Il cervo, un maestoso simbolo di bellezza e potere, è stato protagonista di leggende, miti e storie millenarie. È una creatura affascinante che ha fatto parte di molte culture e generazioni.
Questi animali, appartenenti alla famiglia dei cervidi, condividono con gli esseri umani più di quanto si possa immaginare, specialmente nelle gesta di corteggiamento. Da vecchi eroi del romanticismo, i cervi sono comparsi sulla Terra molto tempo fa, circa 20-30 milioni di anni prima dell'avvento dell'umanità.
Con i loro maestosi palchi, spesso malinterpretati come "corna", hanno esibito una lunga storia evolutiva. Queste protuberanze si sono evolute in forme complesse, risultando uno strumento di attrazione e un segno di "benessere" per il cervo.
Diversità nella famiglia dei cervidi
La famiglia dei cervidi comprende un'ampia varietà di specie, con dimensioni e caratteristiche che variano considerevolmente. Mentre alcuni cervi, come l'imponente alce, superano i 2 metri di altezza altri si distinguono per il colore del mantello o le ramificazioni complesse dei loro palchi come nel caso del cervo rosso comune.
L'intreccio con la Storia Umana
La storia dei cervi e dell'umanità è stata intrecciata in molteplici modi. Originariamente, i cervi rappresentavano una risorsa vitale per la sopravvivenza umana fornendo cibo, pelli per abbigliamento e materiali per costruire utensili e armi. La caccia ai cervi è stata una pratica antica e significativa, richiamata in dipinti rupestri e dipinti storici che narrano le gesta di cacciatori e le loro vittorie. Tuttavia, con l'evolversi delle società, il significato originale dei cervi si è trasformato in un simbolo di ricchezza e prestigio. Tale trasformazione ha condotto a un uso distorto e a volte sprezzante degli animali come trofei espositivi.
Un simbolo a cui anche Robin Hood si è ribellato poiché… piccola curiosità: molti credono che rubasse soldi ai ricchi per darli ai poveri ma, in realtà, il suo principale "reato" era il bracconaggio di cervi. Quando il cervo divenne un privilegio d'élite, bottino di caccia per monarchi e nobili, Robin Hood infatti li cacciava in segno di ribellione contro le ingiustizie del potere aristocratico.
Tra il bracconaggio e la caccia, i cervi sono stati presi di mira in tutti i modi. In alcune circostanze si sono organizzate battute, come quella avvenuta in Nuova Zelanda tra il 1932 e il 1954, che hanno coinvolto un numero compreso tra 1.400.000 e 3.000.000 di individui, cosa che ha portato a problemi di conservazione della specie.
Abbiamo rischiato di far estinguere un animale che ci ha accompagnato sin dai primi giorni dell'umanità, non più per sopravvivere ma per ottenere trofei da esporre sui muri. E si parla di trofei perché i palchi di questi animali hanno preso questo nome proprio perché, dopo la caccia, erano poi esibiti come segno di orgoglio e onore.
Evoluzione e cambiamento nel comportamento dei Cervi
In passato, i palchi dei cervi erano molto più grandi rispetto a quelli attuali. Fino a circa 11.700 anni fa, esisteva una specie chiamata Megalocerus giganteus i cui palchi superavano i 4 metri di larghezza. Era davvero imponente: molto più grande di una persona. Durante le ere precedenti, i cervi si sono progressivamente ingranditi fino all'ultima era glaciale.
L'enorme sviluppo dei palchi potrebbe essere stato influenzato da cambiamenti nel comportamento sociale dei cervi. In passato, usavano una strategia aggressiva che coinvolgeva scontri fisici diretti per stabilire la propria posizione nella gerarchia sociale. Tuttavia sembra che nel corso del tempo abbiano preferito comportamenti di minaccia indiretta e comunicazione a distanza per determinare la loro posizione nella scala sociale. Evitare il combattimento potrebbe essere stato un modo più efficace e sicuro per la sopravvivenza. Questa transizione comportamentale potrebbe essere stata una risposta alla necessità di evitare il rischio di ferite gravi o morte durante gli scontri: a volte, quando due cervi si sfidano a cornate, i loro palchi possono incastrarsi, portando potenzialmente alla morte di entrambi.
Quindi, da circa 300.000 anni, il cervo pare abbia acquisito l'aspetto che conosciamo oggi con i palchi che, sebbene siano diventati più piccoli rispetto al passato, mantengono un ruolo vitale.
I cervi sono dei veri latin lover
I palchi dei cervi rappresentano una delle caratteristiche chiave che li rende autentici "latin lover". La forma e le dimensioni dei "trofei" variano non solo in base all'età e alle caratteristiche genetiche dell'animale, ma anche in relazione al suo "livello di benessere" nell'ambiente circostante. Questo concetto potrebbe sembrare familiare: è simile a segni di benessere fisico ed economico che possiamo riconoscere nell'essere umano come frequentare la palestra, avere muscoli ben definiti, indossare abiti curati, regalare fiori o guidare una macchina di lusso. Sono tutti segnali immediati che comunicano ad un potenziale partner: "Sono in forma per proteggerti, procurarti cibo e ottenere le migliori risorse che il territorio offre. Inoltre, i nostri figli avranno la mia forza e bellezza grazie alla mia genetica".
I cervi: i primi ad usare il profumo
I cervi e i profumi hanno una lunga storia e radici antiche. Nel passato, molte culture utilizzavano estratti e sostanze provenienti da piante, fiori e animali per produrre profumi. Sorprendentemente, la maggior parte di questi derivava da sostanze segrete provenienti da una ghiandola odorifera chiamata "pod", situata tra il pene e l'ombelico di alcuni tipi di cervi maschi. Questa secrezione è stata notoriamente il prodotto animale più costoso di sempre, chiamato "muschio bianco", con un valore quattro volte superiore a quello dell'oro.
