Il miagolio agghiacciante proveniente dalla grotta, il buio di una caverna alta più di 7 metri e piena d’acqua. Per fortuna è una storia a lieto fine quella del gattino Maneki Neko e dalla sua pet mate Chiara, avvenuta la scorsa domenica in Puglia sul Gargano. La giovane aveva scelto di fare una passeggiata in spiaggia con il suo fidanzato e col fedele micio, animale abituato a spostarsi liberamente con la sua famiglia. Una breve camminata a poca distanza dalla villa al mare prima della fuga improvvisa per gioco. Uno scherzetto, però, diventato più drammatico del previsto, per la scelta di Neko di intrufolarsi in un anfratto nella roccia.
«Noi lo portiamo sempre con noi, ovunque andiamo – racconta Chiara a Kodami – lo facciamo per permettergli di esplorare il mondo. Una volta giunti in spiaggia è scappato in quella grotta. Quando si è reso conto che noi eravamo preoccupati e cercavamo di farlo uscire è andato ancora di più nel panico ed è andato più in fondo. Ci siamo rivolti ai Vigili del Fuoco del Comando di Manfredonia che sono stati gentilissimi e disponibili a raggiungerci immediatamente. Tuttavia la presenza di altre persone lo ha spaventato ulteriormente, facendolo scomparire dalla nostra vista».
Passano le ore e l’angoscia assale l’animo di Chiara, terrorizzata dall’idea di non rivedere più il proprio micio. I Vigili del Fuoco si rendono disponibili anche a tornare per proseguire nelle ricerche. La speranza, però, si riaccende dopo tre giorni dalla fuga. Grazie all’utilizzo di una telecamera ci si rende conto che alle spalle della roccia c’è una caverna profonda e piena d’acqua, fino a quel momento sconosciuta anche per gli esperti: «Sentivamo piangere il nostro piccolo Neko, nelle registrazioni video, i suoi lamenti ci straziavano arrivando al cuore».
Questa storia però, come premesso, ha un lieto fine, grazie soprattutto all’intervento del personale specializzato in questo tipo di operazione. Dopo aver parlato con la veterinaria di Monte Sant'Angelo Chiara è riuscita ad entrare in contatto con la Stazione Gargano del Corpo Nazionale Del Soccorso Alpino e Speleologico della Regione Puglia, più specificamente dello SpeleoTeam Montenero.
«Questi eroi sono stati immediatamente disponibili malgrado i loro impegni lavorativi e il poco preavviso, organizzando in mattinata una spedizione presso la spiaggia per liberare il nostro piccolo – ha proseguito Chiara – Sono giunti sul posto e con estrema professionalità e coraggio si sono aperti un varco nella parete della grotta e di lì sono entrati nella caverna, scendendo a più di 7 metri, bagnandosi e riportando su il gattino. Veri eroi, appartenenti ad una realtà che non conoscevo, che con determinazione e risolutezza hanno portato in salvo la vita di Neko e ci hanno restituito il sorriso».
La grotta, come detto, non era mappata nel catasto delle cavità sotterranee pugliesi: «Abbiamo abbozzato un disegno della cavità – ha spiegato a Kodami Gian Piero Villani, uno degli speleologi intervenuti per salvare il gattino – è profonda 7 metri e sarà grande circa 70 metri quadri. Abbiamo scoperto una nuova grotta costiera nascosta e la dedica era d’obbligo. La chiameremo grotta Neko».
Maneki Neko, del resto, in giapponese vuol dire “gatto della fortuna”. Il suo nome, nonostante la disavventura, gli ha regalato la possibilità di incontrare persone disponibili e competenti, senza le quali il salvataggio sarebbe stato forse impossibile.