la razza fu però quasi totalmente sterminata, solo dagli anni 50 si tentò di recuperare questo antico guardiano attraverso l'accoppiamento di tre esemplari: due pastori dell'Azerbaidjan e un Karabash, meglio conosciuto come Pastore dell'Anatolia. La Russia era molto decisa a riportare in auge il loro cane simbolo e grazie ad un'attenta selezione ottennero il “georgian nagazi” (la parola nagazi significa “razza pura”), ovvero il Pastore del Caucaso.
Per i russi questa razza rappresentava un vero e proprio orgoglio: vennero allevati migliaia di esemplari soprattutto per impieghi militari e da guardia, il Caucaso era presente per la difesa del muro di Berlino e come scorta dei prigionieri nei Gulag. Non solo: le famiglie che decidevano di adottarne uno ricevevano benefici economici e abitazioni più grandi.
Il primo riconoscimento ufficiale della razza fu nel 1952 durante un'esposizione cinofila a Mosca, da quel momento il Pastore del Caucaso iniziò a diffondersi in tutto il resto d'Europa fino a comparire in Italia nella seconda metà degli anni 80.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Il Pastore del Caucaso, nato per difendere le greggi ed i pastori dai grandi predatori, è un cane che sopporta i lunghi e proibitivi inverni russi stando anche giorni senza mangiare. Un animale che lavorava a fianco dell'Armata Rossa facendo la guardia ai prigionieri nei Gulag. Sono tutte caratteristiche, chiaramente, che non definiscono certo un tenero e coccoloso orsetto di peluche, ma che dell'orso ne ha solamente l'aspetto.
Per comprendere la sua personalità, ora che sappiamo bene la sua storia, è così importante analizzare quali siano le motivazioni che alimentano il fuoco nel petto di questo possente pastore.
Prima di tutte la protettiva e la territoriale: il suo compito è quello di sorvegliare la sua famiglia e il luogo in cui vivono. Poco importa se anziché un infinito altopiano si tratta di una semplice casa, magari con giardino: lui è lì per osservare tutto, niente e nessuno può muoversi senza il suo consenso. Da qui iniziano le difficoltà: se da cucciolo era un batuffolo di morbidezza, da adulto è un vero e proprio guardiano, pronto a difendere i suoi affetti senza esitazione, che sia un vicino di casa o il postino e nessuno potrà varcare la soglia. Sta a voi imparare a gestire le interazioni e le visite domestiche, di qualunque natura siano; è fondamentale tutelare il Caucaso riservandogli un luogo sicuro e personale dove potrà stare tranquillo durante i vostri momenti di socialità.
Anche le motivazioni possessiva e competitiva sono ben presenti in questa razza, il Pastore del Caucaso le mette in pratica per “misurare” i rapporti sociali con il suo gruppo affiliativo. Memore delle sue origini, per lui le risorse sono fondamentali e non esiterà a proteggerle ad ogni costo e poco importa se si tratta della ciotola, del divano o di un semplice oggetto: è importantissimo conoscere questo suo aspetto per evitare che possano nascere gravi conflitti e spiacevoli incidenti.
È inoltre necessario imparare a conoscere bene la motivazione comunicativa del Caucaso: è assolutamente chiara e sintetica, costituita da posture immobili e sguardi severi e molto eloquenti che tengono a debita distanza ogni essere vivente che si aggira nelle vicinanze. La sfera sociale di questa razza è ridotta all'osso e si limita al suo piccolo gruppo familiare, a cui si lega grazie alla motivazione affiliativa che lo porta a stringere rapporti con pochi umani di riferimento con cui ama dividere la quotidianità, a patto che sia alle sue condizioni: distanze, discrezione e assoluto rispetto.
È chiaro, dunque, che non ha senso descrivere il Caucaso come un cane aggressivo. Certo, è un cane di taglia gigante (arriva a pesare 70 chili), e con una potenza di morso formidabile. Se decide di rispondere a una provocazione può essere letale, esattamente come sarebbe nei suoi territori d’origine con i lupi, gli orsi e i leoni di montagna. Chi lo sceglie deve considerare che ne sarà sempre responsabile, e dovrà fare in modo da non metterlo mai nelle condizioni di fare le scelte sbagliate.
Aspetto Fisico
Il Pastore del Caucaso è un cane di taglia grande, di aspetto imponente e robusto, con corpo robusto e muscolatura ben sviluppata.
La tipica testa ad orso è grossa e massiccia, gli occhi sono infossati di colore scuro, con sguardo deciso, e il tartufo è nero largo ed evidente, le orecchie sono pendenti ricoperte da folta pelliccia.
Le zampe sono massicce con buoni appiombi e la coda è lunga, attaccata alta, portata a falce o ad uncino.
Il pelo del Pastore del Caucaso esiste in tre versioni: lungo, corto o di media lunghezza, il mantello più comune. Il colore è unico con sfumature più chiare e comprende molte tinte: rossiccio, grigio, bruno, bianco, paglia, non deve mai essere nero.
Ha una mole davvero imponente le cui dimensioni sono: per i maschi un'altezza che varia dai 72 ai 75 cm. per un peso minimo di 50 kg., per le femmine un'altezza dai 67 ai 70 cm., per un peso minimo di 45 Kg .
Cura e salute
Il Pastore del Caucaso è un cane molto rustico e resistente, abituato a vivere all'aperto, anche in condizioni meteorologiche avverse e a non mangiare per giorni macinando chilometri, ma nonostante ciò, può soffrire di alcune patologie tipiche della razza.
Tra queste troviamo la displasia dell'anca, una malformazione dell'articolazione che può richiedere nei casi gravi intervento chirurgico; è una malattia frequente nei cani di grossa taglia, così come la torsione gastrica, grave condizione che richiede immediato intervento.
