Il 22 dicembre è stata una giornata molto importante per gli animali che vivono a Cosenza: il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il nuovo Regolamento sulla tutela e sul benessere, un testo innovativo e ricco di impulsi e nuove azioni a contrasto del complesso fenomeno del randagismo, del maltrattamento e dell’abbandono. Il provvedimento è stato promosso dall’assessore Veronica Buffone con l'obiettivo di dare anche piena attuazione alla recente riforma che ha inserito come principio fondamentale della nostra Costituzione la tutela dell’ambiente, delle biodiversità, degli ecosistemi e degli animali.
A questo scopo, il documento promuove e invita alla corretta gestione dell’animale da compagnia, ma anche al rispetto di ogni specie animale presente sul territorio. La volontà dell’Amministrazione è, infatti, di dare sempre maggiore attenzione a tutte le iniziative e a tutti gli interventi rivolti alla conservazione degli ecosistemi e degli equilibri ecologici che interessano le popolazioni animali. Ma è anche quella di riconoscere a tutte le specie il diritto a un'esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche, sostenendo una convivenza con gli umani corretta e serena.
Il nuovo regolamento, pertanto, presenta maggiori strumenti per contrastare il complesso fenomeno del randagismo promuovendo le sterilizzazioni e le adozioni, portando così il comune di Cosenza al pari di altre città italiane e paesi europei virtuosi in questo ambito. Verrà promossa la Pet Therapy e le strutture sanitarie e le comunità d’accoglienza saranno invitate a riservare locali o spazi per ospitare le persone che, nella malattia e/o nella vecchiaia, non intendano separarsi dal proprio animale d’affezione. Si potrà portare al lavoro il proprio amico e verrà creato un apposito Ufficio per la Tutela degli Animali. Infine, ovviamente non possono mancare per far rispettare le norme inserite nel testo, esso introduce precise indicazioni sulle sanzioni da applicare, inasprendo anche quelle già esistenti che in diversi casi non hanno portato a risultati abbastanza efficaci.
Si tratta di un importantissimo passo in una Regione colpita fortemente dal fenomeno del randagismo, contro il quale Comuni e associazioni, nel limite delle possibilità, lavorano incessantemente. Anche alcuni cittadini autonomamente, si prendono cura dei soggetti più socievoli, ma la responsabilità non è loro, ma dei sindaci i quali è fondamentale che inseriscano sempre di più nelle loro agende azioni mirate ad arginare l'eccessiva proliferazione in strada di animali senza nessuna identificazione.