«Sei sicuro che sia divertente? Se abbiamo a cuore la loro tranquillità, niente botti in città!». È questo lo slogan lanciato dal Comune di Santa Margherita di Belice, in provincia di Agrigento, con l’obiettivo di promuovere una vera e propria campagna contro i botti, sensibilizzando i cittadini sui rischi e sull’uso pericoloso dei fuochi d’artificio, che causano paura e terrore agli animali.
Molte persone infatti, durante questi giorni si preparano ad accogliere il nuovo anno acquistando botti, petardi e fuochi d'artificio, in memoria di una consuetudine vecchia, ormai superata e che, come risaputo, causa malessere agli animali.
Tuttavia, alcuni spesso agiscono senza consapevolezza o con indifferenza nei confronti del disagio che tali dispositivi pirotecnici provocano ad alcune categorie di individui più vulnerabili, e in particolare agli animali che li percepiscono come minacciosi e che sono costretti a subire, all’arrivo di ogni nuovo anno, uno stress elevato, che può condurli in pochi minuti anche alla morte.
«L’amministrazione di Santa Margherita di Belice è sensibile al tema e vicina agli amici animali che cercheremo di tutelare invitando la cittadinanza a non utilizzare botti, petardi e fuochi, nocivi a cani, gatti e animali selvatici e anche ad alcune categorie di persone più fragili– ha dichiarato a Kodami Antonino Santoro, assessore con delega al benessere animale – Stiamo per entrare nell’anno 2024 ed è ora di iniziare a cercare valide alternative che siano più sostenibili e più rispettose delle esigenze di tutti, umani e animali compresi».
E’ innegabile infatti che celebrare e godersi momenti di festa, diventi discutibile quando ciò comporta disagio per altri esseri viventi. La consapevolezza della sofferenza provocata da botti, petardi e fuochi d'artificio a tutti gli animali, dovrebbe spingerci ad usare alternative, oltretutto già esistenti sul mercato, che diano piacere agli umani, senza però causare danno ad altre specie animali. In fondo, il senso di festa dovrebbe abbracciare un rispetto più ampio per il benessere di ogni essere vivente e senziente.
Secondo le stime di WWF pubblicate nell’anno 2019: «Non solo quelli che vivono con noi ma tutti gli animali, anche le specie che abitano nelle aree limitrofe alle città e quelle selvatiche, subiscono stress e spavento a causa dei botti. Si stima che ogni anno in Italia almeno 5000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli che spaventati perdono il senso dell’orientamento. Altri abbandonano il loro giaciglio invernale (alberi, siepi e tetti delle case), vagano al buio anche per chilometri e non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia».
«Siamo sicuri che i cittadini risponderanno positivamente all’invito dell’amministrazione – conclude Santoro – è chiaro ormai a tutti quali sono gli effetti negativi causati agli animali da botti e fuochi d’artificio. Viviamo in un’epoca in cui tramite un click possiamo avere tutte le informazioni di cui necessitiamo: è ora di fare la nostra parte, iniziando a documentarci prima di acquistare e utilizzare dispositivi pirotecnici».