Un esemplare di scimmia urlatrice bruna (Alouatta guariba) è stata recuperata esausta nelle acque della Riserva Ecologica Lameirão, Vitória, Brasile, misteriosamente lontana dal suo habitat usuale. Il primate è stato notato da alcuni pescatori che avevano visto qualcosa di strano galleggiare vicino le loro barche. La scimmia è stata soccorsa dai Servizi di recupero fauna selvatica ed è attualmente in osservazione in un centro veterinario, in attesa di sapere se potrà tornare in natura o meno.
È stata la reazione immediata degli abitanti del posto, che hanno tempestivamente allertato i funzionari della Secretaria Municipal de Meio Ambiente (Semmam), a salvare l’animale che era stato trascinato dalla corrente ed era ormai senza forze. La scimmia, affidata alle cure dei veterinari, è apparsa molto debilitata, ma la cosa più strana è stata quella di trovare un esemplare di questa specie nella prefettura di Vitória.
L’habitat delle scimmie urlatrici brune è decisamente più a sud e comprende le foreste del Brasile orientale e sud-orientale e parte dell’Argentina. Non esistono, infatti, registrazioni di questi animali a Vitória e nessuna delle unità di conservazione vicine, come Lameirão, Fonte Grande e Vale do Mulembá, ha trovato questa specie. Il segretario comunale all’Ambiente della prefettura Vitória, Tarcísio Föege, ipotizza che il primate possa provenire dalla regione forestale di Mestre Álvaro.
Come questa scimmia sia arrivata così lontano resta un mistero: come tutte le altre specie di scimmie urlatrici, questi animali sono piuttosto sedentari e trascorrono gran parte della giornata in stato di inattività. Il resto del tempo viene passato a cibarsi e a socializzare con altri esemplari, giocando per prevenire le tensioni sociali. Quindi, anche piccoli spostamenti di appena un chilometro al giorno sono da considerarsi del tutto eccezionali.
Le scimmie urlatrici prendono il loro nome proprio dai caratteristici versi particolarmente rumorosi che usano per rivendicare il territorio dai rivali e sono famose per l’abitudine di lanciare i propri escrementi quando si sentono minacciate. L’esemplare ritrovato dai pescatori, invece, era troppo debole per potersi far notare, ma fortunatamente è stato soccorso in tempo. Ora, se i veterinari riterranno le sue condizioni sufficientemente stabili, si procederà a reintrodurre l’animale in natura.