I cavallucci marini sono degli animali estremamente schivi e rari da fotografare, inoltre hanno una fisionomia e una serie di adattamenti che li rendono davvero peculiari se paragonati agli altri pesci. Una delle loro caratteristiche più sorprendenti è sicuramente quella del “parto” del maschio: nei cavallucci marini, infatti, la femmina depone le uova all’interno di un’apposita tasca del maschio che le proteggerà fino alla schiusa. L’Oceanic Aquarium, un acquario brasiliano, è riuscito recentemente ad immortalare questo evento, postando poi il video sui social.
La specie in questione è Hippocampus reidi, conosciuto in inglese come cavalluccio musolungo, un animale tipico delle zone tropicali come il Mar dei Caraibi, ma è possibile trovarlo anche sulle coste del Brasile e della Cina. Qui, però, le popolazioni di questi pesci stanno gradualmente sparendo: in Cina per via della pesca illegale spinta dalla richiesta per la medicina tradizionale, mentre in Brasile ne vengono catturati fino a 25 milioni all'anno a scopo commerciale.
Per quanto possa quindi essere triste vedere alcuni di questi animali in cattività, molti acquari svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia delle specie minacciate, consentendo non solo agli scienziati di studiarli agevolmente per comprenderne il comportamento e le esigenze in vista di programmi di conservazione, ma anche agli stessi animali di riprodursi in un ambiente protetto. Diversi piani di recupero o reintroduzione di specie prevedono infatti la liberazione in natura di animali nati in cattività ma cresciuti senza un forte impatto antropico.
I cavallucci marini non sono minacciati solo dai traffici illegali, ma anche dall’inquinamento ambientale e diverse specie, chi più e chi meno, rischiano di scomparire. Ogni volta che due cavallucci marini si accoppiano, il maschio può portare nel suo marsupio anche oltre 300 piccoli, ma solo un ristretto numero di questi raggiungerà con successo l’età adulta. È per questo che la presenza di cure parentali, come la protezione delle uova fino alla schiusa, è così importante in questa specie, per massimizzare le possibilità di successo dei piccoli alla nascita.
Dopo un’incubazione che dura in media 10/30 giorni, al momento del “parto” il maschio espelle tramite delle contrazioni la moltitudine di piccoli ippocampi, già morfologicamente simili agli adulti ma in miniatura. Questi, infatti, misurano appena 2 millimetri e da questo momento in poi dovranno cavarsela da soli e sopravvivere fino alla maturità per poi ricominciare il ciclo d’accapo.