Il Carlino, in inglese Pug, è un vero e proprio molosso in miniatura che racchiude in sé energia, amore e le motivazioni di un cane da compagnia.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani3
- Rapporto con altri cani3
- Rapporto con altri animali in casa3
attività
- Attività fisica1
- Giocosità3
- Ricerca0
- Riporto0
- Guardia0
adattabilità
- Vita in città3
- Adatto come primo cane3
- Adattabilità ai viaggi3
- Tolleranza alle temperature calde0
- Tolleranza alle temperature fredde2
cure e salute
- Cura del pelo0
- Predisposizione alle malattie3
- Attenzione all'alimentazione3
motivazioni
- Epimeletica3
- Affiliativa3
- Comunicativa3
- Et epimeletica3
- Somestesica1
- Sociale3
- Protettiva0
- Territoriale0
- Possessiva0
- Competitiva0
- Perlustrativa0
- Predatoria0
- Sillegica0
- Esplorativa0
- Di ricerca1
- Cinestesica0
- Collaborativa2
Un cane da sempre apprezzato per la sua indole simpatica e affettuosa e il suo tipico aspetto: quel muso schiacciato e l'andatura trotterellante lo rendono una razza unica nel suo genere, che racchiude desideri e bisogni da scoprire e conoscere a fondo per potergli garantire un'esistenza felice.
Il Carlino ha origini antichissime: nella Cina imperiale era considerato sacro, al giorno d'oggi è il compagno di vita di molte persone che decidono di farlo entrare in famiglia.
A causa della caratteristica struttura brachicefala, dovuta alla iper selezione della razza da parte degli esseri umani, spesso va incontro a problemi di salute. Così, se decidete di vivere con un Carlino, fate tanta attenzione al suo benessere e scegliete soggetti che non abbiano il muso molto corto.
Origine: Cina
Standard: N° 253 / 16.02.2011 Gruppo 9: cani da compagnia, Sez. 11 Molossoidi di piccola taglia
Aspetto: Il Carlino è un molosso in miniatura. Il corpo è compatto e massiccio, testa larga e muso squadrato e corto ricco di pieghe. Gli occhi sono grandi e sporgenti e le orecchie piccole attaccate alte. La coda ha la caratteristica forma ritorta e arricciata. Il pelo è corto e morbido e si presenta nei colori nero, argento, fulvo, albicocca. Le dimensioni sono relative solo al peso che varia dai 6 agli 8 kg.
Motivazioni: Affiliativa, sociale, comunicativa, epimeletica ed et-epimeletica, collaborativa.
Amante di: Passare il tempo e giocare insieme ai propri umani, passeggiate non troppo lunghe, partecipare alla vita quotidiana familiare.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Carlino è un cane molto particolare che, anche a causa delle sue caratteristiche fisiche, può sviluppare molte patologie. Tra queste troviamo la lussazione della rotula e la displasia dell’anca che possono essere di origine genetica o traumatica, i problemi oculari (dalle banali infiammazioni a malattie più serie come la cheratite pigmentosa o l'atrofia della retina), e i problemi respiratori. A causa delle pieghe del mantello soffre di dermatite. Ha inoltre una predisposizione genetica per la meningoencefalite, malattia che colpisce la corteccia cerebrale. Come tutti i brachicefali, può essere affetto da BAOS, la sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori.
In caso di gravidanza, la femmina è spesso sottoposta a parto cesareo. L'alimentazione è importante che sia equilibrata e mai in eccesso data la tendenza al sovrappeso. Come sempre la raccomandazione è quella di rivolgersi ad allevatori professionali e responsabili, ed è vivamente consigliato non scegliere soggetti prototipici, con il muso molto corto.
Origine e storia
La storia del Carlino è antica e incerta, l'ipotesi più accreditata è che vide la luce nella Cina del VII secolo a.C. durante la Dinastia Song. Antichi documenti dell'epoca riportano la presenza alla corte imperiale di un “cane a muso e zampe corte”.
