Le femmine della comunità di manguste striate (Mungos mungo), una specie nativa del Sud Africa, sono madri giuste, generose e che creano una comunità senza diseguaglianze. Un nuovo studio pubblicato su Nature Communications realizzato dal team di scienziati dell’Università di Roehampton, rivela che le femmine di questa specie di mammiferi si occupano con la stessa cura di tutti i cuccioli, anche se sono figli di altre madri. Mostrando maggiore attenzione a quelli più deboli e bisognosi.
Tale comportamento non deriva da un innato senso di giustizia della specie. C’è anche una ragione più pratica: le manguste femmine di uno stesso gruppo partoriscono tutte insieme, in sincronia, durante la stessa notte, in un’unica tana sotterranea. Si tratta di una strategia prima di tutto difensiva perché in questo modo i maschi fanno meno fatica a proteggere l'intera nidiata.
Questo, però, fa diventare alle madri praticamente impossibile riconoscere i propri figli. Le manguste, in pratica, diversamente da altre specie, sviluppano un legame affettivo con i piccoli di tutto il gruppo senza fare differenze. Tutto ciò rende la comunità delle manguste, una comunità migliore e con una più equa distribuzione delle risorse.
Manguste, madri di tutti i cuccioli della comunità
Per scoprire questa tipica reazione delle manguste madri, il team di scienziati ha introdotto in un gruppo di manguste gravide una diseguaglianza sociale. In pratica, ha diviso le manguste in due categorie e alla prima ha fornito del cibo più ricco di nutrienti e all’altra no.
Alla nascita, come previsto, i cuccioli delle femmine che avevano mangiato il cibo migliore, stavano meglio e pesavano di più. Tempo un mese, però, quei piccoli sono diventati forti come gli altri. Questo perché le madri della comunità hanno allattato quelli più carenti di forze, senza curarsi del fatto che non fossero loro figli, cancellando così in poco tempo le differenze in termini di dimensioni e peso tra i nuovi nati e offrendo uguali possibilità di sopravvivenza ai cuccioli.
La mangusta striata (Mungos mungo)
La mangusta striata (Mungos mungo) vive comunemente nelle regioni centrali e orientali dell’Africa, nello specifico nelle savane, nelle foreste e nelle praterie. Quasi sempre vicino a fonti d’acqua e a termitai utili per nascondersi, ma anche come rifornimento di cibo. Solitamente è un animale che vive di giorno, ma quando c’è troppo caldo si mette in movimento solo la mattina e la sera.
Si muove in gruppi familiari e il nucleo è rappresentato da un maschio dominante e da tre o quattro femmine dominanti. E solamente a loro è permessa la riproduzione. La gestazione dura due mesi, partoriscono “sincronizzate”, come dicevamo, e i cuccioli sono allattati indistintamente da tutte le madri.
Il fenomeno dei "parti sincronizzati" che contraddistingue le femmine di mangusta è stato osservato in altre specie animali, dai leoni agli uccelli, ma mai agli stessi livelli di precisione. La loro determinazione nel partorire tutte nello stesso momento è tale, che le femmine che hanno concepito prima delle altre, aspettano comunque il momento di tutte le altre.
Secondo uno studio (pubblicato sulla rivista Biology Letters) di alcuni ricercatori delle università di Exeter e di Cambridge (Regno Unito) che hanno osservato le manguste ugandesi per oltre tredici anni, i parti sincroni di questi mammiferi servirebbero soprattutto per diminuire il rischio dell’uccisione dei piccoli, pratica che le madri manguste adottano quando c’è scarsità delle risorse alimentari. I "parti sincronizzati", in sostanza, servirebbero alle neomamme per proteggere la prole e garantirle un futuro più sicuro.