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scheda razza
28 Gennaio 2023
12:00

Il Levriero Russo, l’aristocratico grande cacciatore

  • Origine: Russia
  • Standard: gruppo 10 - Levrieri. Sezione 1 - Levrieri a pelo lungo o frangiato
  • Taglia: grande
  • Altezza: 67-71 cm. per le femmine, 71-76 cm. per i maschi
  • Peso: 27-40 Kg per le femmine, 27-45 kg per i maschi
  • Pelo: lungo e setoso può essere bianco, nero, grigio, rosso e fulvo
  • Vita media: 7-10 anni
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ll Levriero Russo, noto anche come Borzoi, è una razza di cane originaria della Russia. Il nome "Borzoi", infatti, deriva dalla parola russa "borzaya", che significa "rapida" e rimanda ad una delle fondamentali caratteristiche tipiche dei Levrieri, ovvero la velocità. La razza, che può superare i 70 centimetri di altezza e i 40 chili di peso, è stata selezionata per la caccia al lupo e al cinghiale, ma oggi vive più comunemente in compagnia di famiglie che ne apprezzano l’aspetto estetico e il comportamento elegante.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani2
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità1
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi0
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie2
  • Attenzione all'alimentazione0

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica1
  • Somestesica3
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale0
  • Possessiva3
  • Competitiva0
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica0
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Come spesso accade, però, si tende a sottovalutare il suo animo da cacciatore che, una volta libero di correre nei prati, emerge in tutta la potenza della sua falcata. Se volete vivere con lui, quindi, non immaginatevi di passeggiare solo lungo le vie più eleganti della città, perché il Borzoi vi chiederà anche (e soprattutto) di andare nei prati fuori dagli abitati a guardare l’orizzonte e correre senza preoccuparvi del fango.

Origine

Russia

Standard

N° 193/ 05.11.2019

Gruppo 10 Levrieri

Sezione 1 Levrieri a pelo lungo o frangiato

Aspetto 

Levriero di taglia grande dalla corporatura esile e dal portamento elegante. Ha il mantello lungo, morbido, setoso, leggero e ondulato.

L'altezza media è di 71-76 centimetri per i maschi e 68-71 centimetri per le femmine. Il peso medio per i maschi è di 27-45 chili, mentre per le femmine è di 27-40 chili.

Motivazioni

Cinestesica, predatoria, perlustrativa, affiliativa, somestesica, possessiva, protettiva, epimeletica, di ricerca, esplorativa.

Amante di 

Correre, inseguire e raggiungere gli odori e gli oggetti in movimento. Perlustrare ed esplorare luoghi sempre nuovi. La tranquillità della famiglia e la serenità di poche (ma buone) figure di riferimento

Alimentazione, cura e mantenimento

Il Levriero Russo potrebbe soffrire di displasia dell’anca e del gomito, di alcune patologie cardiache e di problemi di tiroide.

Origine e storia

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Sarah Bernhardt, raffigurata con un Borzoi, di Georges Clairin

Il Levriero Russo ha origini antiche e, quasi certamente, la sua nascita risale al XV secolo, durante l’invasione mongola. I cacciatori russi, a quell’epoca, hanno cominciato ad incrociare i cani da caccia più forti che avevano a disposizione, ovvero i Loshaya (capaci di uccidere anche le alci), con i Levrieri arabi dei tartari, chiamati Koutsi.

Ne risultarono questi grandi e scattanti Levrieri dal mantello morbido, che vennero da subito molto apprezzati dagli Zar, come dimostra anche la loro raffigurazione nel libro di preghiere del Gran Principe Vasily III, padre di Ivan il Terribile.

Nel corso dei secoli XVI e XVII, l’aspetto nobile di questa razza venne ulteriormente amplificato dall’incrocio con i Levrieri polacchi e la fama dei Borzoi crebbe fino a superare i confini dell'Impero russo.

Successivamente vi fu anche l'incrocio con il Klock, un Levriero di Courland particolarmente vocato alle attività venatorie, con i Greyhound e i Levrieri di Crimea, che gli hanno donato maggiore resistenza.

I Borzoi sono stati utilizzati con successo per la caccia su terreni irregolari e su corte distanze, grazie alle loro qualità come la velocità, l’agilità, la rapidità nell'inseguire la preda e, soprattutto, la capacità di scattare all'improvviso.

Nel 1874 è stato organizzato il primo congresso degli amanti del Borzoi e nel 1888 la Società di Caccia di Mosca ha adottato il primo standard per la razza, scritto da N.P. Yermolov. Nonostante le modifiche apportate negli anni successivi, i principi fondamentali di questo standard sono rimasti grossomodo gli stessi.