La leggenda narra che un leone, innamoratosi perdutamente di uno scoiattolo, chiese agli Dei un aiuto per poter concretizzare il suo amore: le divinità ascoltarono le sue preghiere e lo trasformarono proprio in un Carlino! Fantasia e realtà si fondono nel significato simbolico che gli antichi cinesi davano a questa razza, non è raro trovare a protezione dei templi cani-leone, anche i monaci tibetani consideravano il Carlino un animale sacro, pensando che potesse allontanare gli spiriti maligni grazie alle sue espressioni facciali e che le sue rughe formassero l'ideogramma “principe”.
Le dinastie imperiali adoravano così tanto il Carlino che gli donarono titoli nobiliari pari a quello della moglie dell'Imperatore, a corte erano sorvegliati e nutriti con alimenti di prima qualità. persino nelle parate era presentato dopo i leoni con l'appellativo di “piccolo cane d'oro”.
La sua comparsa in Europa avvenne intorno al XIV secolo con le navi mercantili della Compagnia delle Indie Orientali. Ben presto fu subito amato anche nelle corti europee: il principe d'Orange non si separava mai dal suo Pompey che, pare, gli salvò la vita abbaiando per avvisarlo di un terribile agguato per mano degli invasori spagnoli nel 1572.
Nel 1600 il Carlino prese velocemente il posto del Cavalier King e del Piccolo Levriero italiano come cane preferito dalle famiglie nobili che lo immortalavano nei ritratti di famiglia e lo esibivano durante le occasioni mondane.
Persino Giuseppina Bonaparte aveva un Carlino, Fortune, con cui condivideva ogni istante: il piccolo cane leone era talmente fiero che proibì addirittura all’imperatore di entrare in camera della sua consorte! Anche Maria Antonietta e Maria Stuarda scelsero un Carlino come compagno di vita.
L'ascesa della razza in Europa proseguì fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando vide un rapido calo di popolarità. Il merito della ripresa va ai coniugi Windsor che negli anni '50 si fecero immortalare con i loro Carlini, ridando alla razza l'antica fama.
Da quel momento la storia del Carlino è nota, dalle corti nobiliari alle famiglie comuni è stato un attimo: il Carlino è tutt'oggi uno dei cani da compagnia preferiti.
Una curiosità riguardo all'etimologia del nome: in Italia e in Francia la razza è stata chiamata Carlino come omaggio all’attore Carlo Antonio Bertinazzi, detto appunto Carlino, per la sua interpretazione di Arlecchino con una maschera che riprendeva le espressioni facciali del piccolo cane. In Inghilterra si chiama Pug: le ipotesi sul nome anglosassone sono che derivi dal latino pugnus (pugno) a significare la forma della testa come un pugno chiuso appunto, mentre nei paesi di origine germanica e nord europea, è conosciuto come Mops, dall'olandese moppen, ovvero “dall'aspetto arcigno.”
Motivazioni (desideri e bisogni)
Il Carlino è classificato come cane da compagnia ma, se si conosce bene e ci si rifà anche alle sue origini, si può facilmente capire che è ben più di un “cane soprammobile”: questa razza porta in sé la fierezza e l'orgoglio delle antiche Dinastie imperiali.
Senza dubbio è un cane estremamente affiliativo, si affeziona molto alla sua famiglia umana con cui desidera condividere la quotidianità, partecipando attivamente a tutti gli impegni, spesso dicendo la sua con brontolii e sbuffi di disappunto. Ovviamente il rovescio della medaglia è rappresentato dalla difficoltà a stare da solo per molto tempo, la solitudine lo manda in agitazione e in frustrazione.
La sua motivazione comunicativa è sviluppatissima, il Carlino ha una capacità sonora incredibile: gorgoglii, sbuffi, rochi abbai e ringhi brontolanti compensano la quasi inespressività del muso. Con i suoi umani impara a “conversare” in modo impeccabile, è facile capire quando il Carlino è felice o contrariato, con i cani la cosa si fa un po' più difficile: gli altri cani trovano incomprensibile quell'ammasso di muscoletti che respira rantolando, spesso non capiscono se quei suoni siano amichevoli o rappresentino una minaccia.
