“Il panda siamo noi”: i volti di Sabrina Ferilli, Luca Ward, Virginia Raffaeli e Vinicio Marchioni per proteggere gli animali

Dal 12 al 17 marzo al Complesso Monumentale dell'Acquario Romano di Roma si potrà assistere ad una mostra fotografica dal nome "Il panda siamo noi", realizzata per il WWF Italia dai fotografi Alessandro Dobici, Alberto Cambone e Roberto Isotti.

Sarà presente un'intera sezione dedicata alle specie animali a rischio di estinzione, che verranno raffigurate con accanto il volto di alcuni celebri artisti del panorama italiano. L'obiettivo di questa rappresentazione dualistica è di riconoscersi nella natura per imparare a proteggerla, perché solo in questo modo sarà possibile proteggere anche noi stessi.

Sabrina Ferilli, Luca Ward, Virginia Raffaeli, Vinicio Marchioni sono solo alcuni dei nomi degli artisti che presteranno il loro volto per raccontare la natura. 32, invece, saranno le specie di animali a rischio di estinzione raffigurate.

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Saranno presenti i grandi mammiferi ormai divenuti il simbolo del rischio di estinzione e del pericolo rappresentato dal cambiamento climatico: il leone, l'orso polare e le scimmie. Ma lo spazio sarà dedicato anche ai rettili come l'iguana verde, insetti come la mantide religiosa e anfibi come la raganella a ricordare che non basta occuparsi solamente dei grandi mammiferi.

«Siamo rami dello stesso albero, quindi proteggere gli altri animali vuol dire proteggere noi stessi», hanno dichiarato Isotti e Cambone.

L'iniziativa punta a invertire la prospettiva da cui siamo abituati a considerare la crisi ambientale per renderci, quindi, più consapevoli del valore e dell'impatto delle nostre azioni quotidiane. La sfida che abbiamo davanti perciò richiede una nuova consapevolezza e responsabilità.

Secondo IUCN, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, affiliata dell'ONU, oggi sono ben 19.817 le specie ritenute sotto minaccia di estinzione, tra cui 3.947 specie descritte come "in pericolo critico"  e  5.766 come "in pericolo", mentre altre 10.000 specie sono elencate solamente come "vulnerabili", ovvero a rischio estinzione limitato.  Ovviamente, più le specie sono minacciate più i danni ambientali provocati alla natura sono alti, più l'ambiente risulta vulnerabile ai cambiamenti climatici e alle stesse estinzioni.