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12 Agosto 2024
15:07

Il mio gatto può essere vegano?

I gatti sono carnivori stretti, dipendono cioè dalle proteine animali: privarli di queste potrebbe portare a diversi problemi di salute. Per quanto buone siano le intenzioni di partenza, una dieta vegana è dunque sconsigliata per i nostri felini domestici.

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Il tuo gatto non può essere vegano, neanche se lo sei tu. Questo perché sono animali strettamente carnivori, e le loro esigenze nutrizionali sono molto vicine a quelle dei loro antenati predatori. Significa che il loro organismo è progettato per ottenere il glucosio – il carburante necessario per la sopravvivenza di ogni organismo – principalmente dalle proteine animali. Privarli di questo nutriente specifico significa privarli di aminoacidi essenziali per la loro buona salute.

I nostri felini domestici hanno un metabolismo altamente specializzato che dipende dalle proteine di origine animale. Nonostante la scelta di una dieta vegetariana o vegana per gli esseri umani possa essere giustificata da motivazioni etiche, ecologiche o di salute, imporre questa scelta ai nostri felini può avere conseguenze dannose per la loro salute a ungo termine. Prima di intraprendere qualsiasi cambiamento nella dieta del nostro gatto, è essenziale considerare attentamente le sue esigenze nutrizionali e la sua fisiologia.

Perché i gatti non possono essere vegani?

Per comprendere perché i gatti non possono essere vegani, è importante comprendere la distinzione tra onnivori e carnivori. Questa distinzione non riguarda le preferenze alimentari, ma è radicata nella genetica e si esprime nelle capacità enzimatiche e metaboliche dell'organismo. I carnivori, come i gatti, ricavano il glucosio prevalentemente dalle proteine animali. Questo avviene perché il loro organismo è geneticamente programmato per sfruttare al meglio questo tipo di proteine.

Le proteine di origine animale e quelle di origine vegetale differiscono in modo significativo nella loro composizione aminoacidica: significa che vengono assimilate in modo diverso dagli organismi. Le proteine vegetali, nonostante siano spesso ricche di proteine come nel caso della soia, mancano di alcuni aminoacidi essenziali che però sono cruciali per la salute dei gatti. Di conseguenza, il corpo di un gatto non riesce a ottenere tutti gli aminoacidi necessari per mantenersi in salute dalle proteine vegetali.

Il valore biologico delle proteine vegetali è generalmente inferiore rispetto a quello delle proteine animali e questo apre la porta a carenze nutrizionali di vario tipo. Sebbene si potrebbe pensare che una dieta vegetariana, che include uova e derivati del latte, potrebbe parzialmente ovviare a queste carenze, la realtà è che una dieta completamente vegana per un gatto non può fornire tutti i nutrienti necessari per la sua salute a lungo termine. Anche con l'aggiunta di integratori, i rischi di malnutrizione e problemi di salute restano elevati.

Cosa significa "carnivoro stretto"?

Il termine "carnivoro stretto" descrive un animale che, a differenza dei carnivori opportunistici come i cani, dipende quasi esclusivamente da una dieta a base di carne per soddisfare le proprie esigenze nutrizionali. I cani, ad esempio, pur essendo anch'essi principalmente carnivori, sono in grado di digerire e utilizzare una gamma più ampia di nutrienti, inclusi quelli di origine vegetale. Questo è uno dei motivi per cui i cani possono adattarsi meglio a una dieta maggiormente vegetariana. Tuttavia, il campione Lewis Hamilton rischia il tribunale proprio per aver costretto il suo cane a un’alimentazione vegana.

I gatti non possiedono la flessibilità metabolica necessaria per adattarsi a una dieta priva di carne. Hanno una serie di esigenze nutrizionali molto specifiche che possono essere soddisfatte solo attraverso il consumo di proteine animali. Ad esempio, la taurina è un aminoacido essenziale per i gatti che non possono sintetizzare autonomamente e devono ottenere dalla carne. Una carenza di taurina può portare a gravi problemi di salute, tra cui malattie cardiache e problemi di vista.

Inoltre, i gatti hanno un fabbisogno molto elevato di vitamina A e di acido arachidonico, un acido grasso essenziale che non possono produrre da soli. Questi nutrienti si trovano in quantità adeguate solo nei tessuti animali. Anche se alcuni alimenti vegetali possono contenere precursori di questi nutrienti, il corpo di un gatto non è in grado di convertirli efficacemente nella forma utilizzabile.

I rischi dell'alimentazione vegana per i gatti

Imporre una dieta vegana a un gatto comporta rischi significativi, specialmente nel lungo periodo. Uno dei principali rischi è la malnutrizione, che può manifestarsi in molte forme, tra cui perdita di peso, debolezza muscolare, problemi cutanei e patologie sistemiche gravi. Anche se si utilizzano integratori per cercare di compensare la mancanza di nutrienti essenziali, la biodisponibilità e l'assorbimento di questi nutrienti possono essere compromessi in una dieta vegana.

Un altro aspetto critico da considerare è l’effetto delle fibre e degli altri nutrienti presenti nelle proteine vegetali sul microbiota intestinale del gatto. Le fibre, sebbene utili per i batteri intestinali, possono ridurre l’assorbimento di altri nutrienti nei carnivori. Nei gatti, che in quanto carnivori hanno un intestino relativamente corto rispetto agli onnivori, l’eccesso di fibre può accelerare il transito intestinale, riducendo ulteriormente il tempo di assorbimento dei nutrienti e portando a fermentazioni anomale nel tratto intestinale. Questo non solo può causare disturbi digestivi, ma può anche portare a complicazioni più gravi.

Infine, le proteine vegetali sono spesso accompagnate da fattori antinutrizionali, che possono diminuire la digeribilità e compromettere l’assorbimento di minerali essenziali come calcio, zinco e ferro. Questo può portare a numerosi problemi di salute. Studi recenti hanno dimostrato che le diete commerciali vegane per gatti sono spesso carenti di nutrienti essenziali come la taurina, la metionina e l'arginina, tutte fondamentali. Questi risultati sollevano seri dubbi sulla sicurezza a lungo termine di tali diete per i nostri amici felini.

Le motivazioni etiche che spingono sempre più persone persone ad abbracciare una dieta vegana sono valide e rispettabili, ma è fondamentale ricordare che i gatti sono animali diversi da noi e in quanto carnivori stretti hanno esigenze nutrizionali che non possono essere soddisfatte da una dieta vegana.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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