Sta a noi proteggerli ed imparare quali possono essere i cani amici per lui, la sua motivazione sociale inter specifica è altissima, il Carlino ama molto fare nuove conoscenze a patto che vengano gestite con la dovuta cura e l'indispensabile rispetto. È un vero pagliaccio che adora giocare e divertirsi ma, se messo alle strette con gesti troppo invadenti o violenti, si difende dando anche qualche pinzata.
Da buon cane di compagnia, il Carlino è un vero e proprio angelo custode: le sue motivazioni epimeletica e et-epimeletica lo rendono un'adorabile compagnia, sembra sempre che sappia esattamente cosa fare in base al vostro umore o ai vostri bisogni del momento.
Condividere la vita con questo piccolo cane-leone può essere davvero un gran privilegio!
Aspetto Fisico
Il Carlino è un vero e proprio molossoide in miniatura, con caratteristiche fisiche quasi uniche.
Il corpo è robusto e compatto, con la tipica testa rotonda e muso schiacciato ricco di pieghe, gli occhi sono tondi e sporgenti e le orecchie piccole attaccate alte.
Gli arti sono dritti e resistenti e donano al Carlino la caratteristica andatura trotterellante, la coda è arricciata e ripiegata sul dorso.
Il pelo è corto, morbido e lucente e può essere di vari colori: nero, fulvo, albicocca e argento. Gli esemplari chiari hanno sempre la mascherina nera che ricopre tutto il muso.
Le dimensioni tra maschio e femmina non presentano grosse differenza e sono indicate dal peso, che varia dai 6 agli 8 kg. L'altezza deve essere comunque proporzionata (dai 25 ai 30 cm).
Cura e salute
Il Carlino è un cane particolare e delicato che, a causa della sua fisicità “estremizzata” dalla manipolazione umana, può essere soggetto ad alcune patologie sia genetiche che correlate alla sua struttura brachicefala, è uno dei cani più maltrattati geneticamente.
Tra le più frequenti troviamo le difficoltà respiratorie: il muso molto schiacciato ed il naso quasi inesistente portano il Carlino a soffrire di disturbi fastidiosi, come lo “starnuto inverso” (fenomeno non grave che avviene quando un'irritazione provoca un restringimento della trachea che porta a sussulti e suoni particolari) e infiammazioni delle vie respiratorie.
Un’altra patologia che colpisce il Carlino è la BAOS (Sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori), causata dalla conformazione della testa che provoca un “impacchettamento” delle mucose con conseguente malformazione di narici chiuse e naso sottodimensionato, palato molle allungato, trachea con diametro ridotto.
Questa condizione porta allo sviluppo nel tempo di problemi anche gravi quali il collasso tracheale o della laringe, e ad una serie di disturbi dal russare notturno alla intolleranza al movimento, fino a sincope e collasso.
La sua conformazione fisica lo rende soggetto anche al colpo di calore, bisogna pertanto prestare molta attenzione soprattutto nella stagione estiva evitando al Carlino esposizioni al sole troppo prolungate.
Anche gli occhi sono una parte delicata della razza, è importante tenerli sempre puliti per evitare irritazioni ed infezioni. Un'igiene particolare va riservata anche alle pieghe del muso e delle orecchie.
Il Carlino può anche presentare patologie articolari, in particolare la lussazione della rotula.
Un'altra grave malattia genetica che può colpire il piccolo molossoide è la meningoencefalite, malattia che colpisce la corteccia cerebrale e causa attacchi convulsivi.
L'alimentazione ricopre un ruolo fondamentale nella vita del Carlino: tende al sovrappeso e ha bisogno di una dieta varia ed equilibrata.
Se decidete di scegliere un Carlino è raccomandato rivolgersi ad allevatori professionisti che si occupano con serietà della razza. Troppo spesso i piccoli cani da compagnia vengono venduti come merce nei negozi, alimentando il traffico sommerso dei cuccioli di razza provenienti soprattutto dall'Est Europa, dove esistono vere e proprie “fabbriche” di cani e le femmine vengono sfruttate allo sfinimento senza minima cura della salute fisica e mentale.
