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24 Aprile 2023
17:35

Il Ministero dell’Ambiente convoca Lav per parlare di orsi: «Azioni di tutela per i cuccioli di JJ4»

Dopo aver escluso le associazioni di tutela animale dal tavolo tecnico, il Ministero dell'Ambiente ha convocato la Lav a un'audizione per ascoltarla sul tema.

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Il Ministero dell’Ambiente, che la scorsa settimana aveva escluso le associazioni di tutela animale dal tavolo tecnico per la gestione degli orsi in Trentino, ha ora convocato a un'audizione la Lav, l'organizzazione che in queste settimane ha più volte ripetuto di aver individuato un recinto in Germania e uno in Giordania disposti ad accogliere JJ4, l'orsa considerata responsabile della tragica morte di Andrea Papi, in val di Sole.

«Riteniamo che sia una prospettiva positiva e prendiamo atto con piacere del cambiamento di posizione del Ministro Gilberto Pichetto Fratin che, dopo essersi dimostrato inizialmente d'accordo con il Presidente della Provincia Autonoma, Maurizio Fugatti, ha ora aperto alla possibilità di trasferimento in sicurezza di JJ4 e non solo: si è dichiarato contrario alla sua uccisione e disposto a discutere anche sull'ipotesi del trasferimento di 70 orsi – dichiara a Kodami Massimo Vitturi, responsabile dell'area animali selvatici della Lav – Oltre a proporre tutte le misure necessarie a favorire la convivenza pacifica tra umani e orsi che la Provincia di Trento non ha mai attuato, chiederemo anche anche l’avvio immediato di azioni a tutela dei cuccioli di JJ4».

Le condizioni di vita dei cuccioli di JJ4

Dallo scorso 17 aprile, giorno della cattura dell'orsa, si è parlato molto delle condizioni di salute dei 3 cuccioli in fase di svezzamento che, secondo quanto dichiarato dalla Provincia Autonoma di Trento, si trovavano sul posto durante le operazioni di cattura. «Sono al secondo anno di vita e pesano tra i 35 e i 40 chili – ha affermato in conferenza stampa Raffaele De Col, Direttore del dipartimento Protezione Civile Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento – Sono completamente autosufficienti e autonomi e quando abbiamo trasferito la madre si sono allontanati».

Da quando JJ4 è arrivata al Casteller, però, la PAT non ha più diffuso alcuna informazione a riguardo. Eppure il monitoraggio dei cuccioli è un'operazione di enorme importanza, non solo per quanto riguarda la loro salute, ma anche per via dell'ipotesi che possano sviluppare la tendenza a comportamenti simili a quelli della madre. Questo elemento è stato sottolineato anche da Andrea Mustoni, in un'intervista a Kodami.

«Hanno trascorso molto tempo con la madre e sappiamo che il processo di apprendimento è una fase estremamente importante per i giovani. Negli orsi vi sono, inoltre linee di problematicità che, oltre ad avere a che fare con l'apprendimento, forse sono anche di carattere genetico. Senza allarmismi, personalmente li monitorerei con più attenzione rispetto ad altri».

Le linee guida per i cuccioli in seguito alle catture

«Dopo la morte di Daniza, che aveva con sé la prole di meno di un anno di età, erano state condotte delle analisi sulle loro prospettive di sopravvivenza ed erano state scritte delle linee guida a riguardo, dichiaratamente utili anche nelle situazioni analoghe ipotizzate per il futuro. Sono state poi utilizzate anche nel 2017, quando è morta KJ2, anche lei accompagnata dai cuccioli. La Provincia, infatti, eseguì un monitoraggio e dichiarò che gli animali erano fuori pericolo – afferma Massimo Vitturi – Chiediamo che ciò avvenga anche per i cuccioli di JJ4 e che vengano diffuse notizie che possano confortare l'opinione pubblica, evitando così, che si diffondano false informazioni tra la gente».

Vi è infatti un ulteriore aspetto preoccupante in questa vicenda già di per sé drammatica. Attraverso i social si stanno moltiplicando le notizie che riguardano la possibile morte di un cucciolo proprio durante le attività di cattura, sebbene la Provincia di Trento, in conferenza stampa, abbia dichiarato che si trovassero tutti in ottime condizioni di salute.

«Ci attendiamo chiarimenti dalla PAT anche riguardo queste informazioni. Il monitoraggio spetta a loro e nessun altro può sapere la verità su quanto accaduto quella notte – commenta Vitturi – Per quanto mi riguarda, mi auguro che i cuccioli restino distanti da tutti. La letteratura dice che, vista la loro età, hanno buone possibilità di sopravvivere. Il monitoraggio, però, dovrà essere leggero, attraverso l'analisi di tracce e residui organici, e non diventare una fonte di stress. Allo stesso modo, bisogna impedire il turismo di chi vuole avvistare i giovani orsi: questi atti sono pericolosi per tutti».

Per conoscere il risultato delle richieste di Lav bisognerà attendere mercoledì 26 aprile, quando l'organizzazione verrà accolta a Roma, ma Vitturi si dice ottimista: «Ci aspettiamo che il Ministro Pichetto Fratin prenda in esame tutte le proposte che gli faremo. Si tratta di opzioni applicabili fin da ora, nell'ottica di ottenere risultati nel medio e breve termine ed evitare che si ripetano tragici incidenti come quello che ha causato la morte di Andrea Papi».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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