Il folto pelo necessita di spazzolature periodiche per mantenerlo pulito ed eliminare il sottopelo morto. L'alimentazione deve essere equilibrata ed adeguata in base all'attività svolta, in particolare durante la crescita.
Cosa fare con un Pastore del Caucaso
Se volete condividere la vita con un Pastore del Caucaso, la cosa che assolutamente dovete garantirgli è lo stare all'aria aperta, nella natura, fuori città.
Un pastore degli armenti ha bisogno di godersi la natura, stando placidamente sdraiato possibilmente su una zona rialzata, controllando tutto ciò che succede attorno a voi, pronto a difendervi qualunque cosa accada.
Portatelo in campagna, in montagna, fate lunghe camminate o piacevoli riposini sotto un albero, guardate fiumi, attraversate parti e immergetevi nel silenzio interrotto solo dal suono del vento: questo farà felice il vostro Caucaso.
Lui vi camminerà a fianco paziente e sereno ma fate attenzione se doveste incontrare qualcuno sul vostro cammino: se si sentisse minacciato o disturbato (il che significa anche solo violare i suoi confini a noi non visibili), non esiterà a comunicare tempestivamente all'intruso di allontanarsi. Per questo è importante fare attenzione a lasciarlo libero, difficilmente si avvicina agli estranei ma, se dovesse decidere di farlo, sarà molto complicato dissuaderlo.
Con un Caucaso è meglio non frequentare ambienti fortemente urbanizzati come le città, non ama i contesti caotici ed è diffidente. Portarlo a passeggiare in centro per negozi equivarrebbe ad una condanna per lui e proverebbe grande disagio.
Relazione e contesto ideale
Per vivere con un Pastore del Caucaso dovete dimenticarvi di tutte i preconcetti che avete sull'idea di avere un cane: lui non vi correrà incontro a farvi mille feste, non vi porgerà una pallina, non vi starà attaccato sul divano né vi darà soddisfazione nella ricerca olfattiva o nell'agility. Il Caucaso è un cane per chi ama la libertà, l'indipendenza e il pieno rispetto degli spazi, non per persone mondane che passano i pomeriggi tra i bar del centro.
Il suo contesto ideale è fuori dal caos cittadino, in una casa che gli dia la possibilità di godere anche di uno spazio esterno, ampio e protetto. È preferibile che viva con persone adulte e se ci fossero dei bambini è assolutamente necessario istruirli su come comportarsi con il cane: il Pastore del Caucaso non ama l'invadenza e la condivisione delle risorse. Gli spazi devono essere rispettati e i severi segnali comunicativi compresi; lui non si farà certo problemi a difendere ciò che gli appartiene o a manifestare un disagio, mettendo potenzialmente in pericolo i piccoli umani.
Per quanto sia bello, imponente e morbido, bisogna comprendere che alcune razze, come il Caucaso appunto, non sono fatte per la vita a cui siamo abituati, non hanno bisogno di socialità e soprattutto non gradiscono avere ospiti estranei intorno; a volte è meglio far vincere il buon senso anziché l'egoismo o la superficialità, che conducono spesso a scelte sbagliate.
Una giornata con un Pastore del Caucaso
Suona la sveglia, vi alzate e il vostro Pastore del Caucaso vi aspetta pacifico ai piedi del vostro letto, per poi venirvi incontro affettuosamente accompagnandovi in cucina.
Avete deciso di cambiare vita, trasferirvi in campagna e fare un lavoro che vi permettesse di avere tempo libero a sufficienza, godendovi la natura e la compagnia del vostro pastore, a cui riuscite a garantire una vita serena a sua misura.
Mentre voi fate colazione, il Caucaso è già in giardino che vi aspetta per la passeggiata. Vi alzate molto presto per poter andare in giro insieme quando ancora non c'è nessuno: vivete in campagna ma preferite comunque evitare il viavai delle macchine e dei vostri, pochi, vicini.
Camminate lungo la strada insieme al vostro Caucaso che vi precede leggermente, un po' infastidito da pettorina e guinzaglio; sapete che lui vorrebbe sempre essere libero ma la mattina in giretto deve essere più breve.
Tornate poi a casa, voi vi recate al lavoro mentre il Caucaso si sistema nel suo posto preferito, proprio sulla soglia: quando è da solo gli lasciate a disposizione una parte cintata del giardino, in modo che possa decidere se stare comodo sul divano o all'aperto, in totale sicurezza, sia per lui che per il povero postino, un temibile nemico a suo parere!
Nel pomeriggio, correte a prendere il vostro compagno a quattrozampe per dedicarvi alla cosa che amate di più: la natura. Percorrete un breve tratto in macchina fino ad arrivare a un bel sentiero di montagna, il Caucaso si precipita fuori affondando le zampone nella terra umida, annusa l'aria, si gode l'aria fresca tra le orecchie e, con uno sguardo d'intesa, vi “dice” di seguirlo.
Iniziate a salire lungo le pendici del monte, apprezzando ogni momento, i profumi del bosco ed il silenzio interrotto solo dal cinguettio degli uccelli. Camminate tanto insieme, è un'attività che amate entrambi e fa crescere ogni giorno la vostra relazione.
Dopo qualche ora, è tempo di tornare a casa, dove vi aspetta il vostro partner; avete deciso insieme di adottare un Caucaso, consapevoli di rinunciare in gran parte alla vecchia e caotica vita sociale.
Dopo cena vi rilassate davanti a un film e poi andate a letto; un'altra giornata è passata, tra amore, condivisione e complicità ed il vostro Caucaso è lì, che dorme ai vostri piedi, pronto a proteggervi per sempre.