Durante la sua visita alla Fiera d'Autunno di Bolzano e al WineFestival di Merano, il nuovo Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha incontrato il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, il segretario politico della SVP, Philipp Achammer, l'Assessore Provinciale all'Agricoltura, Arnold Schuler e una delegazione della Giunta Provinciale.
A meno di un mese dall'inizio della sua carica, il Ministro ha colto l'occasione per esprimere la propria posizione riguardo la convivenza con gli animali selvatici negli ambienti alpini, dichiarando apertamente che: «Le specie in via d'estinzione vanno protette, ma non bisogna incrementare le specie che possono essere dannose per gli allevatori e per la produzione nazionale. Se 30 anni fa il lupo era in via di estinzione e oggi è sovrabbondante bisogna affrontare il problema con pragmatismo e senza ideologia, due fattori che hanno reso impossibile le attività virtuose come l'allevamento e l'agricoltura».
Un'opinione, forte, quindi, quella del Ministro Lollobrigida, che si schiera apertamente a favore del controllo delle specie, come già fatto in precedenza anche dal Presidente della vicina Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che, per trovare supporto nell'affrontare questo tema si era rivolto all'allora Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Un ulteriore aspetto trattato dal Ministro Lollobrigida è quello del fenomeno dell'ibridazione del lupo che, secondo lui, sarebbe relazionato al crescente numero di individui: «La sovrabbondanza danneggia sia l’agricoltura sia i lupi stessi, che spesso sono soggetti anche alla commistione tra lupi e cani».
Ma non basta, perché nel pomeriggio il Ministro si è trasferito a Merano, località famosa a livello internazionale per la presenza dell'ippodromo di Maia, dove ha colto l'occasione per esporsi anche sulle attività ippiche, un settore nel quale dichiara necessario un maggiore investimento: «Non devono più essere considerate solo uno spettacolo, ma vanno qualificate anche come sport associato, offrendo a questo settore la possibilità di aiuti e sovvenzioni».
Infine Lollobrigida è tornato a Bolzano per incontrare Leo Tiefenthaler, il Presidente del Südtiroler Bauernbund, ovvero l'ente che riunisce i contadini e gli allevatori sudtirolesi. In questa occasione è stato trattato anche l'argomento degli orsi che, sebbene rimangano per la maggior parte in Trentino, talvolta vengono avvistati anche in Provincia di Bolzano.
Al termine della giornata Tiefenthaler si è detto soddisfatto dell'approccio dimostrato dal Ministro, che a riguardo ha dichiarato: «Vogliamo rimettere al centro i produttori e ascoltare le esigenze che vengono dai territori».
Lav: «Fece lo stesso anche Fugatti poco dopo l'insediamento»
Il Vicepresidente della Lav, Simone Stefani, si dice preoccupato di quanto avvenuto nei giorni scorsi a Bolzano. «Lo slogan di questo governo è "non disturbare chi vuole fare", ma non può essere declinato in ambito di convivenza e sostenibilità – Stefani spiega poi a Kodami come ciò che è avvenuto a Bolzano ricordi quanto successo alcuni anni fa in Trentino – Quando si insediarono il Presidente Maurizio Fugatti e l'Assessore all'Agricoltura Giulia Zanotelli, si occuparono immediatamente di fare un gesto politico dello stesso calibro. Capisco bene che l'interesse del neoministro sia quello di difendere chi lavora nel settore e dimostrarsi disponibile verso i suoi elettori, ma serve anche un senso responsabilità. Per questo mi aspetterei che la popolazione venisse piuttosto spronata alla convivenza».
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Lollobrigida sull'intenzione di favorire gli investimenti nel settore ippico, invece, Stefani ritiene che si tratti di un'opinione inaccettabile: «L'ippica è tramontata negli anni per via di un cambio culturale avvenuto grazie all'aumento della sensibilità da parte delle persone. Se questo settore è in crisi è per un motivo preciso e non ha certo bisogno di essere rilanciato».
Nell'ambito degli orsi, invece, Stefani ritiene importante sottolineare che la condizione della specie non è assolutamente distante dal rischio di estinzione: «La popolazione degli orsi trentini presenta alcune problematicità genetiche che nei prossimi anni richiederanno un intervento, la tutela è quindi indispensabile. Mi aspetto che il Ministro Lollobrigida lo sappia».
Enpa: «Interventi per distogliere l'attenzione dagli altri elementi che mettono in crisi l'allevamento»
Il nuovo Ministro inizia quindi il suo mandato con dichiarazioni fortemente interessate alla tutela delle attività umane, senza prendere però in considerazione in alcun modo il fatto che a proibire l'abbattimento di lupi e orsi vi sono leggi come la 157/92, che riconosce loro uno stato di specie particolarmente protette e definisce la fauna selvatica come patrimonio indisponibile dello Stato.
A riguardo il Vicepresidente di Lav commenta: «Se pensa di modificare le normative che tutelano le specie protette, troverà davanti a se le associazioni agguerrite».
Anche la sezione locale di Enpa, ritiene che questi interventi siano inadeguati: «L'allevamento è un comparto in grave crisi, ma non credo che ciò sia dovuto a lupi e orsi che, nel territorio di Bolzano, sono ancora pochissimi. Piuttosto riguarda l'abbandono dei territori montani da parte delle forze lavoro e gli alti costi di mantenimento degli allevamenti – commenta a Kodami Ivana Sandri, presidentessa di Enpa Trentino Alto Adige/Südtirol – Personalmente credo che interventi come quello di Lollobrigida servano a distogliere l'attenzione dal fatto che questo settore non viene aiutato. Sull'Appennino, nel frattempo, uomini e lupi convivono da secoli, eppure non mi sembra che sia stato abbandonato l'allevamento. Basta questa riflessione a dimostrare che la coesistenza è possibile».
In seguito alle dichiarazioni del Ministro, anche la sezione nazionale di Enpa si è espressa, pubblicando una nota in risposta a quanto affermato in Alto Adige da Lollobrigida: «É forse questo il biglietto da visita con cui l’Italia si presenta alle conferenza di Sharm el Sheikh sul clima e a quella che si svolgerà a Montreal sulla biodiversità? – e aggiungono – La proposta di abbattere orsi e lupi non solo è contraria alla legge e alla scienza, ma offende il sentire di milioni di italiani che, come noto, sono da sempre contrari alle uccisioni dei grandi carnivori, il patrimonio più prezioso della nostra biodiversità, peraltro in gravissimo declino».
Ciò che preoccupa maggiormente Stefani è il fatto che in un contesto come quello che stiamo vedendo in queste ultime settimane, le attività di chi opera nella tutela della fauna selvatica rischiano di risultare inutili: «Ogni azione perde di valore se dall'alto arrivano messaggi di questo tipo – e conclude – Le esperienze che osserviamo in altri territori ci dimostrano come la prevenzione sia la miglior strategia per ridurre i numeri che riguardano i danni, portandoli fino allo zero. Dichiarazioni come queste, prive di alcun fondamento scientifico, compromettono anche il lavoro che si è fatto fino ad ora e che si continua a fare per mirare alla coesistenza pacifica».