“Seduto” e “Dai la zampa” sono le frasi che i pet mate pronunciano con più frequenza quando impartiscono istruzioni agli animali domestici, soprattutto ai cani. Il rapporto millenario che si è instaurato con gli esseri umani, infatti, ha portato alla propensione da parte dei cani a comprendere le nostre richieste e seguire determinate istruzioni, e dare la zampa è una di quelle diventate ormai familiari. Ma il gatto può dare la zampa?
Si può insegnare al gatto a dare la zampa?
Come è noto, infatti, i gatti hanno un’indole decisamente più autonoma e indipendente rispetto ai cani. I gatti tendono a non obbedire a comandi e intimazioni umane perché nel loro retaggio comportamentale non è previsto coordinarsi con altri né prendere “ordini” o istruzioni per raggiungere un obiettivo comune. Sono predatori solitari, e non sono “programmati” per agire in modo collaborativo. In estrema sintesi, è possibile insegnare loro a dare la zampa esclusivamente sulla base di un comando vocale, ma non mostreranno quella prontezza a rispondere tipica di un cane.
Questo non significa però che non sia possibile addestrare un gatto a patto di tenere conto delle caratteristiche di specie, sempre ricordandosi che ogni interazione dovrebbe essere finalizzata più a far crescere la relazione che a vederlo obbedire a un nostro comando.
Come insegnare al gatto a dare la zampa?
Usare metodi coercitivi, insomma, non è soltanto sbagliato, ma anche controproducente. Non serve a nulla punirlo se non obbedisce: si può invece provare ad associare al gesto di dare la zampa una routine di cui beneficia sia il gatto sia il pet mate, come per esempio dargli la pappa o un premietto. Se il gatto associa una determinata azione a un risultato a lui gradito può infatti sviluppare un’abitudine a ripetere quella specifica azione per ottenerla.
I gatti potrebbero dunque essere addestrati – fermo restando l’interesse alla base di questo processo – ma i risultati sono spesso meno duraturi, meno affidabili e meno vari di quelli che si possono ottenere addestrando specie più intrinsecamente collaborative. Se il gatto invece associa al dare la zampa qualcosa di utile, produttivo e di interesse per lui, è facile che si possa instaurare una routine: per il cibo, come detto, o ancora per le coccole o per il gioco.