Il fiuto e l’addestramento di Odina e del suo conduttore, unità cinofila in servizio al commissariato di Anzio-Nettuno, ha portato nei giorni scorsi all’arresto di un uomo e alla scoperta di una riserva di droga nascosta nel suo appartamento e nel telaio del suo scooter.
Odina è entrata in azione nel corso di una serie di controlli organizzati lungo il litorale laziale. Gli agenti si sono concentrati in particolare su un uomo di 40 anni che sospettavano spacciasse droga, ed è stata proprio Odina a metterli sulle tracce giuste: diverse dosi di marijuana e cocaina, nascoste nell’abitazione e nello scooter parcheggiato davanti a casa. La scoperta ha consentito ai poliziotti di arrestare il 40enne, che è stato poi trasferito in carcere.
Le unità cinofile sono una parte fondamentale della Polizia di Stato, e prestano servizio in quattro diversi settori: Ordine pubblico e vigilanza, Antidroga, Antiesplosivo, Ricerca e soccorso in superficie o sotto macerie. Al Centro di Addestramento alpino di Moena sono avviati i cani che, dopo un primo addestramento nel Centro Nazionale di Nettuno, in provincia di Roma, devono proseguire con il conduttore la formazione specifica che è richiesta per gli interventi in montagna. Una squadra di cinofili è in servizio presso il N.O.C.S. (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza), mentre le altre squadre sono assegnate alle questure per i servizi antidroga e di ordine pubblico e vigilanza.
Cane e uomo, parti integranti e fondamentali dell'unità cinofila
I cani scelti per le attività di polizia provengono principalmente da allevamenti nazionali ed europei, e hanno un'età compresa tra i 12 e i 30 mesi quando entrano nel corpo. Come i colleghi umani, devono superare accurate visite mediche e prove psico-attitudinali, vengono sottoposti a esami clinici, a radiografie e a una serie di test per verificare se abbiano i requisiti psico-fisici e caratteriali necessari per svolgere le mansioni cui saranno destinati e affidati a un istruttore del centro che ne valuta ulteriormente le attitudini e gli aspetti caratteriali affinché siano compatibili con quelli dell'allievo conduttore, al quale l'animale verrà successivamente assegnato per la frequenza del corso di qualificazione.
Verificata "l'affinità di coppia", il cane e il conduttore, al termine corso, formano l'unità cinofila, e iniziano la loro attività di servizio. E come ampiamente documentato anche da Kodami, che ha raccontato le storie di numerose unità cinofile in servizio nella Polizia di Stato, se nell’iconografia classica i cani poliziotto sono solitamente Pastori Tedeschi, in realtà sono molte di più le razze canine che vengono scelte per entrare a far parte del corpo, scelte che hanno che fare con il carattere e le attitudini del singolo cane unite alle caratteristiche di alcune razze. I Labrador sono risultati, per esempio, particolarmente dotati nella ricerca di sostanze stupefacenti, armi ed esplosivi, i Pastori Belga Malinois sono molto apprezzati per le loro eccezionali doti olfattive e per il loro grande temperamento, i Rottweiler vengono spesso impiegati nei servizi a tutela dell'ordine pubblico. A Genova, per esempio, è recentemente entrato a far parte delle unità cinofile della Questura Leone, un Jack Russell Parson a pelo duro che in altezza che, proprio grazie all'aspetto minuto e tenerissimo, passa sotto traccia e segnala, con successo, chi ha con sé sostanze illecite».
«È stato scelto dai selezionatori del Centro Cinofilo di Ladispoli perché è un cane estremamente coraggioso, estremamente agile, sempre molto interessato, curioso e di conseguenza è molto attivo e predisposto al lavoro – ha spiegato a Kodami Laura Bisio, vice ospettore della Polizia di Stato -Non si direbbe mai che è un cane poliziotto, i miei colleghi non ci credevano e gli abbiamo fatto una piccola imbragatura con la scritta Polizia proprio per far capire che nonostante l'apparenza è un vero agente». A Napoli invece è in servizio Zorro, Pastore Tedesco che con la conduttrice e umana di riferimento, la poliziotta Chiara Barone, garantisce ai cittadini di Partenope di poter vivere più sereni attraverso il loro servizio urbano con compiti di prevenzione generale e ordine pubblico. Una sintonia e un'affinità, quelle che vengono a crearsi tra i due componenti dell'unità cinofila, che hanno portato nel tempo a ripensare interamente il rapporto. Non più subordinato ma alla pari, non più "strumento" ma parte integrante di una squadra, tanto che sono ormai la maggior parte i cani poliziotto che convivono con i loro conduttori e che con loro restano anche quando vanno, meritatamente, in pensione.