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scheda razza
3 Febbraio 2024
12:00

Il Magyar Agar, antico e forte levriero ungherese

  • Origine: Ungheria
  • Standard: Gruppo 10; Levrieri, Sez, 3: Levrieri a pelo corto
  • Taglia: Grande
  • Altezza: 67 cm. per le femmine, 70 cm. per i maschi
  • Peso: non descritto nello standard
  • Pelo: corto
  • Vita media: 12-15 anni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Magyar

Il Magyar Agar è una razza di levriero di origine ungherese e, infatti, è anche nota con il nome di Levriero Ungherese. Ha la caratteristica corporatura solida, muscolosa e slanciata dei levrieri e una personalità pacifica, non per forza diffidente o timida, ma piuttosto riservata. Questo cane, infatti, preferisce le corse negli ambienti tranquilli della natura alle passeggiate monotone negli spazi rumorosi e caotici delle città.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana2
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani1
  • Rapporto con altri animali in casa1

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità1
  • Ricerca2
  • Riporto1
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città1
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi2
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde2

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa2
  • Et epimeletica1
  • Somestesica2
  • Sociale1
  • Protettiva0
  • Territoriale0
  • Possessiva1
  • Competitiva2
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa2
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa1
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Se si desidera vivere con Magyar Agar e rendere la sua vita davvero felice, bisogna essere pronti a trascorrere le proprie giornate all'aria aperta, con lo sguardo attento e teso verso l'infinito insieme a lui.

Origine

Ungheria

Standard

N° 240 / 13.09.2000

Gruppo 10 Levrieri
Sezione 3 Levrieri a pelo corto

Aspetto 

Ha la corporatura tipica dei levrieri, con le zampe lunghe, il corpo muscoloso e una forma longilinea e agile. I maschi raggiungono i 65/70 cm, mentre le femmine i 62/67 cm. Il pelo è corto, ma è abbastanza denso per sopportare gli inverni ungheresi.

Motivazioni

Predatoria, cinestesica, perlustrativa, affiliativa, epimeletica (solo con chi appartiene al suo gruppo).

Amante di 

Correre, correre e correre ancora. Inseguire gli oggetti in movimento e trascorrere il tempo insieme al proprio umano di riferimento, imparando giochi nuovi.

Salute, cura e mantenimento

Si tratta di una razza longeva, che può godere di ottima salute. Ciò nonostante, soprattutto i soggetti che provengono da contesti di caccia o racing, potrebbero soffrire di traumi fisici e/o psicologici legati alle passate condizioni di vita.

Potrebbe inoltre essere soggetto ad anemia immunoemolitica, come molte razze di levrieri e di displasia dell'anca o del gomito.

Origine e storia

Il Magyar Agar è un cane da caccia a vista, selezionato da secoli per occuparsi di un ruolo particolare, ovvero il supporto ai cacciatori che si muovevano a cavallo. Questo grande levriero, infatti, è stato incrociato con molte altre razze della stessa categoria, come ad esempio il Greyhound, con l'intento di renderlo più forte fisicamente, perché le battute di caccia potevano arrivare a coprire distanze superiori ai 50 chilometri in un solo giorno. Allo stesso modo, molto probabilmente, venne incrociato anche con il Vizla, un segugio originario delle stesse zone.

Contrariamente a ciò che si potrebbe credere, possedere un Magyar Agar non era un privilegio della nobiltà, ma fin dai tempi della conquista del paese da parte dei Magiari (800 d.C.) era possibile incontrare cani di questo tipo anche con le famiglie più umili, con i contadini o i piccoli proprietari terrieri. In questi casi, però, i Magyar Agar erano di dimensioni inferiori. Le varietà di taglia media, purtroppo, sono oggi estinte e lo standard attuale riconosce solo i Levrieri Ungheresi di taglia grande.