È importante sottolineare che il termine "muschio" deriva da questa ghiandola muschiata, presente sia nei cervidi che nei moschidi. Questi due gruppi vengono chiamati "cervi muschiati" ma sono appartenenti a due famiglie diverse e non vanno confusi.
Il profumo a base di muschio è in circolazione da oltre 2500 anni, se non di più. Tuttavia, nel corso del tempo, è stato prodotto sinteticamente e sostituito a causa delle preoccupazioni riguardanti il benessere degli animali e la conservazione delle specie. Queste sostanze però continuano ad essere utilizzate poiché, proprio come nell'essere umano, possono influenzare le relazioni sociali, l'attrazione sessuale e altri comportamenti sia all'interno che al di fuori delle specie animali.
Una coesistenza rispettosa
Oltre a essere una parte integrante della storia umana, i cervi continuano a influenzare la cultura e l'ecologia moderna. Tuttavia, l'interazione dell'uomo con i cervi ha creato anche conflitti e pericoli, soprattutto nelle aree in cui la presenza umana e animale si sovrappongono come nelle collisioni stradali.
Per garantire una coesistenza pacifica, è essenziale comprendere le dinamiche tra l'uomo e i cervi: rispettare le distanze, evitare di alimentarli e non interferire con il loro comportamento naturale sono punti chiave.
La stagione degli amori rende i cervi particolarmente vulnerabili, richiedendo una maggiore consapevolezza e rispetto da parte dell'uomo. La collaborazione tra esperti e la promozione di corridoi verdi per la fauna sono strumenti efficaci per garantire una coabitazione armoniosa.
In conclusione, i cervi rappresentano non solo un simbolo di bellezza e potere, ma anche un'opportunità per riflettere sull'importanza di rispettare e proteggere le creature che condividono il nostro mondo. Il fascino e l'importanza dei cervi nella nostra storia e società sono inestimabili e meritano di essere preservati per le generazioni future.
Per aiutarvi a farlo vi lasciamo dei consigli su come comportarsi in caso di incontro ravvicinato con questi animali.
Come Comportarsi
I cervi sono pericolosi? È la domanda che spesso fanno le persone quando si parla di norme di comportamento. Tutti gli esseri viventi sono potenzialmente pericolosi ma nessuno nasce "cattivo": tutto sta nel sapersi comportare con tutti gli esseri viventi, persone incluse. Cerchiamo di essere rispettosi, sempre e nei confronti di tutti.
Se incontro un cervo
Le regole per un incontro rispettoso con i cervi, se siete a piedi sono:
- Mantenere una distanza adeguata.
- Non dargli da mangiare (questo è non solo scorretto, ma anche dannoso per loro).
- Non cercare di accarezzarli.
- Evitare di stressare o inseguire gli animali solo per ottenere una foto.
- Se un cervo ci nota, rimanere calmi e muoverci lentamente indietreggiando e rispettando il loro spazio.
Se invece l'incontro non è casuale ma ricercato e voleste osservarli, esiste un modo rispettoso per farlo ovvero quello di farsi accompagnare da esperti locali o specialisti del settore, ovvero coloro che conoscono l'ambiente e possono condurti in luoghi dove non si crea disturbo. Gli animali non devono notare la nostra presenza, non dobbiamo mai interferire con il loro comportamento naturale: ricordiamo che ogni nostra azione ha un effetto in natura. Sappiate che molti parchi e riserve naturali offrono questa opportunità.
Se siete in macchina invece:
- Segui i segnali stradali di pericolo: gli incidenti avvengono principalmente negli habitat dei cervi come le zone forestali e i corsi d’acqua. Se vedi un segnale stradale che avverte della presenza di animali selvatici, rallentare e fare ancora più attenzione.
- Limiti di velocità: anche quando il limite consentito è superiore raccomandiamo una velocità massima di 90 km/h quando le condizioni metereologiche sono buone poiché permette dei tempi di reazione corretti.
- Stai particolarmente attento al tramonto e all’alba: i cervi sono più attivi verso il tramonto fino a mezzanotte e poi ancora verso l’alba.
- Resta vigile, anche quando ti stai avvicinando alla città: i cervi possono attraversare in città e sobborghi. In caso di incontro non suonare il clacson e non fare lampeggiare le luci, gli animali si spaventano e, soprattutto quando si tratta di cervi maschi adulti, potrebbero caricare.
- Se non riuscite a frenare in tempo, provate a dirigervi nella stessa direzione da cui il cervo è arrivato. Questo vi aiuterà a distanziarvi, poiché è probabile che l'animale continui a procedere in avanti invece di tornare indietro.
- Infine, ricordatevi di spostare lo sguardo da un’altra parte, non fissate l’animale altrimenti è più facile che vi dirigiate verso di lui senza riuscire ad evitare la collisione.
It's time for love!
Queste regole generali sono importanti in qualsiasi momento, ma possono diventare ancora più cruciali durante la stagione degli amori, che oltre a essere la causa degli spostamenti, rende i soggetti maschi più aggressivi.
Non è solo l’aggressività il pericolo. Quello tra settembre e ottobre è un periodo molto sensibile nel ciclo della vita del cervo. Stanno attraversando un momento particolarmente vulnerabile essendo che investono molta energia nei rituali di accoppiamento. Sono fragili ed esausti, per questo invitiamo tutti a tenere un comportamento responsabile, per la vostra sicurezza e per quella degli animali.