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7 Agosto 2021
11:00

Il cavallo costretto a fare il giro turistico mentre scivola sull’asfalto: denunciato vetturino

A Cellole, nella Baia Domizia (Caserta) un cavallo viene usato per fare i giri turistici. E chi ha messo su questo servizio è incurante di quanto l’animale possa soffrirne, tanto che in un video, poi diventato virale su Facebook, lo si vede barcollare e scivolare sull’asfalto. Nonostante l’evidente difficoltà dell’equino, il vetturino lo frusta davanti agli occhi degli stessi passeggeri. Il consigliere regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli di Europa Verde, ha rilanciato la notizia sui social network. E anche gli animalisti si sono mossi: la Lndc Animal protection passa alle vie legali e denuncia l’episodio.

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A Cellole, in Provincia di Caserta, un cavallo viene usato per fare i giri turistici. E chi ha messo su questo servizio è incurante di quanto l’animale possa soffrirne, tanto che in un video, poi diventato virale su Facebook, lo si vede barcollare e scivolare sull’asfalto. Nonostante l’evidente difficoltà dell’equino, il vetturino lo frusta davanti agli occhi degli stessi passeggeri. Il consigliere regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli di Europa Verde, ha rilanciato la notizia sui social network. E anche gli animalisti si sono mossi: la Lndc Animal protection passa alle vie legali e denuncia l’episodio.

«Una pratica barbara e medievale – dice Borrelli – Abbiamo chiesto alla polizia municipale e alla protezione animale di effettuare delle verifiche approfondite in merito. Se le irregolarità ed il maltrattamento sul cavallo verranno confermate allora chiederemo per l’uomo delle sanzioni pesanti, la revoca della licenza e la denuncia per maltrattamento sugli animali». Secondo quanto raccontato dal consigliere, che fa riferimento alle notizie pubblicate anche da un giornale locale, Paesenews, il vetturino sarebbe stato già sanzionato nel Comune di Sessa Aurunca per alcune irregolarità. Ma basta cambiare amministrazione per poter ricominciare tutto daccapo.

«Davanti a certi comportamenti ormai non mi stupisco quasi più – commenta Piera Rosati, presidente di Lndc Animal protection – Sono tantissimi quelli che sfruttano gli animali in qualunque modo per un bieco tornaconto economico e purtroppo le nostre battaglie non si fermano mai. Quello che però mi meraviglia sempre è pensare che ci sono ancora persone che utilizzano questi ‘servizi’ senza battere ciglio. Assistono e sono complici di sfruttamento, maltrattamento, sofferenza e fatica senza porsi il problema di quanto tutto questo sia sbagliato».

Per Rosati, che ha comunicato di aver sporto denuncia, il problema è proprio nello sfruttamento dei cavalli con le carrozzelle usate a scopo turistico. «Finché non ci saranno leggi chiare che vietino questo tipo di sfruttamento, la cosa più importante da fare, che tutti dobbiamo fare, è far capire alle persone che dietro carrozze, carrozzelle, botticelle o come altro si vogliono chiamare, c’è un mondo di sofferenza, dolore e morte che non può più essere tollerato da una società che vuole definirsi civile», dice. È lei a ricordare gli episodi avvenuti a Palermo (due i cavalli morti per il gran caldo che ha colpito la città). Ma c'è anche il caso del cavallo imbizzarrito in piazza della Signoria, a Firenze, che con la carrozzella è andato addosso all'auto blu del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.

«Quanti altri ne devono morire affinché la gente capisca che non c’è nulla di bello nell’utilizzare questi mezzi turistici? Il punto sta tutto lì: senza domanda non ci sarebbe offerta – aggiunge la presidente di Lndc Animal Protection – Se i turisti non si rendessero più complici di tutto questo, i vetturini sarebbero costretti a trovarsi finalmente un altro lavoro, possibilmente che non preveda maltrattamenti di animali».

Il video del cavallo che scivola non sarà pubblicato su Kodami per rispetto dell'animale: sono immagini che nulla aggiungono alla cronaca.

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