Cosa fare con un Carlino
Vivere con un Carlino è garantirsi la compagnia di un fedele amico dalla presenza costante.
Con lui potete condividere la vita quotidiana: portatelo con voi a fare le commissioni, a fare shopping, a pranzo fuori, lui non ama la solitudine e parteciperà volentieri e sarà felice di passare del tempo con voi.
Naturalmente fate sempre attenzione alla temperatura esterna soprattutto d’estate: rischia di essere colto da colpo di calore (non lasciatelo mai chiuso in macchina!) e alle persone che si rivolgono a lui: il Carlino è un animale sociale ma si devono sempre rispettare i suoi spazi e i suoi bisogni.
Con lui potete fare anche attività fisica, non eccessiva naturalmente, ma una passeggiata nel verde o su una spiaggia, sarà un bellissimo modo di trascorrere una giornata.
Il Carlino è un cane molto simpatico che adora giocare, lo fa in modo divertente e mai ossessivo: lanciategli palline, nascondete qualche bocconcino o organizzate una caccia al tesoro anche con i bambini, sarà uno spasso!
Relazione e contesto ideale
Il Carlino, pur avendo l'aspetto di un molosso in miniatura, è un adorabile cane da compagnia.
Il suo contesto ideale è senza dubbio una famiglia che lo ami pazzamente e abbia il modo e il tempo di restare spesso con lui. Vanno bene anche i bambini, a patto che siano bene istruiti su come ci si comporta con un cane di piccole dimensioni. È una razza molto amichevole e giocosa ma non significa che si possa trattarlo come un oggetto: i suoi spazi e i suoi tempi vanno rigorosamente rispettati, così come i suoi desideri e bisogni.
Il Carlino può anche essere il cane di persone non più giovanissime in quanto non ha necessità di attività fisica intensa ma gli deve comunque essere sempre garantita la possibilità di uscite frequenti e passeggiate.
Se siete disposti a curarvi di questo piccolo cane-leone, la vita con lui sarà piacevole e piena d'amore.
Una giornata con un Carlino
Un brontolio vi sveglia, è il vostro Carlino che vi fissa con quegli occhioni lucenti, agitando il codino a riccio. È il momento di alzarsi e lui vi guida felice in cucina.
Fate una colazione veloce e vi preparate: gli avete comprato una bella e comoda pettorina che lui sfoggia con orgoglio trotterellando per le strade della città.
La passeggiata è tranquilla, percorrete le vie del quartiere salutando i bambini che vanno a scuola e hanno sempre una carezza per il piccoletto ed arrivate al parco.
Qui spesso vi date “appuntamento” con i suoi amici cani, appena arrivate il vostro Carlino freme dalla gioia di poter scorrazzare un po' libero con gli altri piccoletti.
Al rientro a casa, lo dovete lasciare per qualche ora, bisogna andare al lavoro, ma siete sereni perché lui ha imparato ad aspettarvi paziente dormicchiando sul divano. Nel caso doveste tardare, avete però la fortuna di conoscere una dolce dog sitter che si può occupare del Carlino durante la vostra assenza.
Nel pomeriggio tornate a casa e il piccolo impazzisce di gioia, vi fa così tante feste da perdere il fiato. Voi lo salutate con amore, senza agitarlo troppo: sapete che l'eccessiva eccitazione può portarlo a respirare con difficoltà.
Vi preparate e andate a prendere i bambini a scuola, oggi è una bella giornata da dedicare a tutta la famiglia: salite in macchina e andate poco fuori città per una passeggiata.
Vi divertite molto a camminare e correre sui prati, il vostro Carlino è un turbine di energia e gioca volentieri con i bambini, naturalmente date sempre un occhio alla situazione, è importante che i piccoli umani non esagerino e il Carlino non si stanchi troppo.
Al rientro a casa siete tutti stanchi e felici, voi preparate la cena mentre il piccolo molosso si riposa accanto ai vostri piedi. È poi già ora di un bel film e poi di andare a letto: la serata è sempre accompagnata da un piccolo Carlino che russa, borbotta e sprigiona un amore coinvolgente.