Il Comune di Roma vuole vietare le botticcelle: è la prima volta

Per la prima volta l'assemblea capitolina ha votato all'unanimità per eliminare le botticelle, le tipiche carrozze trainate da cavalli, dalla città di Roma. È questo il contenuto della mozione presentata dalla consigliera Rachele Mussolini lo scorso 11 luglio.

Pur essendo stata approvata, la mozione non ha valore vincolante, significa che l'era delle carrozze a Roma non ha ancora una data di fine certa. È stata tuttavia messa nero su bianco la volontà dell'assemblea capitolina di andare verso la riconversione di questa attività. Lo sottolinea a Kodami la Garante dei diritti degli animali di Roma, Patrizia Prestipino: «Il provvedimento non ha valore vincolante, ma fornisce un dato politico fino ad ora inedito: finalmente si registra la volontà di porre fine a questa tradizione, in maniera trasversale».

Un segnale in tal senso c'era già stato, tanto che Prestipino aveva avviato un tavolo di confronto con l'assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, e all'assessora all'Ambiente con delega al Benessere animale, Sabrina Alfonsi.

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In concreto, la mozione impegna «il Sindaco e la Giunta a prevedere delle valide alternative alla trazione animale delle botticelle di Roma, e riconvertire le licenze dei vetturini evitando quindi ricadute sul piano occupazionale», come si legge nel testo.

A Roma restano infatti ancora 16 licenze per altrettanti vetturini la cui attività dovrà essere riconvertita con mezzi a trazione elettrica, quindi senza l'uso di taxi, oppure in licenze per taxi, una soluzione quest'ultima che in passato aveva incontrato il favore di alcuni vetturini. Tutto però deve ancora essere deciso anche con il contributo delle associazioni di categoria coinvolte.

«La mozione ci dà forza politica per proseguire in tal senso – conferma Prestipino – inizieremo dialogo per avviare il dialogo con le persone e con gli assessori interessati. Questo cambia del tutto la prospettiva sul futuro delle botticelle a Roma».

«C'è però da rilevare – aggiunge la Garante e deputata – che il Codice della Strada non ci aiuta perché consente ancora i mezzi a trazione animale». Le carrozze trainate da cavalli sono infatti del tutto legali nel nostro ordinamento, e sino a quando le cose non cambieranno a livello nazionale sarà più difficile intervenire per gli enti locali.