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6 Novembre 2023
12:30

Il Parlamento della Catalogna vota a favore dell’avanzamento della legge per proibire alcune feste con tori

In Catalogna il partito En Comú Podem ha avanzato una proposta di legge per eliminare alcune festività con i tori. Altri partiti hanno provato a fermare la proposta di legge con un emendamento, ma quest'ultimo è stato respinto.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
toro corrida spagna

In Catalogna il partito En Comú Podem ha avanzato la proposta di legge per eliminare alcune festività con i tori che in questa Comunità Autonoma ancora si celebrano. I partiti PP e VOX intendevano invece fermare la proposta di legge con un emendamento che è stato però respinto permettendo di continuare con il percorso di eliminazione delle tre feste de “los toros embolados”, “los toros engosados” e “el toro a la mar”.

La Catalogna e la tauromachia

In Spagna, nonostante la lieve ma continua decrescente popolarità, la corrida è ancora celebrata come festa culturale. Questo però non vale per tutto il Paese. In Catalogna, infatti, le porte delle arena de toros si sono chiuse il 1° gennaio del 2011, per non essere mai più riaperte, a seguito di un’iniziativa legislativa approvata dal Parlamento catalano a luglio del 2010.

Purtroppo, però, nonostante l’abolizione delle corride, anche in questa Comunità Autonoma alcune feste crudeli tipiche della tauromachia restano in vigore, tra queste “los toros embolados”, “los toros engosados” e “el toro a la mar”.

Il “toro embolado”, o “toro de fuego” è una festa taurina che prevede l’immobilizzazione di un toro ad un pilone di legno tramite corde per fissare sulle corna un raccordo metallico alle cui estremità sono collocate sfere imbevute di liquido infiammabile, in grado di mantenere le corna in fiamme per un lungo periodo. Una volta infiammate le corna, si taglia la corda in modo che il toro possa correre nell’area scelta, di solito per le strade del paese.

Si chiama “toro engosado” (noto anche come “toro enmaromado” o “toro de cuerda”) la modalità di festa taurina popolare che consiste nella liberazione in un’area cittadina o in una plaza de toros di una vacca o un toro con una o più funi legate alla testa per poter controllare i suoi movimenti mentre una marea di persone intorno caricano contro l’animale.

“El toro a la mar” (bou a la mar, in catalano) è una delle tante altre feste crudeli che vedono l’utilizzo dei tori. Si svolge in un’area aperta sul mare situata di solito nel porto o sulla spiaggia della località in cui si svolge. Qui i partecipanti provocano il toro e lo incitano ad inseguirli e per evitare l’assalto si gettano in mare fino a quando anche l’animale cade in acqua.

La proposta di legge per l’eliminazione delle tre feste

La settimana scorsa, la plenaria del Parlamento catalano ha dato il via libera all'esame di una proposta di legge per vietare “los toros embolados”, “los toros engosados” e “el toro a la mar”.

La proposta di legge dopo essere stata fatta ha ricevuto parecchie critiche ed opposizioni ma, ciononostante, continuerà l'esame parlamentare in Commissione. Nel testo si prevede, per ragioni di "sensibilizzazione sociale e alla luce della scienza e dell'etica" di compiere un passo decisivo verso la protezione degli animali eliminando le festività dei “correbous” (rincorsa dei tori, modo di dire che ingloba le tre feste citate) dal catalogo delle festività consentite in Catalogna, che generano un grande rifiuto sociale per l'impatto negativo che hanno sugli animali.

Jessica Albiach, presidente di En Comú Podem, partito promotore della proposta di legge, ha dichiarato nel Parlamento della Catalogna che «se fosse stato per noi, avremmo vietato qualsiasi spettacolo con animali vivi nel nostro paese, ma per ottenere una proposta che avesse possibilità di essere approvata è stato necessario abbassare le pretese. Col tempo potremo riunire le maggioranze necessarie per raggiungere questo obiettivo».  Ha anche sottolineato nel suo discorso che questa proposta di legge non va contro nessuno, ma a favore del benessere animale «e di un modo migliore di relazionarci con l’ambiente e gli animali».

I partiti contrastanti della destra catalana hanno invece una posizione basata sulla difesa della tauromachia e sull’affermazione che la Catalogna fu un giorno di riferimento mondiale delle corride. «Difendiamo le feste con i tori e lo faremo fino in fondo – ha affermato il presidente del partito politico VOX – Quello che stanno facendo oggi dei "signorini di poca cultura" è imporre che non possiamo celebrare le nostre tradizioni come è la volontà del popolo».

Nell’ambito del dibattito, il partito socialista catalano ha invece apertamente annunciato che i suoi membri avrebbero optato per l'astensione, centrando il discorso sul fatto che la posizione dei socialisti è sempre stata contraria al maltrattamento degli animali e a favore della protezione del loro benessere ma che sono anche grandi difensori delle tradizioni e dei simboli identitari. In questa contraddizione, è stato affermato che «bisogna rispettare tutte le sensibilità e tutti gli argomenti. Dobbiamo capirci e metterci d'accordo dopo esserci ascoltati».

Un grande passo avanti

In Catalogna siamo nuovamente davanti ad una proposta coraggiosa e sensibile, tra l’incudine e il martello di coloro che difendono un paese che avanza verso una maggiore protezione degli animali e di coloro che vogliono mantenere costumi e tradizioni che reputano tale proposta di legge come «un'altra delle manifestazioni ideologiche della sinistra».

Dopo la discussione in Parlamento, la votazione ha dato come esito la respinta dell’emendamento che vuole modificare la proposta di legge per proteggere le feste e non gli animali.

Il dibattito politico avvenuto è stato rilevante e ci dà ancora una volta una visione su come e quanto la politica influenzi la protezione degli animali.  Ma per il momento rallegriamoci perché le votazioni sono state efficaci per continuare con questi grandi passi avanti per la tutela dei tori in Spagna.

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Laura Arena
Veterinaria esperta in benessere animale
Sono un medico veterinario esperto in comportamento animale, mi occupo principalmente di gestione del randagismo e delle colonie feline, benessere animale e maltrattamento animale con approccio forense. Attualmente lavoro in Italia, Spagna e Serbia.
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