Si rompe una zampa e i veterinari decidono di fare un intervento per rimettergli in sesto la tibia. Protagonista di quest’operazione è stato Suki, un criceto Roborovski bianco che ha trovato i suoi salvatori nel Veterinary Health Center di St. Annes, nel Regno Unito. A loro si era rivolto il suo umano, il 23enne Guilherme Gouveia. Aveva visto che qualcosa non andava nell'animale e, dopo una lastra, è stata la veterinaria Ann Reid ad accorgersi che aveva un osso rotto.
«Le ossa sono fragili e si rompono facilmente per la pressione sbagliata – spiega Reid – Ho dovuto trovare uno spillo abbastanza piccolo per poter fissare l’osso. La maggior parte delle ossa deve essere tenuta ferma e fissata in posizione per guarire. Esistono vari metodi, ma ciò che ho scelto è stato quello di usare un perno intramidollare».
Solitamente, ha spiegato la veterinaria al quotidiano britannico Daily Mirror, si usa un catetere endovenoso ma sarebbe stato uno strumento troppo grande per Suki. Così ha utilizzato l'ago di una siringa da insulina, quello con il calibro più piccolo in uso alla medicina veterinaria.
L’intervento è andato alla perfezione e Suki ora sta benone. Il recupero, spiega Guilherme, è durato circa un mese in una sorta di stanzetta realizzata all’interno di una scatola poco profonda, con un po’ di giocattoli da masticare e bastoncini di mela perché al Roborovski era stato bandito l’uso della ruotina.
Chi è il criceto Roborovski (Phodopus roborovskii)
Il nome del criceto prende il nome da un esploratore russo, Vsevolod Ivanovitch Roborovski ed è molto presente in Mongolia e nel Nord della Cina. In natura vive scavando tane tra le dune di sabbia del deserto o in aree con una vegetazione molto rada e bassa. Sono tra i più piccoli di tutti i criceti. Ha una pelliccia morbida e molto sottile. A differenza di roditori come i gerbilli ha una coda piccola che arriva al massimo a un quinto della lunghezza del suo corpo. In natura vive dai 12 ai 18 mesi. In media, in cattività, arriva a 26 mesi, con una durata massima di 40.