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scheda razza
8 Dicembre 2021
19:00

Il Leonberger: le origini e le motivazioni di un cane grande e dolce

  • Origine: Germania
  • Standard: gruppo 2: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani bovari svizzeri. Sezione 2.2: Molossoidi tipo cane da montagna
  • Taglia: gigante
  • Altezza: 75 cm. per le femmine, 80 cm. per i maschi
  • Peso: 70 Kg per le femmine, 75 Kg per i maschi
  • Pelo: lungo e fitto. Colorazione dal sabbia al fulvo
  • Vita media: 8-9 anni
1.436 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Leonberger è un cane molossoide di taglia gigante che ha origini tedesche e, secondo quanto narrato da Heinrich Essig considerato il padre della razza, è nato dall’incrocio di varie razze tra cui il San Bernardo, il Terranova e il Cane da montagna dei Pirenei.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani3
  • Rapporto con altri cani3
  • Rapporto con altri animali in casa3

attività

  • Attività fisica1
  • Giocosità3
  • Ricerca0
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi1
  • Tolleranza alle temperature calde1
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie0
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica2
  • Somestesica1
  • Sociale3
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva0
  • Competitiva0
  • Perlustrativa1
  • Predatoria0
  • Sillegica0
  • Esplorativa1
  • Di ricerca0
  • Cinestesica0
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Il suo aspetto potrebbe erroneamente far pensare che si tratti di un cane di cui avere timore, ma non è così. Il Leonberger è un cane che si affida volentieri alle indicazioni dei propri umani di riferimento e al conflitto preferisce indubbiamente la serenità.

Nonostante la sua affabilità non tutto è per forza rose e fiori però, perché a una grande mole corrispondono grandi responsabilità: non dimentichiamo che inizialmente il Leonberger venne incrociato anche con il Cane da Pastore dei Pirenei, il quale è un talento nella guardia e nella protezione dei territori.

Se lasciato da solo a sé stesso, senza poter condividere la quotidianità con il proprio pet mate, magari anche per lunghe ore in giardino, il Leonberger potrebbe perciò ricordarsi del lavoro che svolgevano gli antenati dei Pirenei e diventare particolarmente attento a non lasciare passare nessuno nei suoi luoghi preferiti. 

Se invece è davvero parte della famiglia, questo gigante dall’aspetto leonino preferirà mostrare a tutti quanto ama condividere il tempo e gli spazi e si affiderà totalmente alle sue persone preferite.

Molti ne parlano come il cane perfetto anche per le famiglie con bambini, ma è necessario ricordare che la relazione tra i cani e i più piccoli va sempre sorvegliata e guidata dagli adulti, in modo da interrompere comportamenti scorretti o irrispettosi da entrambe le parti.

Origine

Germania

Standard

Standard N° 145/ 20.09.2002

Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani bovari svizzeri Sezione 2.2 Molossoidi. Tipo cane da montagna

Aspetto (dettagli peso e altezza)

Il Leonberger è uno dei cani più grandi del mondo, ma nonostante ciò, si può definire elegante, soprattutto perché le sue proporzioni sono molto equilibrate. Il rapporto tra l’altezza al garrese e la lunghezza del tronco infatti è di circa 9 a 10.

La sua mole è davvero imponente, infatti i maschi possono raggiungere addirittura gli 80 centimetri di altezza (la femmina non supera i 75) e i 75 chilogrammi di peso (massimo 70 per le femmine). Una delle caratteristiche che lo rendono inconfondibile è la folta criniera che circonda il muso. Il colore del mantello è simile a quello dei pastori tedeschi e, in particolare sul volto, ha focature nere che gli conferiscono un aspetto ancora più simile a quello di un orso.

Motivazioni

affiliativa, territoriale, collaborativa, sociale, protettiva

Amante di

Pomeriggi al sole insieme alla propria famiglia. Passeggiate, ma non eccessivamente lunghe. Sorvegliarvi nei tiepidi pomeriggi autunnali, mentre leggete un libro in veranda.

