Il Comune di Roma ha pubblicato il nuovo bando per l’affidamento della gestione dei canili comunali di Muratella e Ponte Marconi, un documento che introduce una serie di novità rispetto ai precedenti tra cui l’individuazione di due medici veterinari, uno con funzioni di direttore sanitario, l’altro con funzioni di veterinario comportamentalista.
Il bando è stato pubblicato il 30 dicembre, e prevede un affidamento triennale. L’investimento totale da parte del Campidoglio è di poco meno di 9 milioni di euro (lo stanziamento per il bando precedente era stato di circa 6 milioni di euro) per garantire servizi di sorveglianza sanitaria e di ricovero e di clinica veterinaria H24, servizi di trasporto degli animali in entrata e in uscita presso altre strutture ove necessario. Il bando comprende anche la manutenzione ordinaria delle strutture, l’impiego di personale con qualifiche specifiche per le diverse mansioni – amministrativi, educatori, operatori – e, infine, l’aumento degli standard di qualità dei prodotti utilizzati per l’alimentazione dei cani.
«Questo nuovo bando costituisce un elemento fondamentale delle azioni messe in campo per la tutela del benessere degli animali di Roma – ha detto l’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi – Rappresenta l’esito di un grande lavoro di ascolto portato avanti insieme alla commissione capitolina presieduta dal consigliere Palmieri e che abbiamo svolto con la rete delle associazioni accreditate presso i canili e con le parti sociali, che ha portato all’introduzione di elementi fortemente innovativi quali l’istituzione della figura di un veterinario comportamentalista, l’innalzamento dei livelli salariali di tutte le figure professionali previste e la clausola sociale di salvaguardia per il personale già impiegato».
Il bando era un provvedimento molto atteso soprattutto dalle associazioni che si battono per la tutela dei diritti degli animali, anche alla luce del flop e delle polemiche legate al precedente affidamento. Muratella è ormai da mesi al centro delle polemiche per il modo in cui viene gestito il canile sanitario più grande d’Italia. La struttura romana, infatti, si divide tra canile rifugio e canile sanitario, e dal 2017 la gestione è effettivamente separata: la società casertana Agro Aversano ha gestito entrambi gli ambiti sino al 2020, anno in cui la gara per la gestione del servizio veterinario è stata invece vinta dalla Abivet, che ha continuato a occuparsene sino al marzo 2021 usufruendo di una serie di proroghe.
Ad aprile il caso era deflagrato per la mancata proroga ad Abivet e la denunciata mancanza di assistenza veterinaria, che aveva spinto il Comune a sfruttare una sorta di “accordo ponte” in attesa della formalizzazione del nuovo bando. Nei tre mesi successivi, complici alcuni decessi avvenuti all’interno della struttura, le associazioni si erano scagliate contro il veterinario incaricato della direzione sanitaria, che a giugno aveva presentato le dimissioni. A luglio il servizio era stato nuovamente affidato, e Giammarco Palmieri, presidente della Commissione Capitolina Ambiente, aveva promesso l’imminente pubblicazione del bando triennale 2023-2025, arrivata proprio pochi giorni prima della fine dell’anno. Un passo fondamentale anche in vista della realizzazione del primo ospedale veterinario pubblico d'Italia, che sorgerà proprio alla Muratella.
«L’incremento dello stanziamento per il servizio – ha concluso l’assessora Alfonsi – ha l’obiettivo di innalzare gli standard di qualità dei servizi previsti e incrementare i livelli di tutela del benessere psicofisico degli animali».