Sono belli, colorati e piacciono moltissimo ai bambini: purtroppo, però, il loro rilascio nell’aria non è innocuo, ma ha un pessimo impatto sull’ambiente. Per questo sempre più Comuni stanno cominciando a vietare i palloncini di gomma: tra questi Monza, la cui Amministrazione ha appena emesso un’ordinanza che ne proibisce l’uso al fine «di evitare la dispersione di plastiche nell’ambiente». Ai più piccoli rimarrà però la possibilità di vedere quelli assicurati al suolo in maniera che non volino via.
L’impegno per la tutela ambientale è molto importante, come sappiamo, e anche se quella dei palloncini può sembrare un piccola cosa rispetto ad altre azioni, non lo è affatto: secondo diversi studi, infatti, i frammenti morbidi dei palloncini sarebbero l’80% dei rifiuti che vengono rinvenuti nello stomaco delle tartarughe marine decedute a causa dell’inquinamento dei mari. Al di là, quindi, di mamme e papà avviliti per i loro piccoli, i genitori potrebbero, invece, spiegare ai bambini quanto quel divertimento sia pericoloso per le altre specie, quelle marine principalmente, visto che se ingerita da un animale questo tipo di gomma ha 30 volte in più la possibilità di causarne la morte rispetto alle bottigliette di plastica.
La scelta fatta Comune monzese è legata anche al patto di collaborazione siglato con l’Associazione Plastic Free orientato a ridurre il più possibile l’impiego di materiali plastici non indispensabili. Un divieto che nelle intenzioni vuole dimostrare più di un interesse da parte dall'Amministrazione nei confronti della tutela del patrimonio faunistico e ambientale della zona e non solo. «Studi effettuati a livello internazionale – si legge nell’ordinanza – hanno dimostrato le conseguenze dannose del frammenti di palloncini e nastri colorati che li trattengono, qualora siano abbandonati nell’ambiente. I pezzetti di palloncini spesso finiscono per essere ingeriti da animali marini e terrestri, da organismi presenti in natura e diverse specie di uccelli, causandone irrimediabilmente il decesso».
«Il divieto – scrive ancora il Sindaco di Monza Paolo Pilotto – è una questione di responsabilità nei confronti di tutto l’ecosistema, non solo di quello del territorio cittadino. Sono convinto che molti cittadini, che in perfetta buona fede hanno spesso fatto festa con il lancio di palloncini comprenderanno il senso di quest’iniziativa e troveranno senz'altro forme di festeggiamento alternative».
I Comuni che hanno già vietato il lancio di palloncini, come si diceva, sono diversi e vanno da Vernole in Salento a Brugherio in Brianza passando per Olbia e Stintino in Sardegna e arrivando fin su alla Provincia Autonoma di Trento. Ma seppure la questione venga presa in maggiore considerazione anche nel nostro Paese, ancora non esiste un interesse a livello nazionale. Lanciare i palloncini in cielo, infatti, è assolutamente legale perché non esiste alcuna legge statale a proibirlo espressamente. A disporne il divieto sono più che altro normative locali, emanate da Comuni e Regioni in modo mirato che hanno portato a una regolamentazione in continua crescita, ma non ancora uniforme sul territorio nazionale.
L’Europa stessa nella direttiva SUP (Single Use Plastic) che mira a ridurre il consumo di plastica monouso, vieta sì la vendita dei bastoncini di plastica utilizzati come sostegno per i palloncini che volano, ma non si esprime invece sull’utilizzo dei palloncini stessi, limitandosi a prevedere che abbiano un’etichetta standard dove venga riportato come bisogna smaltiti e quale sia il loro impatto sull’ambiente terrestre. Un po’ come dire che, in attesa di una legge nazionale, gli animali e l’ambiente debbano puntare sull’essere umano sperando che decida di comportarsi in maniera più etica e sostenibile nei loro confronti, partendo dall’eliminare la plastica. Chissà che non faccia prima ad arrivare la legge.