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10 Novembre 2023
19:00

Il Consiglio di Stato dice ancora un no all’abbattimento dei lupi della Lessinia

È stato pubblicata l'ordinanza con cui il Collegio della terza sezione del Consiglio di Stato ha sospeso l'abbattimento dei lupi della Lessinia. Le associazioni di tutela animale esultano.

lupi

È stato pubblicato il dispositivo con cui il Collegio della terza sezione del Consiglio di Stato ha sospeso l'abbattimento dei lupi della Lessinia. I lupi sono salvi fino al 25 gennaio 2024, quando si terrà l'udienza di merito davanti al Tar di Trento.

I lupi erano stati colpiti dall'ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dopo alcune predazioni sul versante trentino dei Monti Lessini ai danni di bovini e asini nel pascolo di Malga Boldera. Ad essere abbattuti, nelle intenzioni della Provincia, sarebbero dovuti essere due lupi scelti a caso all'interno del branco.

Il Consiglio di Stato ha chiarito che il provvedimento che disponeva l’uccisione dei lupi «non appare sorretto da adeguata motivazione in ordine all’impossibilità oggettiva di ricorrere a misure differenti a tutela degli animali e dei beni presuntivamente aggrediti dai lupi dei quali si dispone l’abbattimento né risultano citate adeguate misure adottate allo scopo di proteggere in modo concreto animali e beni minacciati dai lupi», precisando che la scelta di abbattere due lupi a caso «non appare in linea […] con il principio di proporzionalità che deve ispirare l’azione amministrativa».

Il Consiglio di Stato, insomma, nel suo dispositivo ha rilevato che non sono emersi elementi di novità che avrebbero potuto far rivalutare la precedente decisione di sospendere l’ordinanza di uccisione dei lupi. Inoltre, la stagione dell’alpeggio è conclusa da tempo, di conseguenza i rischi di ulteriori predazioni sono azzerati con la conseguenza che viene quindi a mancare qualsiasi pretesto che possa sostenere la decisione del presidente Fugatti di uccidere due lupi a caso.

«Confermata ancora una volta quindi la salvezza dei lupi almeno fino al 25 gennaio 2024 quando si terrà l’udienza di merito del TAR di Trento che, grazie alle chiare indicazioni del Consiglio di Stato, speriamo possa finalmente mettere la parola fine a questo assurdo duello giudiziario innescato dall’insano desiderio di Fugatti di esibire i lupi come trofei – hanno dichiarato LAV, Lndc Animal Protection e WWF – ora basta soffiare sul fuoco dell’intolleranza e, se si intendono realmente tutelare gli allevatori, si sfrutti il periodo invernale, quando le malghe sono disabitate, per cominciare a promuovere con serietà la convivenza e a sostenere l’adozione di efficaci sistemi di prevenzione delle predazioni, che in molti casi, come quello della malga Boldera, non sono adeguati, come dimostrato dalla stessa documentazione prodotta dalla Provincia».

Si è messo un punto importante alla vicenda, ritenendo la tutela dei lupi deve quindi sempre prevalere rispetto la tutela degli interessi economici degli allevatori, in quanto «bene giuridico protetto in via rafforzata non solo dall’ordinamento interno, ma anche dal diritto sovranazionale per non pregiudicare il diritto all’effettività della tutela».

Soddisfazione anche per Enpa, Leidaa e Oipa, rappresentate  in giudizio dall’avvocato Valentina Stefutti: «Restiamo in attesa che sull’ordinanza “ammazzalupi” di Fugatti ci si esprima anche nel merito, ma possiamo comunque dire che la guerra dichiarata dal presidente della Pat contro i grandi carnivori del Trentino è stata finora sconfessata dalla nostra giustizia amministrativa. Purtroppo qualche conseguenza questa guerra l’ha prodotta, alimentando forti tensioni sociali sul territorio e provocando quelli che si sospetta essere possibili atti di bracconaggio».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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