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5 Agosto 2024
9:56

Il gatto barcolla e perde l’equilibrio: sono una Veterinaria e ti spiego perché

Un gatto che cammina in modo strano, perde l'equilibrio o barcolla potrebbe soffrire di atassia. Le cause posso essere diverse e difficili da individuare, ti spiego cosa fare se il tuo gatto si trova in queste condizioni.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un gatto che cammina in modo strano, trascina le zampette, perde l'equilibrio o fatica a saltare o correre potrebbe soffrire di atassia. È un termine con cui si indica che il gatto ha dei movimenti scoordinati, con un allungamento o accorciamento del passo, perdita di equilibrio, appoggio sul dorso delle zampe, barcollamento del corpo e del capo, soprattutto durante la deambulazione.

Le cause dell'atassia nel gatto sono per lo più riferibili a lesioni nervose o spinali provocate da infiammazioni, traumi, infezioni, neoplasie, deficit dello sviluppo e carenze nutrizionali. Ti spiego meglio cosa devi fare e quando preoccuparti se il tuo gatto barcolla e perde l'equilibrio.

Cos'é l'atassia nel gatto e come si manifesta

L'atassia è la manifestazione di una patologia che affligge il sistema nervoso del gatto. Può apparire già alla nascita o durante lo sviluppo e in questi casi ci può essere un margine di recupero, mentre nei gatti adulti in cui si manifesta per neoplasie, traumi, infezioni o patologie la remissione va valutata in base al grado di danno nervoso o spinale.

L'atassia nel gatto si manifesta con la mancanza di coordinazione dei movimenti: si parla di progressione ipometrica o ipermetrica a seconda se il passo è più corto o più lungo del normale e visivamente ci dà l'impressione di una marcia di soldati "sgraziata".

Altri sintomi a cui prestare attenzione sono la perdita dell'equilibrio durante la camminata e lo stare fermo con gli arti leggermente divaricati, in modo da avere una più ampia base di appoggio che gli assicuri l'equilibrio. Ancora, si può notare un dondolio del corpo e un barcollamento del capo e talora l'appoggio delle zampe è sulla porzione dorsale anziché quella palmare. Inoltre, il micio sarà spesso in posizione "rannicchiata" e sarà riluttante sia al gioco che al movimento.

Cosa fare quando il gatto barcolla

Se noti che il gatto barcolla o ha dei movimenti non coordinati, devi effettuare subito una visita veterinaria. Il professionista inizierà la visita e proseguirà con delle analisi del sangue ed eventualmente proporrà delle radiografie o ecografie a seconda del caso clinico e del tipo di patologia che si sospetta. In seconda battuta, il veterinario ti indirizzerà per una visita neurologica specialistica, in cui è possibile venga proposta per la diagnosi una risonanza magnetica con o senza prelievo del liquor o ulteriori accertamenti, come un'elettromiografia.

Bisogna poi prendere delle accortezze in casa. La prima su tutte è di mettere il gatto in sicurezza, lontano da balconi, terrazze e strade e pericoli in cui possa ferirsi o comunque da cui non può riuscire a scappare. È quindi raccomandabile per i gatti outdoor creare per loro un rifugio protetto che se non può essere in casa, sia in un garage o box o giardino protetto.

Le cause dell'atassia nel gatto

L'atassia è un sintomo, non una patologia, e come tale va dunque indagata la causa, che non sempre risiede a livello del sistema nervoso centrale e che spesso non è facile individuare. Sono dunque necessari più esami specialistici al fine di inquadrare la causa scatenante e impostare una terapia adeguata. In particolare:

  • affezioni metaboliche che influenzano negativamente le giunzioni neuromuscolari: diabete, insufficienza renale e iperparatiroidismo, ipertiroidismo.
  • Patologie cardiache che possono portare debolezza: stenosi aortica, tetralogia di Fallot.
  • Intossicazioni: oltre ai vari tossici, non va sottovalutato l'avvelenamento da piombo nei gatti impallinati.
  • Infezioni durante lo sviluppo fetale da parte del virus della panleucopenia, che provoca una degenerazione cerebellare.
  • Degenerazioni da accumulo di particolari sostanze di degradazione cellulare, come la sfiengomielinosi e la mannosidosi, che colpiscono i gattini tra i 3 e i 6 mesi di vita.
  • Ipoplasia cerebellare o aplasia cerebellare: una forma di malformazione non associata per forza a infezione da virus.
  • Malattie infettive come la fip (peritonite infettiva felina) nella sua forma granulomatosa secca, che provoca una meningoencefalite o la toxoplasmosi.
  • Neoplasie come il timoma, che si manifestano di solito nei gatti anziani.
  • Traumi con emorragie cerebrali, che di solito si accompagnano ad altri sintomi gravi e acuti.
  • Squilibri nutrizionali: carenza di vitamina B12 o tiamina nell'alimentazione o eccesso di vitA.
  • Patologie dei muscoli: Myastenia gravis e poliradicoloneurite (malattie neuromuscolari).
Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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