"Il Gatto dei boschi" è l'ultima fatica del documentarista Paolo Rossi. Un libro fotografico che avrà immagini interamente realizzate all'interno del bosco: «Tendenzialmente i fotografi vanno in zone aperte per avere meno difficoltà ad avvistare animali – spiega a Kodami l'autore – mentre nel nostro progetto ci saranno solo animali selvatici nel cuore del bosco».
Il protagonista assoluto di questi scatti è sicuramente il gatto selvatico europeo (Felis silvestris) detto anche gatto dei boschi: «Dal 2018 ad oggi abbiamo realizzato diversi video e alcune foto che abbiamo archiviato e deciso, con Nicola Rebora, di pubblicare ora con libri fotografici e film».
Finora, i documentari realizzati dal duo creativo-naturalista che hanno come protagonista il gatto selvatico sono: "Felis gatto sarvego" e "Sopravvissuti all'homo sapiens", entrambi disponibili su Youtube e "Dove l'uomo non è più sovrano" di cui per ora si può vedere solo trailer.
«Con questi lavori abbiamo certificato la presenza del gatto selvatico sui nostri monti – spiega Paolo Rossi – Come sempre coinvolgiamo le persone a partecipare e a sostenerci con il crowdfuding e offriamo loro gadget a tema: avventure in natura in cerca di animali selvatici, workshop sul gatto selvatico, foto inedite».
La particolarità di questo libro è dunque quella di potersi immergere e all'interno del bosco insieme ad un protagonista raro, il Gatto selvatico, ma presente nelle montagne liguri e dell'Appennino delle quattro province: «Non usiamo flash per non disturbare gli animali e per avere anche immagini più naturali ed evitare l'effetto "immagine patinata" dove l'animale sembra tassidermizzato all'interno di un museo – continua Rossi – Non utilizzare un flash è complicato perché stiamo parlando di un felino che si muove tendenzialmente di notte, questo ci complica parecchio il lavoro perché abbiamo meno immagini per il nostro progetto ma molto più naturali».
Una delle immagini all'interno del libro raffigura uno splendido gatto selvatico di spalle e grazie a questo scatto si possono vedono tutte le caratteristiche principali della specie: «La coda ad anelli e la linea sulla spina dorsale nera, non un gatto domestico grigio – conclude il fotografo Rossi – per la verifica mandiamo tutte le immagini ad un nostro verificatore di riferimento, il ricercatore Stefano Anile».