Il Mastino dei Pirenei è un cane da pastore di origine spagnola di grande taglia, caratterizzato da un enorme desiderio di proteggere ciò che appartiene a sé stesso e ai suoi umani. Nei secoli, infatti, è stato selezionato come cane da guardiania per le greggi di pecore che si spostavano nel versante meridionale dei Pirenei, dove doveva avere il coraggio di affrontare predatori come il lupo. Ancora oggi, da quelle parti, è considerato un ottimo compagno degli allevatori.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana2
- Rapporto con altri umani0
- Rapporto con altri cani1
- Rapporto con altri animali in casa2
attività
- Attività fisica1
- Giocosità0
- Ricerca0
- Riporto0
- Guardia3
adattabilità
- Vita in città1
- Adatto come primo cane0
- Adattabilità ai viaggi1
- Tolleranza alle temperature calde1
- Tolleranza alle temperature fredde3
cure e salute
- Cura del pelo1
- Predisposizione alle malattie2
- Attenzione all'alimentazione0
motivazioni
- Epimeletica2
- Affiliativa2
- Comunicativa1
- Et epimeletica0
- Somestesica1
- Sociale0
- Protettiva3
- Territoriale3
- Possessiva2
- Competitiva1
- Perlustrativa0
- Predatoria0
- Sillegica0
- Esplorativa1
- Di ricerca0
- Cinestesica1
- Collaborativa1
Non va confuso con il Cane da Montagna dei Pirenei (che è francese) o con il Cane da Pastore dei Pirenei, che è invece uno specialista della conduzione, come i Border Collie e gli Australian Shepherd.
Vivere con lui è una scelta impegnativa, che richiede pazienza e un grande senso di responsabilità. La sua famiglia ideale, però, può avere la certezza che non gli accadrà nulla quando c'è anche lui nei paraggi.
I cani spagnoli: un viaggio dai Pirenei ai Tropici
Origine
Spagna
Standard
N° 92 / 30.08.2002
Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e Bovari Svizzeri
Sezione 2.2 Molossoidi: Cani da montagna
Aspetto
I maschi raggiungono gli 80 centimetri, mentre le femmine hanno una dimensione media che non supera i 72 centimetri. I maschi possono addirittura superare gli 80 chili, ma lo standard ufficiale non prevede un peso.
Motivazioni
Protettiva, territoriale, possessiva, competitiva, affiliativa, epimeletica.
Amante di
Difendere ciò che sente sia di sua proprietà, sia esso un luogo, un oggetto, gregge o una famiglia. Ama la tranquillità, il silenzio e i posti poco trafficati.
Salute, cura e mantenimento
Trattandosi di un cane di taglia grande, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito. Potrebbe inoltre essere soggetto all'entropion, ovvero una patologia delle palpebre che danneggia il bulbo oculare.
I soggetti troppo grandi potrebbero soffrire di dolori articolari dovuti al grande peso che devono sopportare nei movimenti.
Origine e storia
Il Mastino dei Pirenei è l’unica razza autoctona della comunità autonoma spagnola di Aragona, dove è stato selezionato nei secoli per fare la guardia delle greggi che vivevano e vivono ancora oggi nella zona tra i Pirenei e i territori più centrali della Penisola Iberica, fino all’area dell’entroterra valenciano.
Secondo alcuni, le origini vanno ricercate negli incroci con l’antico cane Mastino Spagnolo, del quale si hanno notizie fin dal Medioevo. Quindi, come i Pastori Maremmani Abruzzesi e i Cani da Pastore dell’Asia centrale (tra i tanti), nasce dalle razze degli Arii, un’antica popolazione originaria del Tibet, che migliaia di anni fa si muoveva alla ricerca di terre fertili.
Secondo il Club spagnolo della Razza, il Mastino dei Pirenei è nato grazie alla selezione di individui sufficientemente sicuri da essere disposti a mettere a rischio la propria vita pur di difendere dalle aggressioni dei lupi gli animali delle greggi (che considera come una parte di sé stesso) e le proprietà dei pastori. Tuttavia, con la fine della guerra civile spagnola, la razza è andata incontro a tempi difficili, legati alla forte difficoltà economica che stava attraversando il paese. Mantenere un animale di queste dimensioni, infatti, significava riservargli risorse alimentari importanti e pochi potevano permetterselo.
Ciò ha portato alla riduzione del patrimonio genetico della razza, mettendo ulteriormente a rischio la salute dei nuovi nati e quindi anche la sopravvivenza della del Mastino dei Pirenei.
Verso la metà degli anni Settanta del secolo scorso, però, un piccolo gruppo di allevatori e appassionati ha iniziato il recupero di questo cane da guardiania, selezionando alcuni esemplari individuati nei campi nei pressi di Saragozza, i quali possedevano le caratteristiche di un tempo.