In Italia non sono molto diffusi e, secondo Enci, nel 2021 sono stati meno di 100 i nuovi soggetti iscritti al registro delle razze.

Gli allevamenti nel nostro paese non sono numerosi e un cucciolo di questa razza può risultare, quindi, anche molto costoso. In generale, al giorno d’oggi i Levrieri Russi vengono adottati soprattutto per via del loro aspetto esteriore e, molte volte, si finisce per sottovalutarne i desideri e i bisogni.

Chiunque sia interessato a conoscere meglio i Borzoi o voglia adottare un Levriero, però, può rivolgersi alle numerose associazioni rescue che si occupano di questa categoria di cani, troppo spesso maltrattati e sfruttati fino allo sfinimento nelle corse o nelle attività venatorie.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Il Borzoi è un cane da caccia particolarmente esperto nell’utilizzo della vista per individuare i movimenti della preda. Questo particolare aspetto li rende cani che tendono a reagire con estrema rapidità quando appare la selvaggina e, di conseguenza, viene considerato un cane difficile con cui convivere, in particolare in città, dove potrebbe proporre lo stesso comportamento su persone, altri animali e biciclette. Proprio per questo motivo è importante conoscerne la personalità e desideri. Se necessario, si può anche frequentare un corso con un educatore cinofilo che sappia guidare la famiglia nell’impegnativo percorso della libertà dal guinzaglio.

Le sue motivazioni perlustrativa, di ricerca ed esplorativa lo portano a desiderare ardentemente la natura, ciò nonostante, se ha la possibilità di vivere una vita equilibrata, accetta anche di accompagnare i suoi umani negli ambienti più urbani

La motivazione predatoria lo rende un cane tendenzialmente inadatto alla convivenza con i gatti, ma questo elemento può essere reso più semplice grazie alla presenza di spazi separati.

Tende a porsi in maniera quieta ed equilibrata con gli sconosciuti, dai quali preferisce in ogni caso mantenere le distanze. Con la sua famiglia, invece, sa anche perdere la serietà e lasciarsi andare in divertenti spettacoli atletici e per nulla aggraziati. Affinché si senta sufficientemente a suo agio per mostrare questi lati della sua personalità, però, bisogna sapergli dimostrare di essere coerenti, affidabili, dolci e, soprattutto, di non obbligarlo ad una vita distante dai suoi bisogni.

Aspetto fisico

Il levriero russo, o Borzoi, ha un aspetto elegante e slanciato. Ha un'altezza media di 71-76 cm per i maschi e 68-71 cm per le femmine. Il peso medio per i maschi è di 27-45 kg mentre per le femmine è di 27-40 kg.

Il pelo del levriero russo è lungo e setoso, con una sottopelo morbido. I colori più comuni sono il bianco, il nero, il grigio, il rosso e il fulvo. La testa è allungata e il cranio è piuttosto stretto. Il muso è lungo e asciutto, con labbra strette e nere, denti bianchi e forti. Gli occhi sono grandi e a forma di mandorla, di colore marrone scuro. Le orecchie sono piccole, sottili e appuntite. Il collo è lungo, secco, muscoloso e leggermente arcuato. Anche il corpo e la groppa sono piuttosto lunghi con una linea superiore che disegna un leggero arco. Il torace è di sezione ovale, profondo e non stretto.

Cura e salute

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Il Borzoi è una razza di cane che generalmente gode di buona salute, ma come tutte le razze, può essere predisposto a determinate malattie genetiche. Tra le patologie più comuni ci sono i problemi alla tiroide, la displasia dell'anca e del gomito e alcune patologie cardiache.

Talvolta i Levrieri Russi, inoltre, soffrono di retinopatia, tendiniti, tensioni muscolari e problemi alle ossa. Questo cane perde molto pelo durante la muta, quindi va spazzolato regolarmente, in modo da evitare che si formino troppi nodi. Trattandosi di un cane che trascorre volentieri il proprio tempo nella natura, è importante dotarsi di un antiparassitario adeguato per l’ambiente in cui ci si trova.

Cosa fare con un Levriero Russo

Con lui ci si può divertire a fare escursioni nella natura, individuando luoghi in cui non sia pericoloso sganciare il guinzaglio e guardarlo cavalcare nell’erba. Nonostante il lungo naso, come tutti i Levrieri, anche il Borzoi, tende ad utilizzare di più la vista rispetto all’olfatto. Ciò nonostante, potete divertirvi organizzando ricerche olfattive più o meno complicate, ma anche proponendogli qualche attività di problem solving.