Sebbene siano noti da oltre 1000 anni in tutto il paese, si crede che l'inizio della selezione vera e propria sia avvenuto nella zona di Szabolcs-Szatmár-Bereg e nella contea di Hajdû-Bihar e Somogy, ovvero due contee dell'Ungheria centro settentrionale. Si racconta, inoltre, che un tempo vivevano liberi, nelle aree rurali del paese e venivano presi dai cacciatori solo per il tempo necessario per le attività venatorie, al termine delle quali i Levrieri Ungheresi tornavano ad abitare gli spazi aperti dei villaggi.

Sulle loro origini, però, non si sa molto e alcuni sostengono che sia difficile dimostrare che fin dal Medioevo fossero proprio i Magyar Agar a vivere in questo modo con gli umani. Chi supporta questa tesi ritiene invece che sia credibile perché, in passato, queste aree dell'Europa orientale erano popolate da nomadi, i quali provenivano dall'Asia centrale, dove vi era già dal 2000 a.C. l'abitudine di lasciare i propri cani da caccia, come ad esempio i Levrieri Afgani, nei pressi delle tende.

In Italia il Magyar Agar è molto raro e negli ultimi anni non sono mai stati più di 3 i nuovi soggetti registrati da Enci.

Motivazioni (desideri e bisogni) 

Il Magyar Agar è un cane da caccia a vista, questo significa che ha una grande abilità nel riconoscere il movimento di una potenziale preda e partire immediatamente all'inseguimento. In poche parole, il Levriero Ungherese è dotato di forti motivazione predatoria, perlustrativa e cinestesica che lo portano a scattare rapidamente ed essere estremamente reattivo.

Questa sua grande abilità può entrare in conflitto con la vita in città che prevede di avere l'abilità di convivere con un'enorme quantità di stimoli in rapido movimento.

Non temete però: se questo grande levriero ha l'opportunità di mettere in atto questi suoi talenti insieme al pet mate, andando nella natura, molto probabilmente accetterà di dover affrontare, di tanto in tanto, anche gli spazi ristretti degli ambienti urbani.

La sua motivazione affiliativa è veramente spiccata, profonda e dolce. Quando scopre di potersi fidare di qualcuno, infatti, il Magyar Agar si lascia andare completamente e regala emozioni uniche ai fortunati destinatari del suo desiderio di appartenenza a un gruppo.

La motivazione sociale, invece, è più moderata e può cambiare molto da individuo a individuo. Inoltre, questo levriero tende ad essere più riservato con le persone e con i cani che hanno interessi e motivazioni molto diverse dalle sue, mentre potrebbe mostrarsi maggiormente interessato a incontrare i levrieri, che hanno una motivazione comunicativa particolare e, come se parlassero un dialetto strano, sembrano capirsi meglio.

Con i cani più piccoli, invece, proprio per via della spiccata motivazione predatoria, potrebbero innescarsi inseguimenti prolungati, che potrebbero risultare antipatici per le vittime, scambiate forse per lepri o conigli.

Aspetto fisico

Il Magyar Agar ha il classico muso allungato dei levrieri, con la fronte ampia, labbra tese e mascelle forti. Secondo lo standard le femmine raggiungono i 67 centimetri e i maschi i 70 centimetri, mentre non vi è alcun accenno al peso. Gli occhi sono di media grandezza e scuri e gli conferiscono un'espressione vivace e intelligente. Le orecchie hanno la cartilagine spessa e sono portate "a rosa", quindi quasi arricciate e leggermente all'indietro, aderenti al collo. Nei momenti di allerta, invece, vengono drizzate in alto.

Il collo è elegante e asciutto, muscoloso e coperto di pelle priva di pieghe. La cassa toracica è bombata e garantisce spazio sufficiente per i potenti polmoni, indispensabili nella corsa. La coda è forte, spessa, attaccata a media altezza e leggermente ricurva.

