Per i gatti la dimensione del gioco è molto importante, perché li aiuta a sfogare gli istinti predatori e le energie. Un gatto che non gioca potrebbe quindi essere un gatto che sta soffrendo una qualche forma di disagio fisico o psicologico ed è bene prestare attenzione a una eccessiva apatia o inattività che potrebbero esserne specchio.
Tra i diversi motivi che potrebbero spingere un gatto a non giocare ci sono, per esempio, la noia, l’eccessivo tempo trascorso da solo o senza interazione con il pet mate, ma anche dolore o patologie di vario genere. Ovviamente ci sono anche gatti che per carattere e temperamento non amano particolarmente giocare e preferiscono sfogare energie e istinti in altri modi, come per esempio le corse improvvise per casa, i salti o l’esplorazione.
Le possibili cause per cui il gatto non gioca
Come detto, sono diversi i motivi per cui un gatto potrebbe non giocare o smettere improvvisamente di farlo, e anche questa differenziazione è importante. Se un gatto di solito giocoso smette improvvisamente di giocare, per esempio, potrebbe essere un segno di problemi di salute: malattie, dolore o disagio fisico possono far perdere interesse a un gatto per il gioco.
Anche stress, ansia o i cambiamenti nell'ambiente possono influenzare l’approccio che il gatto ha al gioco, perché difficilmente un gatto si sentirebbe a suo agio a giocare in un ambiente in cui si sente minacciato o insicuro. Anche i cambiamenti di routine possono scombussolarlo, così come l’arrivo di nuovi elementi in casa, che si tratti di persone, animali o anche mobili.
Allo stesso modo, un gatto che non è abbastanza stimolato mentalmente e fisicamente, che vive in un ambiente privo di giocattoli (o con giocattoli ormai vecchi e noiosi per lui) e che non interagisce con altri animali o con il pet mate, potrebbe perdere interesse per il gioco.
Ci sono poi cause più “banali”, come per esempio l’età: i gatti anziani tendono a giocare meno rispetto a gattini o gatti giovani. Allo stesso modo, ci sono gatti che possono essere naturalmente meno interessati al gioco per una questione di personalità.
I segnali di allarme da non trascurare
Ma come accorgersi se un gatto non gioca semplicemente perché non ne ha voglia, o perché sta poco bene? Come anticipato, un campanello d’allarme molto chiaro è quando il gatto smette improvvisamente di giocare, e tende a stare in disparte, a nascondersi e a rifuggire il contatto.
In questo caso è altamente probabile che il micio stia soffrendo o abbia dolore, ed è bene rivolgersi a un veterinario per una visita. Anche se mostra eccessiva apatia e passa molto tempo a dormire, non rispondendo agli stimoli, è bene intervenire, in questo caso cercando di aumentare l’interazione e il tempo trascorso con lui e arricchendo il suo ambiente di stimoli, anche per evitare che sopraggiungano patologie legate all’eccessiva sedentarietà, come per esempio il sovrappeso, l’obesità o il diabete.
Come stimolare il gioco nei gatti
Fermo restando che ogni gatto ha la sua personalità e non dovrebbe in alcun modo essere forzato a fare cose che non gradisce fare, è possibile stimolarlo e incentivarlo a giocare dedicandogli del tempo, giocando con lui appunto, e magari in questo modo individuare anche i giocattoli che ama di più e lo coinvolgono maggiormente: potrebbero essere canne da pesca o stringhe con attaccate piume da inseguire, palline o topolini di peluche che può colpire con le zampe.
Anche arricchire il suo ambiente è utile per incentivare il gioco. Oltre a disseminare giocattoli di vario genere per casa, si possono aggiungere mensole su cui può saltare e arrampicarsi, tiragraffi o scatole di cartone in cui può nascondersi per fare agguati. Alcuni gatti, inoltre, rispondono positivamente all'erba gatta, che si può mettere all'interno dei giocattoli per stimolarlo ulteriormente a usarli.