Questo genere di passatempo lo aiuta a sviluppare la capacità di reagire in maniera più riflessiva di fronte agli oggetti che si muovono rapidamente davanti a lui e, di conseguenza, semplifica anche le passeggiate in città, dove è più frequente l’incontro con biciclette, monopattini o persone che corrono.

Alla fine di una lunga giornata di perlustrazione degli ambienti naturali, il Levriero Russo prende con gioia posto al vostro fianco sul divano e, se si fida, si lascia spazzolare e accarezzare per tutta la serata.

Relazione e contesto ideale

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Il Borzoi è un cane che desidera un ambiente tranquillo e stabile. Il suo proprietario ideale è una persona che non apprezza solo la bellezza e l'eleganza del cane, ma che ha il tempo e la voglia di scoprire i lati più nascosti della sua personalità per regalargli esperienze su misura per i suoi desideri.

Non ha certo bisogno di una casa particolarmente grande, ma piuttosto è bene che abbia a disposizione ogni giorno l’occasione di trascorrere il tempo all’aperto insieme al suo umano di riferimento. Non ama gli ambienti troppo affollati, dove potrebbe sentirsi costantemente in allerta e, in generale, è un cane che si adatta meglio a una vita tranquilla, soprattutto se accanto a lui non ci sono troppe persone rumorose e se gli equilibri familiari sono stabili.

Come tutti i levrieri, anche il Borzoi è molto empatico e tende ad essere leggermente sensibile. Ha quindi, bisogno di un ambiente sereno per sentirsi a suo agio. Sa costruire relazioni estremamente profonde con il pet mate, soprattutto se non lo tratta come un oggetto incredibilmente bello, ma come il cane da caccia che è.

Una giornata con un Levriero Russo

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Vi svegliate e, come prima cosa, cercate di spostare la schiena del vostro Levriero Russo che, nella notte, si è fatto spazio nel letto fino a conquistarne quasi tutta la superficie. Quando vi alzate, lui rimane ancora un po’ sdraiato prima di raggiungervi in cucina stiracchiandosi.

Oggi è domenica e voi avete deciso di organizzare una passeggiata sull’argine di un fiume, dove potete sganciare il vostro Borzoi. Mentre preparate lo zaino, lui vi trotterella intorno con euforia controllando cosa state facendo.

Poco dopo lui stesso si mette vicino alla sua pettorina, pronto per indossarla e saltare in macchina. Quando arrivate sul posto, aspettate qualche minuto che arrivi anche la vostra amica insieme al suo Levriero. Avete deciso di uscire insieme perché i vostri cani, con i loro caratteri (un po’ timidi ma fisicamente irruenti), vanno d’accordo tra loro e quindi, vi potete godere serenamente la passeggiata.

Quando li liberate, li guardate subito correre rapidi davanti a voi provando a tagliarsi la strada a vicenda e poi tornando indietro e schivando di poco le vostre ginocchia.

Arrivate in un prato e, mentre voi tenete li tenete fermi per un istante, la vostra amica va a nascondergli due sacchettini di carta contenenti le crocchette, sotto i loro sguardi attenti. Poi torna da voi e gli dice a gran voce “cercate!”. Partono entrambi rapidamente e, quando li vedete leggermente in difficoltà, siete voi stesse ad aiutarli, indicandogli la direzione con il vostro corpo.

Quando raggiungono il premio, ognuno si dedica al proprio pasto e poi torna dalla propria pet mate scodinzolando felice e soddisfatto.

Sta arrivando il momento di tornare a casa ma, prima di separarvi, volete fare un giro in paese per bervi un caffè insieme.

Arrivate al bar e scegliete un tavolo un po ’isolato, dove la presenza dei cani non rappresenti un problema e i vostri Levrieri possano davvero rilassarsi un po’.

Nel pomeriggio, invece, organizzate una divertente cenetta in giardino da voi e, mentre i vostri amici decidono cosa ordinare, voi preparate qualche problem solving con il vostro cane. Gli chiedete di aprire un cassetto di plastica con i denti, poi di portarvi un gioco che avevate nascosto e, in cambio, gli lasciate un masticativo. Quando finite di cenare tutti insieme, lui vi sta guardando con un occhio già chiuso dal divano. Se non fate in fretta, tutta la superficie morbida sarà presto sua e sapete bene che il vostro cane é un gran talento nel far finta di dormire per evitare di doversi spostare.

Vi scavate quindi il vostro angolino, mentre gli amici si mettono sulle altre poltrone per non disturbarlo e, tutti insieme guardate un film.

Quando loro se ne vanno il vostro Borzoi alza a malapena la testa, facendo scoppiare tutti a ridere perché, anche se durante il giorno gli piace correre nel fango, certe volte dà ancora l’impressione di essere un cane nobile e un po’ snob.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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