Alimentazione, cura e mantenimento

Il Leonberger è un cane indubbiamente più adatto ai climi freddi che a quelli caldi. Per questo motivo, se vivete in un luogo che potrebbe creargli qualche problema, è meglio preferire altre razze, più adatte ai climi torridi. Le sue dimensioni, inoltre, lo rendono un cane che ha bisogno di spazio per muoversi serenamente. Evitate di adottare un Leonberger se vivete in un appartamento piccolo, potrebbe diventare un disagio per tutti.

La sua folta criniera e il suo lungo mantello necessitano di una regolare cura con spazzolate che eliminino il pelo morto.

Ricordate inoltre che le spese per il cibo sono importanti: il Leonberger mangia molto e, come per ogni cane, è importante assicurargli una dieta sana e ricca.

Origine e storia

La storia di questa razza ha inizio tra gli anni 30 e 40 del XIX secolo, quando il consigliere municipale di Leonberg, Heinrich Essig, sperimentò le conseguenze dell’incrocio tra una femmina di Terranova bianca e nera con un maschio di San Bernardo. Fin da subito, ovviamente, ne risultarono cani enormi che rispetto ad oggi avevano un mantello tendenzialmente bianco. Con lo scopo di dargli un aspetto sempre più leonino e poter quindi diventare un vero e proprio simbolo della città (il cui nome significa “Montagna del leone”), l’uomo decise negli anni successivi di aggiungere alla selezione anche alcuni cani da montagna dei Pirenei, una razza particolarmente abile come guardiani delle greggi.

I Leonberger come li conosciamo oggi furono riconosciuti per la prima volta ufficialmente nel 1846 e vennero considerati fin da subito perfetti rappresentanti di tutte le razze che portavano nel proprio patrimonio genetico. Il desiderio di affiancare l’uomo nei suoi compiti e nella vita di tutti i giorni e l’interesse per la guardia e per la protezione dei territori fecero di questo gigante pacato un ottimo “cane da fattoria” e non solo visto che anche la Principessa Sissi, imperatrice d’Austria, ne possedette 7: al Volksgarden di Vienna la sua immagine viene riportata proprio al fianco di uno di questi grandi cani.

A partire dai primi decenni del 1900 e fino al secondo dopoguerra, la razza subì una forte decrescita in quanto si trattava di un animale troppo costoso da mantenere in un’epoca storica caratterizzata da forti crisi economiche. A partire dagli anni 60 del secolo scorso, i Leonberger tornarono a diffondersi con più frequenza in tutto il continente europeo fino ad essere considerati ottimi compagni delle famiglie soprattutto per via della loro serenità e del loro approccio positivo alla condivisione degli spazi con gli umani. Al giorno d’oggi il Leonberger vive prevalentemente con le famiglie e spesso gli viene chiesto di fare la guardia, per questo è importante ricordare che non si tratta solo di un guardiano, ma di un vero e proprio compagno di vita, che è giusto che abbia anche il suo spazio in casa, perché nessun cane è adatto all’isolamento sociale in giardino.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Il Leonberger è un cane che, nonostante il passato in comune con cani da guardiania, ama condividere il suo spazio con i componenti della propria famiglia e con i loro ospiti a patto che questi ultimi si pongano in maniera amichevole con i suoi pet mate e non lo spingano a tirare fuori il suo desiderio di proteggervi.

La sua motivazione territoriale lo porta ad avere una spiccata attenzione verso ciò che sta dentro le sue zone ma la manifesta in maniera equilibrata, soprattutto se vive in una famiglia che gli permette di passare molto tempo in casa e non sempre isolato in giardino. Proprio l’isolamento sociale è un fattore che rischia di portare i Leonberger a vivere disagi e sofferenze, in quanto la sua motivazione affiliativa lo rende insofferente alla solitudine.

Si può dire che se non ha la possibilità di collaborare con la famiglia e condividere la routine quotidiana, questa razza rischia di tirare fuori comportamenti più legati alla protezione delle risorse e del territorio e, viste le sue dimensioni, è importante che lo sappia fare in maniera gradita dagli esseri umani che vivono con lui. 

Per fare questo, si può contattare un educatore cinofilo, il quale vi guiderà nel trovare più strumenti comunicativi possibili insieme al vostro cane che, grazie alle nuove abilità, non si limiterà a difendere tutto e allontanare chi tenta di avvicinarsi, ma potrà esprimersi anche giocando con voi in modo piacevole. 