Le spalle e gli arti sono muscolosi e i piedi sono abbastanza grandi e allungati. Le lunghe zampe fanno in modo che abbia un trotto particolarmente elastico. Il pelo è corto, fitto e duro, aderisce al corpo e non forma pieghe. Può essere di una grande varietà di colori, ma lo standard sottolinea che non vengono riconosciuti i soggetti tricolore, blu, blu e bianco, marrone, grigio lupo e nero focato.

Cura e salute

Il Magyar Agar è un cane che può arrivare ad essere anche longevo (12/15 anni) ma, pur essendo una razza che generalmente gode di buona salute, potrebbe essere soggetto ad alcune patologie. Bisogna ad esempio controllare i valori degli ormoni tiroidei, per verificare che non soffra di ipotiroidismo.

Potrebbe inoltre avere problemi legati alla displasia dell'anca o del gomito. Come molte altre razze di levrieri potrebbe essere soggetto ad anemia immunoemolitica, una condizione in cui il sistema immunitario attacca e distrugge i globuli rossi.

In particolare se proviene da un passato complesso e traumatico, potrebbe inoltre convivere con paure, ipersensibilità o addirittura fobie. In questo caso è importante prestare particolare attenzione al suo benessere psicologico, oltre che a quello fisico.

Trattandosi di un cane che si muove volentieri negli ambienti naturali, è opportuno munirsi di un antiparassitario adatto alle zone che si frequentano più spesso. L'opportunità di correre e muoversi con regolarità è fondamentale per il Magyar Agar, in quanto si tratta di una razza dotata di una fortissima motivazione cinestesica e ha un bisogno profondo di fare movimento. La dieta deve essere completa e adattarsi alla quantità di movimento svolto durante il giorno.

Cosa fare con un Magyar Agar

Il Levriero Ungherese ama muoversi negli ambienti spaziosi e poco popolati delle campagne e delle zone rurali. Se volete che sia davvero felice, deve avere l'opportunità di vivere esperienze di questo tipo almeno un paio di volte a settimana. Potrebbe allontanarsi, per via della sua passione per l'inseguimento degli animali selvatici e, proprio per questo motivo, è importante prestare attenzione ad alcuni aspetti: prima di tutto è bene scegliere luoghi adatti per offrirgli la libertà, dove non possa spaventare la fauna. In secondo luogo si può pensare di munirsi di un dispositivo Gps che permetta di individuare la sua posizione anche a distanza.

Quando la situazione non permette di togliere il guinzaglio, potete anche passeggiare con una lunghina, ovvero una corda più lunga (5, 10 o anche 15 metri) che fa in modo di lasciare al cane più spazio per la perlustrazione. Si può inoltre pensare di organizzare con loro alcuni giochi che, invece di favorire la corsa e la velocità, focalizzino maggiormente sulla concentrazione e sulla lentezza e la concentrazione, in modo da controbilanciare i suoi talenti. Un esempio possono essere i problem solving, che lo portano a ragionare per trovare una strategia adatta a risolvere degli enigmi, come ad esempio attraverso l'utilizzo delle zampe

Potete preparare per lui qualche semplice enigma da risolvere con l’utilizzo, ad esempio, delle zampe. Nascondete il suo gioco preferito sotto un secchio e mostrategli con calma come potrebbe fare per rovesciarlo. Questo facile gioco lo aiuta ad utilizzare delicatamente le zampe, a entrare in contatto con oggetti che non conosce e ad affidarsi a voi.

Sempre più spesso, infine, si trovano educatori o istruttori cinofili che si specializzano in questa categoria di razze e organizzano attività su misura per i levrieri, come ad esempio trekking in luoghi adeguati, oppure incontri tra cani con interessi simili. Trascorrere del tempo in compagnia di propri simili può aiutarli ad aprirsi, se mostrano un profilo molto chiuso o solitario.