Nel 1977 è stato fondato il club della razza e alla fine del XX secolo, il Mastino dei Pirenei ha cominciato a diffondersi anche in Svezia, Norvegia, Finlandia, Germania e altri paesi d’Europa. In Italia non è molto diffuso e negli ultimi anni gli individui registrati nel registro delle razze sono passati da quasi cento a meno di 30, ma non c’è da stupirsi, perché nel nostro paese è molto diffuso il Pastore Maremmano Abruzzese, che svolge un ruolo simile ed è molto apprezzato dagli allevatori, in particolare sugli Appennini.
Motivazioni (desideri e bisogni)
È nato per controllare che non succedesse nulla alle greggi e ancora oggi non ha dimenticato questo importante compito che gli spagnoli gli hanno affidato per secoli. In assenza di pecore, il Mastino dei Pirenei potrebbe quindi decidere di mostrare la sua motivazione protettiva e possessiva nei confronti dei suoi umani.
Ciò significa che questo cane non gradisce particolarmente l’avvicinarsi degli sconosciuti, che potrebbero rappresentare una minaccia e preferisce quindi mantenerli a distanza. Di conseguenza non si può dire che si tratti del cane adatto per chi ha ogni giorno ospiti che entrano ed escono dalla porta di casa, anche per via della sua motivazione territoriale: dove noi vediamo un appartamento, lui vede il suo luogo da proteggere. Dove noi vediamo l’uscio, il Mastino dei Pirenei vede il recinto che il predatore non deve superare.
Nel suo profondo, questo grande cane da guardiania lo fa anche per proteggerci, perché è dotato anche di un’importante motivazione epimeletica, che lo porta a voler avere la certezza che i suoi riferimenti umani stiano bene.
Ciò nonostante, spesso è meglio posizionare la sua cuccia in un luogo distante dall’entrata, altrimenti rischieremmo di essere noi stessi a delegargli il ruolo del guardiano dell’appartamento. Non vogliamo certo impedirgli di mettere in atto le sue motivazioni, ma siamo consapevoli della grande responsabilità che rappresenta vivere con un grande guardiano. Con il tempo, infatti, gli si può mostrare quali sono le modalità più adeguate per accogliere le persone in casa pur senza dimenticare la sua diffidenza. Per esempio, potrebbe imparare ad annusare brevemente gli ospiti, per poi lasciare a voi il ruolo dell’accoglienza vera e propria, oppure potreste decidere di andare sempre insieme alla porta.
Aspetto Fisico
Il Mastino dei Pirenei è un cane dall’aspetto imponente e maestoso. La testa è grande, forte e dalla forma leggermente allungata. Il muso è di forma triangolare e si restringe verso il tartufo, senza però essere appuntito. Gli occhi sono piccoli, a forma di mandorla, di colore nocciola ed hanno un’espressione attenta. Le orecchie sono di media misura, pendenti e di forma triangolare, inserite sopra la linea degli occhi.
Il collo è largo, forte, muscoloso e flessibile, con una doppia giogaia ben definita, ma non abbondante. Il corpo è rettangolare, molto forte e robusto e la coda è grossa, flessibile e ricca di pelo lungo e morbido, che forma un vistoso pennacchio. Il mantello è fitto e moderatamente lungo, di colore bianco neve con macchie grigio medio, giallo dorato intenso, marrone, nero, grigio argento, beige chiaro, sabbia o screziato. La taglia non ha un limite massimo, ma generalmente i maschi superano gli 80 cm al garrese e femmine raggiungono i 72 centimetri. Il peso non è inserito nello standard, ma i maschi possono superare anche gli 80 chili.
Cura e salute
Si tratta di una razza di taglia grande che può quindi soffrire di displasia dell’anca e del gomito. Potrebbe inoltre soffrire di entropion, una patologia oftalmica in cui il margine delle palpebre si rivolge verso l'interno, causando il contatto dei peli delle palpebre con la superficie dell'occhio. Questa condizione può interessare la palpebra superiore o inferiore, e può coinvolgere un occhio o anche entrambi.
Lo standard di razza parla chiaramente: «si desidera che le attuali misure siano ampiamente superate. È conveniente che i maschi superino gli 80 cm e le femmine i 75 cm». Ciò nonostante è bene prestare attenzione alla salute dei soggetti e, in caso di acquisto tramite un allevamento, è bene verificare che chi se ne occupa abbia davvero a cuore il benessere dei cani e che non vengano selezionati soggetti obbligati a sopportare un peso eccessivo rispetto a ciò che può tollerare lo scheletro.
Cosa fare con un Mastino dei Pirenei
Insieme a lui si può trascorrere un pomeriggio rilassato nella calma di un prato o di una collina. Dall’alto, infatti, il Mastino dei Pirenei può vedere ciò che ha intorno e, quindi, sente appagato il suo desiderio di proteggervi a 360 gradi. Fin dal momento dell’adozione lo si può portare ad incontrare altri cani, in modo che, nonostante il desiderio di stare in allerta per i movimenti altruiu, si abitui ad interagire con loro in maniera equilibrata.
