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24 Agosto 2024
9:00

Il legame con un cane riduce ansia e depressione nelle donne di mezza età

La presenza di un cane domestico e l'attaccamento ad esso può alleviare stati d'ansia e di depressione, soprattutto nelle donne adulte. Lo conferma uno studio scientifico.

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Un forte legame con gli animali domestici, in particolare con i cani, può alleviare l’ansia e la depressione, aiutando in particolare le donne di mezza età che in passato hanno subito abusi o violenze sessuali e favorendo interventi di sostegno per la salute mentale.

È quanto emerge da uno studio scientifico che è tra i primi ad indagare in particolare il legame tra cani e donne affette da attacchi di ansia o depressione e che grazie al supporto emotivo del loro compagno animale riescono a gestire meglio dal punto di vista psicologico il trauma subito.

Pubblicato il 1 agosto del 2024, si tratta di uno studio trasversale in cui sono state monitorate 214 donne, 156 delle quali con storie  di abusi infantili (72,6% del campione). Queste ultime, in particolare, hanno dimostrato un maggiore attaccamento agli animali domestici e la presenza di un legame così importante è stato associato ad una minore ansia generalizzata.

Depressione e ansia sono comuni tra le donne come riportano i ricercatori che hanno compiuto una indagine epidemiologica negli Stati Uniti: «In dati recenti tra adulti statunitensi di mezza età (dai 45 ai 64 anni) e anziani (dai 65 anni in su), più donne (21,8%) che uomini (15,0%) hanno manifestato sintomi di depressione nelle ultime 2 settimane».

Depressione e ansia tra le persone che vivono con  animali domestici sono state studiate in precedenza tra popolazioni di mezza età e anziani, hanno anche precisato, «tuttavia i risultati sono stati contrastanti, probabilmente a causa di problemi metodologici. È plausibile però che anche alcune sottopopolazioni a più alto rischio di depressione e/o ansia, come gli adolescenti maltrattati dai coetanei, gli adulti emergenti della comunità LGBTQ+ (di età compresa tra 18 e 29 anni), gli adolescenti che hanno subito abusi infantili o gli adulti più anziani che affrontano una perdita sociale possano trarre beneficio dalla proprietà di animali domestici».

L’indagine in questo caso, però, è stata appunto focalizzata su donne che hanno subito violenze durante l’infanzia perché «è associato un rischio aumentato di depressione e ansia nel corso della vita».

Nello studio i ricercatori si sono concentrati su un gruppo di persone in cui ve ne erano diverse con una storia di abusi fisici o sessuali infantili e in cui si potesse riscontrare una maggiore probabilità di provare disagio psicosociale per arrivare alla conclusione che «in questo studio innovativo, abbiamo scoperto che un maggiore attaccamento agli animali domestici, in particolare ai cani, era significativamente associato a minori sintomi di ansia e depressione. Le stime di queste associazioni sono apparse ancora più forti tra le donne con storie di abusi fisici e/o sessuali nell'infanzia».

Come hanno ammesso gli stessi autori, questo studio non può essere invece rappresentativo del legame con i gatti perché «i nostri risultati sono stati statisticamente significativi solo nel gruppo di partecipanti che avevano formato legami con i cani, il ché potrebbe essere dovuto alle piccole dimensioni del campione (46 gatti contro 78 cani), alle differenze nei fattori demografici, psicosociali e specifici della personalità, nonché ad altri fattori non misurati tra persone che vivono con cani e quelle che hanno mici».

Il lavoro svolto dal team di ricerca si è fondato principalmente sulla teoria dell’attaccamento sviluppata dallo psicologo americano Jhon Bowlby e i risultati indicano che l'insicurezza gioca un ruolo significativo nello sviluppo di disturbi mentali e che al contrario il rafforzamento della sicurezza nel rapporto con l’animale può aiutare a migliorare i sintomi psicopatologici.

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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