Le associazioni Lav e Oipa hanno chiesto al Prefetto e al Sindaco di Torino la revoca dell’attendamento del Circo Royal. La richiesta è arrivata a seguito dei fatti di domenica scorsa, quando cinque attiviste di Ribellione Animale hanno denunciato un'aggressione da parte dei dipendenti del circo durante una manifestazione di protesta.
La lettera al Prefetto e al sindaco di Torino mira a ottenere la revoca dell’attendamento del Circo Royal, in questi giorni nel capoluogo piemontese. Analoga richiesta, fanno sapere le associazioni, sarà inviata al Prefetto e al Sindaco di Novara, dove la struttura iniziarà gli spettacoli il prossimo 10 maggio.
La situazione è precipitata Domenica scorsa quando «alcuni dipendenti del Circo Royal, attualmente attendato presso il Parco della Pellerina di Torino si sono resi protagonisti di atti aggressivi e certamente eccessivi durante l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni – scrivono le associazioni – L’episodio risale a domenica pomeriggio, 28 aprile, quando, prima dell’inizio dello spettacolo, cinque attivisti di Ribellione Animale sono entrati nel tendone con uno striscione su cui vi era la scritta “Basta animali nei circhi”, sedendosi per terra incatenati tra loro. Un’azione non violenta che aveva il solo scopo di manifestare il proprio dissenso verso l’utilizzo di animali nei circhi».
La protesta di Ribellione Animale non era stata autorizzata, tuttavia secondo le associazioni rientrava tra le azioni dimostrative «previste dalla legge delega 22 novembre 2017, n. 175, recante disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia che, avendo l’intento di concepire un nuovo Codice dello spettacolo, ha disposto il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi, legge ancora in attesa del relativo decreto legislativo d’attuazione».
La Legge delega approvata in via definitiva nel luglio 2022 vieta l'uso di animali selvatici come tigri, leoni, elefanti che, secondo la LAV, sono circa duemila distribuiti in quasi cento tendoni. Tuttavia le continue proroghe del Governo non hanno ancora permesso l'effettiva entrata in vigore del provvedimento.
«La reazione da parte di alcuni circensi appare assolutamente esagerata, ipotizzando anche la violazione dell’articolo articolo 393 del Codice penale (“Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone”). Questi, in particolare, si sono rivolti in maniera violenta, con spintoni e botte, verso gli attivisti, i quali sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche nel vicino pronto soccorso – si legge ancora nella missiva delle due associazioni – Ancor più grave appare il fatto che la reazione violenta sia avvenuta davanti al pubblico, nel quale erano presenti anche diversi minorenni».
Lav e Oipa chiedono dunque la revoca immediata del permesso di attendamento nel territorio comunale di Torino, «al fine di fare prevenzione degli atti collettivi di violenza e di arbitrio di cui si sono resi protagonisti i membri del circo Royal».