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7 Luglio 2022
13:10

Il Comune di Africo vieta le spiagge libere ai cani, ma il Tar annulla il provvedimento

Il sindaco del Comune di Africo, in Calabria, aveva emesso un'ordinanza che vietava ai cani di accedere alle spiagge libere. L'associazione Earth ha fatto ricorso al Tar e l'ha vinto, ottenendo l'annullamento.

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I cani potranno accedere alle spiagge libere di Africo, Comune della provincia di Reggio Calabria che affaccia in parte anche sul mare. Lo ha deciso il Tar accogliendo il ricorso presentato dall’associazione Earth, che si era immediatamente mobilitata per far sì che il provvedimento venisse annullato.

L’ordinanza emessa dal sindaco Domenico Modaffari il 7 giugno scorso prevedeva, all’articolo 4, il divieto di «condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola o guinzaglio, ivi compresi quelli utilizzati dai fotografi o cineoperatori» sulle spiagge destinate alla libera balneazione. Dal divieto erano esclusi soltanto i cani di salvataggio a guinzaglio e i cani guida per i non vedenti, che per legge (la 37 del 14 febbraio 1974) hanno d’altronde accesso a tutti i luoghi pubblici.

La stessa ordinanza disciplina inoltre l’accesso dei cani e dei gatti agli stabilimenti balneari, imponendo l’uso della museruola e del guinzaglio, inoltre, ai titolari delle strutture balneari è imposto di apporre appositi cartelli e di «delimitare, segnalare ed attrezzare una zona di spiaggia destinata ai cani/gatti, garantendo adeguata copertura dai raggi solari, distanza minima tra un cane/gatto e l’altro per la libertà di movimento e l’assenza di interferenze».

Se i lidi privati possono decidere in autonomia se accogliere o meno animali, sulle spiagge libere invece la decisione viene rimandata ai singoli Comuni. Che possono decidere appunto di precludere l’accesso. E sono questi i casi in cui l’intervento del Tribunale Amministrativo può ribaltare la situazione: i membri dell’associazione Earth, contraria all’ordinanza, ha deciso di rivolgersi al Tar per capire se il provvedimento fosse legittimo, e un giudice ha dato loro ragione, annullando l’ordinanza nella parte relativa all’accesso dei cani alle spiagge libere.

«Le motivazioni addotte erano ”serie problematiche igienico sanitarie” e “incolumità della popolazione” – è stato il commento dell’associazione – Ora, come è giusto che sia, grazie a Earth i cani possono godersi il mare». Nei giorni scorsi un'altra ordinanza firmata dal sindaco di una località balneare aveva suscitato proteste e indignazione: a Gioiosa Marea, in provincia di Messina, la prima cittadina ha imposto il «divieto di condurre cani o altri animali nelle ville, nelle aiuole, nei parchi comunali, sulle spiagge, nei negozi di generi alimentari». Un provvedimento ancora più restrittivo rispetto a quello di Africo, il che lascia sperare ai residenti, già uniti nella protesta, che un giudice possa annullarlo.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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