Lo scoiattolo grigio che stava terrorizzando e aggredendo i cittadini di Buckley, in Galles, è stato catturato e soppresso. Il roditore, che era stato ribattezzato "Stripe" come il cattivo del film Gremlins, aveva iniziato ad attaccare e a mordere adulti, bambini e animali domestici che passeggiavano tra i parchi pubblici della località del Flintshire, accanendosi in particolare contro chi gettava la spazzatura nei cassonetti.
A catturarlo è stata la stessa persona che ha contribuito a rendere l'animale un pericolo per se stesso e gli altri, la sessantacinquenne Corrine Reynolds. La triste storia di Stripe è iniziata infatti l'estate scorsa, quando la Reynolds ha cominciato a portargli da mangiare, nutrendolo quotidianamente per mesi.
Lo scoiattolo ha così perso la sua naturale diffidenza nei confronti dell'uomo, diventando pian piano troppo confidente ed esuberante. Ha iniziato così a mordere la stessa mano che gli dava da mangiare, aggredendo e morsicando poi decine di altre persone che passavano semplicemente di lì. Ha persino attaccato due gatti Bengala rendendo davvero complicata la vita nel parco per anziani, bambini e animali.
Una volta catturato l'animale è stato poi consegnato alla RSPCA, un'organizzazione che opera in Inghilterra e in Galles e che promuove la tutela e benessere degli animali. L'RSPCA non avuto altra scelta che sopprimere il roditore poiché si tratta di una pericolosa specie invasiva che non può essere rilasciata in natura.
Lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) è arrivato infatti in Europa, Italia compresa, dal Nord America e sfuggendo o venendo liberato dalla cattività ha formato poi popolazioni stabili in parchi cittadini e boschi. Si tratta di una specie estremamente invasiva, che sta rapidamente occupando la nicchia ecologica del più piccolo e autoctono Sciurus vulgaris, ovvero lo scoiattolo rosso o comune, che rischia seriamente di sparire.
Il comportamento aggressivo di Stripe non deve però sorprendere: questa specie è incredibilmente adattabile e fortemente territoriale, soprattutto nei confronti di altri animali. La sua triste storia ci ricorda però una lezione importante che cerchiamo di rimarcare sempre sulle pagine di Kodami: non bisogna mai alimentare un animale selvatico, anche in città.
Dar da mangiare agli animali selvatici può renderli più confidenti nei nostri confronti, aumentando così il rischio di incidenti e aggressioni che mettono in pericolo in primis l'animale stesso e successivamente persone, domestici e cose. Se si tratta poi di animali grossi come cinghiali, volpi o lupi i rischi salgono vertiginosamente, ed è una responsabilità che tocca noi affrotnmare.
Ovviamente non bisogna reprimere la naturale zoofilia nei confronti delle altre specie, ma occorre educare e sensibilizzare verso un approccio, un'interazione e una relazione consapevole coi selvatici. Solo così riuscirà a trovare l'equilibrio per una pacifica e rispettosa convivenza per tutti, uomini, selvatici e domestici evitando così che incidenti del genere si ripetano in futuro.