Si può inoltre cercare l’occasione ideale per trascorrere qualche momento in zone che prevedono la presenza di altre persone, a cui è importante che questo grande guardiano si abitui. Proprio con questo obiettivo, si può frequentare un percorso con un educatore cinofilo, che aiuti la famiglia e il cane a trovare il modo migliore per convivere con l’ambiente umano senza sentirsi a disagio.
Relazione e contesto ideale
Il Mastino dei Pirenei è un cane da guardiania che predilige, quindi, gli ambienti tranquilli e silenziosi. Dove ci sono rumori continui e movimenti costanti di persone è molto più difficile mantenere il controllo e un tipo come lui, interessato a proteggere ciò che ha intorno, è certamente più in difficoltà.
La sua famiglia ideale ha la voglia e il tempo di accompagnarlo regolarmente a fare passeggiate senza fretta nella natura, non gli chiede di andare abitualmente in centro città e inoltre non lo considera uno strumento da guardia, ma lo tratta come un altro membro della famiglia, che non va solo isolato in giardino, ma accolto nel gruppo e reso parte integrante di esso.
Per quanto riguarda la convivenza con i bambini, è molto importante ricordare che si tratta di un animale che può superare gli 80 chili, per questo motivo l’interazione con i più piccoli va sempre sorvegliata. Ogni individuo della famiglia, inoltre, deve essere educato a rispettare i tempi e gli spazi altrui, senza obbligare al contatto o all’interazione quando non ve ne è il desiderio. I gatti, invece, generalmente non sono un problema e per il Mastino dei Pirenei sono altri soggetti che fanno parte del gruppo.
Nonostante il fatto che si tratti di un cane relativamente raro in Italia, chi si sentisse interessato e adatto ad adottare proprio un individuo di questa razza, con i suoi talenti e le sue necessità, può pensare di rivolgersi a una delle tante associazioni rescue che si occupano di trovare nuove famiglie per i cani da pastore vittime di abbandono o maltrattamento.
Una giornata con un Mastino dei Pirenei
Il vostro Mastino dei Pirenei non ama svegliarsi presto e, infatti, mentre fate colazione, lo vedete sonnecchiare ai piedi del divano. In realtà non è completamente addormentato e ve ne accorgete quando dalla strada in lontananza si sente un rumore e lui lancia immediatamente uno sguardo verso la porta, da cui sembra provenire il suono. Dopo qualche secondo guarda invece verso di voi, che siete pronti a dirgli che non deve preoccuparsi, perché era solo una macchina più rumorosa del solito.
Riappoggia al suolo il testone, ma solo per poco perché prima che le strade del vostro paesino si riempiano di persone pronte per andare al lavoro, vi prendete il tempo sufficiente per fare una lunga passeggiata insieme e poi, prima di tornare, ordinate un caffè da portare via nel bar della vostra via, in modo da non dovervi fermare al bancone, dove la sua presenza potrebbe intimorire qualcuno.
Tornate poi verso casa e vi vestite per andare al lavoro, ma prima gli preparate da mangiare e aspettate che finisca, in modo salutarlo adeguatamente con una energica grattata del capo, a cui lui risponde con qualche scodinzolata e un profondo sguardo di affetto. Quando tornate, nel pomeriggio, prendete la macchina e andate a farvi un giro con lui in collina, dove ammirate il paesaggio con calma, respirando l'aria fresca dell’autunno e lasciando il vostro cane libero di muoversi, perché sapete che nessuno passa da quelle parti. Ciò nonostante, siete sempre attenti a ciò che si avvicina.
Una volta tornati a casa, trascorrete l’ultima ora di sole nel giardino a leggere il giornale, mentre il vostro Mastino si sdraia ai vostri piedi e, di tanto in tanto, si sveglia per controllare che sia tutto ok, oppure perché il gatto gli si è avvicinato troppo alla coda.
Alla sera invitate un amico per cena ma, prima che lui arrivi, cogliete l’occasione per buttare la spazzatura e farvi trovare fuori dalla porta: quando fate così il vostro cane accetta con più piacere di lasciare entrare le persone che non fanno parte della famiglia. Mentre guardate un film il vostro Mastino dei Pirenei vi osserva dall’altra poltrona, buttando di tanto in tanto uno sguardo all’ospite, il quale sa bene come approcciarsi al vostro cane e, quindi, non va a coccolarlo nella sua cuccia, ma aspetta che sia lui a chiedere il contatto, se lo vuole.
Quando arriva il momento di andare a dormire, fate un ultimo giro del giardino insieme al cane, a cui piace seguire il perimetro del recinto per sentire gli odori che vengono da fuori, poi tornate in casa e vi preparate per andare a dormire.
Lui rimane sdraiato sulla sua poltrona in soggiorno, mentre voi andate a letto, ma sapete che entro poche ore si sposterà anche lui nella vostra stanza, perché non potrebbe mai accettare che vi accada qualcosa mentre lui era dall’altra parte della casa.