La sua spiccata motivazione sociale lo rende un cane che incontra volentieri i suoi simili, anche se molti pet mate potrebbero essere spaventati dalle sue dimensioni e preferire di evitare l’incontro con i loro cani. Anche in questo caso, se vorrete convivere con lui senza avere preoccupazioni, potrete seguire corsi che agevolano fin dai primi mesi la comunicazione con i suoi simili, dimostrando anche alle persone che i cani grandi non sono per forza pericolosi.

Se le sue figure di riferimento sono persone presenti che gli permettono di vivere la vita uniti, nemmeno l’arrivo di un bambino rappresenterà un problema perché il Leonberger, una volta che ha chiaro quali sono le regole all’interno di un contesto, difficilmente prova a modificarle. Al contrario, anzi, la sua forte motivazione affiliativa lo porta ad accettarle con piacere.

Aspetto fisico

Immagine

Il Leonberger è un cane di taglia gigante dall’aspetto muscoloso, robusto e molto equilibrato nel rapporto tra l’altezza e la lunghezza. Nonostante la mole infatti, la forma del corpo rimane molto elegante. Il muso, tendente al nero per via delle caratteristiche focature nere, ricorda quello di un orso, mentre le orecchie sono triangolari e pendenti. Alcuni appassionati sostengono che esistano anche versioni bianche o nere di questa razza, ma l’aspetto delineato nello standard internazionale i è molto chiaro a questo riguardo e ne esclude le colorazioni differenti dal giallo leone tendente al bruno, il rosso, il color sabbia sabbia (giallo pallido, color crema) e tutte le gradazioni tra questi colori. La maschera presente sulla punta del muso inoltre, deve essere nera.

Ha zampe possenti e muscolose, ricoperte di pelo con lunghe frange, e una coda lunga che, generalmente, viene portata leggermente ricurva.

Il colore del lungo e fitto mantello va dal sabbia al fulvo e può presentare più o meno sfumature nere su diverse parti del corpo, che portano a ricordare i colori del pastore tedesco.

Cura e salute

Il Leonberger, per via della sua dimensione, ha necessità di un’importante quantità di cibo ed è giusto tenerlo a mente prima di optare per questa razza, perché le quantità determinano anche le spese mensili che bisognerà preventivare per assicurargli un’alimentazione di qualità.

Anche la folta pelliccia necessita di spazzolate regolari in modo da eliminare il sottopelo morto.

Cosa fare con un Leonberger

Se avete valutato ogni dettaglio di questa razza e siete comunque sicuri che faccia proprio per voi sappiate che, per il Leonberger, la gioia vera viene raggiunta nelle giornate d'autunno quando, insieme alla sua famiglia può trascorrere i tiepidi pomeriggi al sole del grande giardino senza soffrire il caldo. Non chiedetegli però di diventare il vostro compagno durante gli incontri formali in città o in occasione degli aperitivi del week end.

Non dovete invece preoccuparvi se volete invitare a casa gli amici: dopo un breve momento di conoscenza (e soprattutto se lo abituate fin da cucciolo) è davvero felice di condividere con voi i tranquilli party domestici.

Insieme a questo enorme cane estremamente sensibile inoltre, alla sera potete poi ridere e divertirvi goffamente facendovi sovrastare dal suo peso nei momenti di coccole sul divano.

Relazione e contesto ideale

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Vivere con un Leonberger significa amare gli enormi spazi aperti e per renderlo davvero felice la situazione migliore sarebbe una grande casa con un enorme giardino in cui passare le giornate libere insieme alla propria famiglia. Questa razza non ha la necessità di passare lunghe ore a perlustrare ambienti sempre nuovi ma se i suoi umani di riferimento passano molto tempo fuori da casa, il Leonberger potrebbe risentirne per via della sua motivazione affiliativa che lo porta a non amare particolarmente la solitudine. Per lui la felicità è vera se condivisa. Al contrario, se ci sarà spesso qualcuno con cui condividere le passeggiate quotidiane e i momenti di svago, la sua personalità si riempie di goffa e contagiosa positività che verrà dimostrata con salti e brevi corse.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nonostante l’incrocio con razze di cani dediti alla guardiania, il Leonberger non disprezza l’arrivo di ospiti, a patto che la sua famiglia si approcci in maniera amichevole. Se invece ad entrare in casa fosse qualcuno che non ne ha il permesso o che non viene apprezzato dai suoi compagni umani, proprio per via della forte motivazione affiliativa, potrebbe mostrare lati più ombrosi della sua personalità.

