I gatti vengono spesso erroneamente considerati animali poco inclini a comprendere il linguaggio degli esseri umani e in generale a concepire le indicazioni umane, a differenza dei cani. Si tratta però di tesi che numerosi studi hanno ormai smentito. I gatti sono infatti in grado di comprendere diversi aspetti del linguaggio umano, dal loro nome alla voce del pet mate, e sono anche in grado di giocare in modo interattivo riportando oggetti. Ma i gatti capiscono cosa gli stiamo indicando quando puntiamo verso qualcosa?
Su questo gli scienziati non hanno ancora ottenuto risultati decisivi. Ciò che è certo è che il gatto ha una visione binoculare tra 90° e 130°, con un campo visivo di circa 200° (quello dell'uomo si ferma a 180°), ma solo per ciò che si trova tra i 10 e i 75 cm dalla punta del naso, mentre il resto risulta quasi sfuocato, il che ci potrebbe far dire che il gatto è miope. Se indicassimo a un gatto con il dito qualcosa di molto vicino al suo naso, dunque, potrebbe capire che cosa stiamo indicando, soprattutto se ti tratta di qualcosa in movimento e accompagnassimo l’indicazione con un tono di voce che attira la sua attenzione.
Cosa pensa un gatto quando indichiamo?
Difficile dire che cosa pensi un gatto quando indichiamo qualcosa. Molto dipende dal contesto, dal tempo trascorso con il pet mate, dalla personalità del gatto e soprattutto dal modo in cui accompagniamo il singolo gesto.
Il linguaggio del corpo è infatti molto importante per la comunicazione interspecifica. Studi ed esperimenti hanno dimostrato che i gatti possono imparare gesti e indicazioni con le mani, suggerendo quindi un certo livello di comprensione della postura e del linguaggio del corpo umano.
In linea generale si può dire che il gatto potrebbe essere incuriosito dal comportamento del pet mate se associato a movimenti e particolare tono di voce, e potrebbe guardare verso il punto in cui sta indicando, soprattutto se vi è del cibo come ricompensa. Non è detto però che interagisca in modo attivo: potrebbe dirigersi verso il punto indicato, se abbastanza vicino a lui, o ignorare completamente il gesto. Nei momenti di gioco è più probabile che interagisca maggiormente e che, coinvolto attivamente, si avvicini al punto che viene indicato dal pet mate.
Il gatto capisce le direzioni?
Anche se non sono noti per essere animali particolarmente propensi all’addestramento, i gatti sono perfettamente in grado di interpretare e rispondere ai segnali direzionali. Puntare con un dito o con un braccio un oggetto è, come detto, un modo per attirare la loro attenzione su qualcosa: potrebbero seguire la direzione indicata con lo sguardo, anche se non è detto che rispondano come desideriamo noi, avvicinandosi o interagendo con l’oggetto in questione.
Se il gesto è poi accompagnato dal movimento della testa e dello sguardo del pet mate nella direzione prestabilita, e da suoni e richiami vocali, potrebbe suscitare maggiore interesse e interazione. Resta però il fatto che ogni gatto è un individuo con la propria personalità e livello di interesse per interagire con gli umani, e alcuni gatti potrebbero essere più ricettivi ai segnali direzionali, mentre altri potrebbero ignorarli del tutto