28 Luglio 2021
15:00

Il “no” dei bambini all’abbandono degli animali. Il nostro esperimento sociale

La piaga dell'abbandono degli animali, d'estate soprattutto, emerge di nuovo ma è una pratica che avviene tutto l'anno. Attraverso questo esperimento sociale di Luca Iavarone, direttore creativo di Ciaopeople, e del suo team che si inserisce nella campagna di informazione #VacanzaBestiale di Kodami, i bambini lanciano un messaggio chiaro a un mondo di adulti che ancora non è cambiato. E attraverso le loro parole arriva il senso di ciò che è davvero necessario: fare prevenzione, spingendo sul tema delle adozioni consapevoli oltre che continuare a sensibilizzare le persone sul triste fenomeno.

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"Perché è vostro il cane, non nostro!". Fissate l'attimo e guardatela bene insieme a tutti gli altri bimbi protagonisti di questo video: è una piccola grande donna che dà la risposta giusta perché l'abbandono dei cani non avvenga mai più. Perché l'unico modo per fermare questa assurda piaga che ogni estate – e non solo – si ripresenta è solo prevenire.

Bisognerebbe andare indietro nel tempo per fermare chi abbandona: tornare a quel momento in cui il cane (o gatto o coniglio che sia) entra nella vita di una famiglia che non ha fatto una scelta responsabile, ponderata e consapevole. Ma siccome non è ovviamente possibile farlo, è dunque arrivato davvero il momento di investire tempo e risorse nel fare cultura, nell'educare gli umani ancor prima che i cani e investire nella prevenzione. Analizzare gli effetti dell'abbandono, del resto, è ormai tristemente dimostrato quanto sia inutile visto che ogni anno siamo ancora a fare campagne di sensibilizzazione.

Con quelle parole, così, una delle piccole protagoniste del video di Kodami ideato e realizzato da Luca Iavarone, direttore creativo di Ciaopeople e dal suo team, ci riporta a ciò che è mancato prima che si compia l'ineluttabilità di un'azione umana che ha risvolti sulla vita di un'altra specie. Nelle parole e nella postura stessa c'è tutta la forza e l'intelligenza di una piccola donna che ha il coraggio di rivolgersi dritto in faccia e senza mezzi termini verso un adulto che sta per legare a un albero un animale per andare in vacanza. E non vale altro, non esistono soluzioni alternative (anche se valide, come quelle proposte dai suoi compagni di gioco) che possano servire più di quanto lei stessa afferma in quell'attimo: quella bimba tosta e determinata sta significando al suo interlocutore e a noi che guardiamo basiti che adottare un cane è una scelta di responsabilità e anche nel momento più buio è lì che bisogna ritornare, a quando si è fatto entrare un cane nella propria vita e si è stretto un patto che deve essere indissolubile.

Quando abbiamo dato vita a #VacanzaBestiale, la campagna informativa per sensibilizzare le persone sul tema dell'abbandono, Luca Iavarone ha deciso di sostenere Kodami con questo esperimento sociale che non lascia spazio a interpretazioni. Attraverso la reazione dei bambini, coinvolti loro insaputa in una situazione che purtroppo accade con tragica e ripetitiva frequenza, i piccoli umani ci mostrano semplicemente tutta la logica che noi adulti abbiamo perso.

E per una volta non c'è da sottolineare solo la tenerezza che sicuramente queste immagini e i loro volti ci trasmettono, ma proprio mettere l'accento sulle loro parole, sui loro pensieri, sulla loro capacità di affrontare insieme una situazione davvero difficile e cercare e fornire, soprattutto, delle soluzioni. Lo sanno fare Aurora, Melissa, Raffaella Maria, Gabriele, Lorenzo, Camilla, Amanda e Dario. Possibile che noi "grandi" non ne siamo capaci?

Luca Iavarone: «La strategia dei bambini: una celebrazione dell'amicizia e della solidarietà»

Non è la prima volta che affronto il tema dell'abbandono volendo creare una narrazione a più strati di lettura, né certo la prima in cui stimolo i bambini in quelli che chiamo esperimenti post-montessoriani; il nome è nato dovendo descrivere all'esterno questo tipo di dinamica in cui metto alla prova i più piccoli nella loro capacità di intervento, stimolandoli nella costruzione di un'idea di mondo altra. Tra normalissime incertezze, naturali smarrimenti e qualche paura, in questi "giochi" a camera nascosta, possono così allenarsi alla ribellione e alla condanna del sopruso. E avendo poi modo anche di spiegarsi, possono verbalizzare la loro visione, in un'ideale assemblea intergenerazionale dove hanno finalmente voce in capitolo. Ma prima che l'assemblea abbia inizio, prima dell'azione, c'è un momento intimo e solenne, quello dell'elaborazione. Un momento essenziale perché ci sia poi il movimento.

Ecco, questo è l'istante che abbiamo voluto rappresentare io e il team creativo di Ciaopeople, grazie al prezioso supporto della direttrice Diana Letizia. Tra la promessa di abbandono e l'abbandono effettivo c'è una parentesi temporale preziosa e segreta, che permette ai bambini di concertare una strategia; questa sospensione è una celebrazione dell'amicizia, della solidarietà, è il dono delle proprie forze e del proprio stesso corpo in soccorso di un'alterità che fino a poco prima non si conosceva, ma che si difende a spada tratta come il più caro degli ideali.

Credits video

Una produzione Ciaopeople
Video di Luca Iavarone
Autori: Luca Iavarone, Sissi Mattiello, Paola Mirisciotti
Casting: Paola Mirisciotti
Organizzatrice generale: Viviana Sacco
Assistente di produzione: Gennaro Reale
Operatori: Gianluca Cesarano, Davide Gibilisco, Francesco Mauro
Fonica di presa diretta: Giuliana Garofalo
Post:Gianluca Cesarano

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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