Relazione e contesto ideale

La famiglia ideale per un Magyar Agar è giovane, attiva e serena. Questi cani, infatti, tendono a sentirsi in difficoltà se sono obbligati a vivere all'interno di conflitti e litigi costanti. Vivono emozioni profonde che, se inascoltate, possono portarli ad allontanarsi in un silenzio che li rende quasi invisibili. Un levriero triste, soprattutto se proviene da un passato traumatico, può spezzare davvero il cuore, perché sembra fragile come un cristallo.

La convivenza con i gatti potrebbe risultare complessa, per via della sua motivazione predatoria e anche i bambini, soprattutto quelli piccoli, potrebbero innescargli il desiderio di inseguirli ed acciuffarli, se corrono nei suoi paraggi. Per questo motivo è estremamente importante avere una grande consapevolezza riguardo i bisogni e i desideri del Levriero Ungherese, lasciandosi aiutare, se necessario, anche da un educatore cinofilo (se cucciolo) o da un istruttore cinofilo (se adulto) in modo da comprendere come offrirgli una vita equilibrata ed adatta alle sue necessità.

Se si desidera davvero adottare uno di questi cani, ci si può rivolgere ad una delle moltissime associazioni rescue che si occupano di trovare nuove famiglie per i levrieri vittime di abbandono o maltrattamento. Prima di adottare, il consiglio è quello di chiedere informazioni sulle modalità di trasporto e sulla salute dell'animale, in modo da evitare di supportare il mercato illegale delle staffette.

Accogliere in casa un levriero vittima di maltrattamento (sia esso dovuto alle corse o alla caccia) è una scelta che può essere impegnativa, perché questi cani potrebbero necessitare di molte cure e di un'attenzione particolare per superare le proprie difficoltà.

Una giornata con un Magyar Agar

Mentre i raggi del sole entrano dalla finestra, il vostro Levriero Ungherese riposa ancora sul suo cuscino. Si sveglia solo quando comincia a sentire i rumori della sua famiglia che si alza. Andate in cucina e il vostro cane vi raggiunge con vistosi stiracchiamenti e sbuffi.

Fate la vostra prima passeggiata della giornata sempre molto presto, perché così incontrate meno gente e, una volta arrivati al parco, prima di liberarlo, controllate bene che non ci sia nessuno che potrebbe spaventarsi. In fin dei conti si tratta sempre di un cane grande e molto veloce.

Lui corre subito fino al limitare del prato, poi torna da voi alla stessa velocità e vi sfiora le gambe. Ha gli occhi che brillano di gioia e questa espressione vi rende felicissimi, perché sapete che questi momenti sono proprio i suoi preferiti.

Dopo una lunga camminata tornate verso casa e trovate gli altri membri della famiglia che stanno uscendo. Vi preparate anche voi per andare al lavoro, riempite la ciotola del vostro Magyar Agar e poi aspettate sul divano che abbia finito. Prima di uscire, infatti, gli dedicate ancora qualche momento di coccole.

Nel pomeriggio avete organizzato una lezione con il vostro educatore cinofilo e, insieme, andate in campagna a scoprire come organizzare giochi adatti al vostro levriero. Vi mostra che ha una lunga stoffa intrecciata e la fa scorrere nell'erba mentre corre allontanandosi dal cane. Lui lo insegue divertendosi e quindi, poco dopo, provate anche voi. Al termine dell'incontro, vi mettete su una panchina e lasciate al cane un masticativo, che si gode sdraiato sull'erba, guardando le macchine che passano in lontananza, dall'altra parte del fiume.

Tornate verso casa, dove vi accoglie tutta la famiglia. Il vostro Magyar corre incontro a tutti scodinzolando e poi si accoccola sul divano, in attesa che, dopo mangiato, arriviate anche voi. Quando siete tutti al suo fianco, comincia a russare elegantemente e a muovere leggermente le lunghe zampe. Starà certamente sognando di essere in una prateria, con il fischio del vento nelle orecchie e, davanti a sé, uno spazio enorme.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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