«I primi a giovare del riconoscimento ottenuto saranno gli animali poiché disporranno di uno staff accademico la cui eccellenza è stata riconosciuta a livello europeo». Queste le parole con cui Laura Rinaldi, vicedirettore del dipartimento di Veterinaria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, commenta a Kodami la prestigiosa approvazione ottenuta dalla EAEVE (European Association of Establishment for Veterinary Education).
«I veterinari che si laureeranno al nostro dipartimento possederanno delle ottime "day one competences" – continua il vicedirettore – ovvero quelle abilità e conoscenze necessarie fin dal primo giorno dopo la laurea per esercitare efficacemente la professione. In questo modo non solo garantiamo la massima cura per i nostri pazienti, ma anche per l'essere umano e l'ambiente secondo l'approccio "One Health", un modello sanitario basato sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema siano legate indissolubilmente».
Ottenere un riconoscimento simile non è semplice poiché è necessario soddisfare molti standard. Il compito della EAEVE, d'altronde, è proprio questo. Essa è un'associazione che raggruppa le strutture Europee e non solo che si occupano di insegnare Medicina Veterinaria con l’obiettivo di valutare, promuovere e ulteriormente migliorare gli standard di qualità delle istituzioni e dell’insegnamento stesso della Medicina Veterinaria. EAEVE opera per rendere esecutiva la Direttiva Europea 36/2005 che stabilisce i requisiti comuni di qualità che devono posseder i laureati Europei in Medicina Veterinaria e altre 6 professioni.
«Tutti i dipartimenti di medicina veterinaria d'Italia sono soggetti a un processo di riconoscimento simile – spiega a Kodami il Direttore di dipartimento Aniello Anastasio – La commissione EAEVE opera sia a livello europeo che mondiale, parliamo di un riconoscimento estremamente ambito ed esigente dove viene valutato il sistema didattico dal primo all'ultimo anno di corso».
L'ottenimento del riconoscimento è un processo piuttosto complesso, proprio come spiega lo stesso Direttore: «Devono considerare tanti fattori su più livelli. Ad esempio quante necropsie vede lo studente, quanti animali visitano, a quante operazioni assistono e molto altro. Noi abbiamo persino 3 sistemi di certificazione interna per valutare la nostra stessa qualità didattica». Fare pratica in prima persona, dunque, è fondamentale per poter garantire che i medici veterinari di domani riescano a salvare più vite possibili, ma non solo.
Parliamo di una settimana intera di valutazioni in cui diversi esperti hanno effettuato scrupolosi controlli all'interno delle strutture dove si tengono le attività didattiche. Hanno seguito gli studenti durante le lezioni, hanno valutato il livello degli interventi chirurgici effettuati da loro e hanno perfino parlato con i tutor esterni che si occupano di far fare esperienze in azienda o in clinica. Da queste analisi gli esaminatori sono rimasti soddisfatti da ciò che hanno visto e secondo il Direttore del dipartimento: «È tutto merito dello spirito unitario dello staff giovane e di quello accademico».
«Un premio così prestigioso era doveroso per una facoltà antica come la Federico II di Napoli – continua Anastasio – Questo è importante poiché parliamo di una università d'eccellenza tutta Italiana che ha superato a pieni voti una prova molto difficile. Un complesso architettonico meraviglioso che un tempo era un convento francescano del 1500, perfettamente calato nel quartiere San Lorenzo di Napoli».
Il benessere degli animali, però, non è il solo vantaggio che concede l'Accreditamento EAEVE spiega ancora il Direttore: «I nostri studenti in questo modo saranno in grado di essere impiegati in tutta Europa in modo più agevole. Ad esempio in seguito alla Brexit i laureandi italiani solitamente trovano molte difficoltà per lavorare nel Regno Unito, ma con questo attestato i nostri laureati otterranno notevoli agevolazioni».
«Noi ci siamo commossi durante la premiazione – confessa in fine Anastasio –
È complesso ottenere standard così alti, ma perseverare ha dato i suoi frutti. Persino gli stessi esaminatori si sono commossi. La commozione era dovuta principalmente dal fatto che non credevamo di superare un controllo così rigido e severo, ma fortunatamente ce l'abbiamo fatta».
L'ovazione del personale del Dipartimento di veterinaria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II durante il conferimento dell'accreditamento EAEVE