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27 Agosto 2024
20:00

Il gatto attacca il nuovo arrivato: cosa devi (e non devi) fare

È molto probabile che un gatto che vive già in casa accolga male e addirittura attacchi il nuovo arrivato. Il motivo principale è la territorialità, ma ci sono alcune cose che puoi fare (o evitare) per facilitare la convivenza.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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La natura territoriale del gatto rende altamente probabile che questi accolga malvolentieri un nuovo arrivato, soprattutto se il primo è un gatto adulto con le sue abitudini ben stabilizzate e nessuna familiarità verso la convivenza con i propri simili.

L’ostilità può esprimersi in maniera talmente palese da diventare vera e propria aggressione: il gatto residente – ma talvolta anche il nuovo arrivato – può graffiare, mordere, imbastire vere e proprie lotte corpo a corpo con lo scopo di spaventare e cacciare fisicamente l’incomodo di turno.

Questo è tanto più probabile quanto più si è bruschi con le presentazioni: procedere gradualmente, arricchire le risorse a disposizione e rispettare i tempi necessari ai due animali per familiarizzare è fondamentale per una buona riuscita della convivenza. Altrettanto importante è evitare delle reazioni che possano esasperare gli animi e incancrenire le tensioni.

Non lasciarli fare

Purtroppo è ancora molto diffusa l’idea che, una volta presentati, due gatti lasciati agire liberamente troveranno prima o poi un equilibrio e impareranno a convivere. Questa strategia, che a volte va anche a buon fine, coincide in realtà con il lasciar fare le cose al puro caso, all'affidarsi alla sorte: se avrete fortuna le cose si appianeranno, in effetti, ma il rischio che correte è che le tensioni, al contrario, si moltiplichino e si inaspriscono scontro dopo scontro, fino a rendere la situazione ingestibile e irrecuperabile.

Non urlare

La tentazione di urlare o sgridare uno dei due gatti per interrompere  una lite è sempre molto forte e umanamente comprensibile. Tuttavia è controproducente perché allarma ulteriormente due gatti che sono già molto preoccupati dalla situazione conflittuale che stanno vivendo. Mantenere la calma e agire in ottica preventiva, invece è molto più produttivo.

Non punire

Per lo stesso motivo, è fondamentale rinunciare a qualunque ipotesi di punizione per qualsivoglia motivo. Stressare ulteriormente i gatti con atti punitivi, percosse, isolamenti o altre strategie “di pancia” non fa che inasprire i toni e allontanare ancora di più la possibilità che i gatti imparino ad apprezzare la reciproca convivenza.

Introduci gradualmente

I gatti hanno bisogno di tempo per familiarizzare con i loro simili. Questo avviene in natura, allo stato libero, ed è ancor più importante in ambito casalingo dove le pareti perimetrali costringono i gatti ad una prossimità che non possono totalmente negoziare. Ecco perché è fondamentale procedere in maniera graduale permettendo ai gatti di incontrarsi solo dopo un periodo di separazione durante il quale conoscersi olfattivamente, visivamente e solo dopo fisicamente.

Aumenta le risorse

Moltiplicare il numero di lettiere, di luoghi di riposo e di postazioni cibo è fondamentale per ridurre il senso di competizione dei gatti conviventi e per rendere il gatto residente più “disponibile” a tollerare la compresenza di un simile all’interno dello stesso suo territorio. Come dire che "se ce n'è per tutti, ci si può stare".

Gioca con entrambi

Lavorare sul mantenere l’umore alto è un altro fattore che può facilitare la nascita di una convivenza. Giocare con i gatti – soprattutto con quello che risulta essere più disturbato dalla novità, se mostra disponibilità – avere delle sessioni esclusive di divertimento, rincorsa, cattura diventa fondamentale per facilitare, sebbene in maniera indiretta, la familiarizzazione in corso.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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