Vista la sua grande mole, alcuni cani potrebbero sentirsi intimoriti dalla sua presenza, per questo motivo è importante dedicare particolare importanza alla socializzazione fin dai primi mesi dopo l’adozione. Il duplice beneficio che ne potrete trarre è da una parte l’aumentare delle abilità sociali del vostro cane, che potrà così ridurre il rischio di malintesi con i suoi simili di piccole dimensioni, ma lo aiuterete anche ad appagare quella spinta sociale che abbiamo visto essere determinante nei cani di questa razza, particolarmente amanti degli incontri.

La famiglia perfetta per il Leonberger può anche essere numerosa e accogliere gatti o altri animali domestici, a patto che ognuno sappia come convivere con gli altri e lo faccia nel rispetto e, nel caso dei bambini, con la supervisione degli adulti. Ama giocare, ma le sue dimensioni potrebbero portarlo ad avere comportamenti tutt’altro che aggraziati: aiutatelo a rendersene conto premiando i momenti in cui si comporta in maniera delicata con le persone, piccole o grandi che siano.

Una giornata con un Leonberger

Il primo suono che sentite durante la vostra giornata è quello delle enormi zampe del vostro Leonberger che, una volta percepiti i vostri primi movimenti del mattino, si fionda su di voi per dare inizio ad un nuovo entusiasmante giorno insieme.

Coccole, spazzolate e una piccola (e tutt’altro che delicata) lotta è la vostre routine insieme.

Dopo di voi, lo stesso trattamento lo riceve ogni altro componente della famiglia, senza eccezioni. Anche il gatto, forse un po’ infastidito dalla sua irruenza, viene annusato con quel modo rude dovuto alle sue dimensioni.

Mentre qualcuno prepara la colazione, voi andate nel grande prato che si trova dietro casa e insieme a lui perlustrate tutto il perimetro del territorio, come piace fare al vostro Leonberger. Dopo qualche tempo fuori insieme, gli chiedete se ha voglia di entrare con voi, dandogli la possibilità di scegliere: non è da escludere che talvolta preferisca piazzarsi nella veranda, anche se a voi potrebbe sembrare troppo freddo per stare fuori. La sua folta pelliccia leonina gli permette di godere di qualsiasi clima autunnale e invernale.

Oggi avete il pomeriggio libero e quindi, finito il lavoro, avete pensato di andare a fare una passeggiata in campagna con lui. Non avete la preoccupazione che si possa allontanare troppo, perché sapete che il vostro Leonberger non prende mai troppo le distanze. Nella decisione della destinazione avete avuto però la premura di scegliere un posto in cui non c’è troppo passaggio di persone, perché sapete che per molti la presenza di un cane di queste dimensioni può intimorire, anche se voi sapete che non rappresenta assolutamente un rischio: l’unico motivo che potrebbe portarlo a non essere amichevole è se viene messa a rischio la vostra incolumità.

Tornati dalla passeggiata, vi fermate per qualche momento in giardino, in modo da permettere al vostro Leonberger di analizzare nuovamente gli odori di quanto è accaduto in sua assenza.

Oggi poi, è proprio il giorno della spazzolata, quindi vi sedete armati di pazienza e pettine e lo chiamate a voi. Con i suoi tempi lui vi raggiunge e si sdraia sotto di voi, felice di ricevere le vostre cure, prima di tornare dentro e ricevere l’enorme ciotola con la cena.

Entrando in casa sbatte contro ogni oggetto lasciato in disordine e corre nuovamente da ogni umano e animale ad avvisare del suo ritorno. Dopo qualche coccola si sdraia placido vicino al divano, obbligandovi a scavalcarlo a fatica ogni volta che dovete passare. Lui però, non lo vede assolutamente come un problema, anzi: la vicinanza fisica è solo un piacere.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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