Il catamarano dell’associazione francese Miraceti fa tappa a Genova nel corso della spedizione scientifica che, per circa un mese, attraverserà il Santuario Pelagos. Obiettivo del progetto, raccogliere dati per migliorare la conoscenza delle popolazioni di cetacei e valutare l'impatto delle attività umane in questa zona sensibile.
Il Santuario Pelagos, come più volte spiegato su Kodami, è un’area protetta che comprende tutta la Liguria e parte della Toscana, della Francia e della Sardegna, ed è nata da un accordo tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia. Si tratta di una zona importantissima per la biodiversità marina, perché costituisce una base importante per la ricerca e la conservazione della preziosa popolazione di cetacei che l’hanno scelta come “hub” per nutrirsi e anche per riprodursi.
La missione scientifica dell’associazione Miraceti, che ha il supporto dell'Iniziativa Pelagos, un progetto sostenuto dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, prevede per venerdì 6 ottobre, in collaborazione con l’Acquario di Genova, una giornata di studio e confronto che vedrà coinvolti gli studiosi di alcuni tra i principali enti e centri italiani attivi nella ricerca sui cetacei all’interno del Santuario Pelagos: Acquario di Genova e Fondazione Acquario di Genova, Delfini del Ponente, Fondazione CIMA, Istituto Tethys e Università di Genova.
L’incontro sarà l’occasione per condividere i dati raccolti dai diversi enti sia sulla presenza dei cetacei sia sulle principali minacce alla loro sopravvivenza, tra cui la presenza di rifiuti, il traffico marittimo e l’inquinamento acustico. Un’attenzione particolare sarà riservata al grampo (Grampus griseus), una specie di delfino sulla quale finora le informazioni sono scarse, più volte avvistato nella zona del Santuario Pelagos. Il catamarano dell’associazione Miraceti, partito da Monaco, riprenderà quindi il largo alla volta di Bastia, in Corsica, sabato 7 ottobre: una spedizione ribattezzato “Explore Pelagos”, che vedrà gli 8 membri dell’equipaggio navigare per tre settimane e percorrere 700 chilometri per arrivare a Sainte-Maxime.
L’intera spedizione sarà quindi trasformata in un documentario prodotto dalla Fondazione 1 OCEAN, un progetto di esplorazione guidato dal fotografo ed esploratore Alexis Rosenfeld con l’Unesco sotto l'egida del Centre national de la recherche scientifique. Scopo della Fondazione 1 OCEAN, esplorare e documentare i fondali marini, supportando missioni di ricerca scientifica, per una migliore comprensione e protezione dell’oceano e per la tutela della fauna che lo popola. Un obiettivo perseguito dal 2020 anche dalla fondazione Miraceti, nata dalla fusione tra il Gecem (Groupe d’Etude des Cétacés de Méditerranée), Souffleurs d'Ecume e le Groupement d’Intérêt Scientifique pour les Mammifères Marins de Méditerranée et leur environnement (GIS3M), tre associazioni che da decenni si occupano della salvaguardia dei cetacei nel Mediterraneo.
La scelta di studiare il Santuario Pelagos è quindi quanto mai appropriata, tenuto conto dell’importanza che quest’area riveste non soltanto a livello naturale, ma anche scientifico. Le acque dell’area protetta, in particolare quelle della Liguria, sono infatti un “hot post” per molte specie di cetacei, dal già citato grampo ai globicefali passando per le stenelle alle balenottere comuni arrivando sino a ai capodogli. Numerosi i progetti finalizzati al monitoraggio dell’area, dunque, tra cui anche quello firmato da Istituto Tethys e Guardia Costiera hanno sperimentato, che per due anni hanno sperimentato un’osservazione tramite drone, per nulla invasiva, che ha consentito di raccogliere molti dati importanti che verranno condivisi anche con gli esperti di Miraceti.