Tra i tanti video di animali che circolano in Rete quelli con protagoniste le lontre sono sicuramente tra i più diffusi e apprezzati in assoluto. Grazie al loro aspetto "tenero" e al comportamento perennemente giocoso e vivace, questi mammiferi acquatici riscuotono sempre un enorme successo, cosa che ovviamente si moltiplica a dismisura quando si parla di cuccioli. Di recente, infatti, un video con protagonista un cucciolo di lontra alla prese con le sue prime esperienze in acqua è diventato virale, tuttavia occorre però contestualizzare un po' meglio il filmato per raccontare la vera storia di questo cucciolo.
Il video in questione è stato in realtà pubblicato per la prima volta nell'aprile del 2017 dal canale YouTube piptheotter. La piccola è tenera lontra che va alla scoperta dell'acqua si chiama infatti Pip, è una lontra dalle piccole unghie orientale (Aonyx cinereus), e vive con Pia Cuijpers, esperta di animali selvatici che racconta la sua storia ogni giorno attraverso i social. Si tratta di una specie originaria del Sud-est asiatico e Pip è nata all'interno di in uno zoo negli Stati Uniti per poi finire per essere allevata a mano e in casa a causa di problemi di salute, difficoltà nello sviluppo e soprattutto per essere sottratta allo sfruttamento.
La lontra dalle piccole unghie orientale è molto simile alla nostra lontra europea (Lutra lutra), tuttavia ha abitudini sociali molto più spiccate. Può vivere infatti in gruppi composti anche da 10 o 15 individui e in condizioni particolarmente favorevoli è possibile anche osservare anche fino a 50 individui tutti insieme. I piccoli come Pip cominciano ad esplorare i dintorni della tana all'età di circa dieci settimane, per poi iniziare a nuotare e a immergersi in acque poco profonde guidati dalla madre intorno a tre mesi, diventando infine indipendenti all'età di cinque mesi.
I video con selvatici tenuti come fossero domestici solitamente promuovono sempre una visione pericolosa e distorta del rapporto che bisognerebbe tenere con la fauna, tuttavia l'eccezionalità della storia di Pip può aiutarci ad affrontare un tema forse ancora poco conosciuto, ovvero le lontre tenute come "pet". È infatti la stessa Pia Cuijpers a specificare attraverso i suoi canali che la storia di Pip è un caso del tutto eccezionale e che non deve essere sfruttato per promuovere il commercio e la detenzione domestica delle lontre.
Essendo nato in cattività Pip non può infatti essere liberato e la stessa Cuijpers sottolinea più volte che non si tratta chiaramente della situazione ideale per la lontra, ma purtroppo non ci sono molte alternative, vista la sua storia. Per di più, nello zoo in cui è nata (e dove in passato ha lavorato anche Pia Cuijpers) sarebbe stato sfruttato per spettacoli di intrattenimento per i visitatori, una condizione ancora più innaturale e deleteria per la piccola Pip, che ormai è diventata adulta.
Pip è stata quindi salvata da uno zoo, a differenza però di molte altre lontre che invece vengono catturate o allevate appositamente per essere tenute come animali da compagnia. Il commercio delle lontre è diventato particolarmente popolare in Asia negli ultimi anni, favorito purtroppo anche dai video online e da alcuni programmi TV che presentavano lontre "domestiche" in Giappone. Anche Cuijpers e Pip raccontano e combattono spesso questa crescente minaccia.
Proprio Aonyx cinereus, considerata a rischio estinzione, è infatti la specie più ricercata nel mercano nero degli animali in Asia. Almeno 711 lontre sono state messe in vendita su siti web da 280 commercianti in Indonesia, Tailandia, Malesia e Vietnam solamente tra il 2016 e il 2017. Tra dicembre 2015 e ottobre 2018, inoltre, 49 lontre sono state sequestrate ai trafficanti di fauna selvatica in Tailandia, Vietnam e Giappone, quasi tutte erano destinate alla vendita in Giappone come animali da compagnia.
I social oggi alimentano purtroppo il mercato nero e minacciano le specie: è già stato dimostrato ed è un rischio che aumenta giorno dopo giorno in tutto il mondo, come vi abbiamo più volte raccontato anche per quanto riguarda la spettacolarizzazione e il mercato nero di orsi, tigri e altri felini. Questa spettacolarizzazione dei selvatici fa credere alle persone che è possibile tenere in casa un orso, una tigre, un leone o una lontra, e tutto ciò alimenta quindi catture e mercati illegali che possono minacciare la conservazione stessa della specie.
I video e la storia eccezionale di Pip, quindi, devono servirci soprattutto ribadire tutto questo e a sottolineare ancora una volta e con maggiore forza che l'unico posto adatto per un selvatico è e deve essere libero in natura. La nuova frontiera della crudeltà e dello sfruttamento degli animali non si trovano infatti più solamente sotto a un tendone da circo o dietro delle sbarre, ma è anche sullo schermo dei nostri smartphone.