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25 Febbraio 2024
12:00

Il canguro rosso (Osphranter rufus)

Il canguro rosso è un mammifero della famiglia Macropodidae e del genere Osphranter. Vive in Australia ed è il più grande canguro al mondo, il più grande marsupiale e il più grande mammifero terrestre australiano.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il canguro rosso (Osphranter rufus) è un mammifero della famiglia Macropodidae e del genere Osphranter. È originario dell'Australia, dove vive nella maggior parte del territorio, fatta eccezione per le aree costiere dell'Est, del Nord e del Sud Ovest.

Secondo quanto pubblicato sulla rivista scientifica Mammalian Species nel 2020, le sue dimensioni (che superano i 160 centimetri di altezza e gli 80 chili di peso) lo rendono il più grande canguro al mondo, ma non solo. Il canguro rosso, infatti, è anche il più grande marsupiale e il più grande mammifero terrestre australiano.

Come è fatto il canguro rosso

Il canguro rosso è il più grande marsupiale vivente e può raggiungere gli 85 chili di peso. In posizione eretta supera i 160 centimetri di altezza. Le femmine, che sono più piccole, non superano però i 105 centimetri e 4o chili di peso. La lunghezza della coda può raggiungere i 115 centimetri, mentre quella dei piedi è di circa 30/38 centimetri nei maschi e 26/33 centimetri nelle femmine. I maschi, inoltre, hanno spalle proporzionalmente più larghe rispetto a quelle delle femmine e anche gli arti anteriori sono più grandi. Hanno entrambi corporature robuste, con arti posteriori molto muscolosi.

Anche la coda è potente e viene utilizzata sia durante i salti che in posizione eretta per trovare l'equilibrio, formando una sorta di treppiede.

Il colore del mantello è solitamente bruno-rossastro nei maschi, mentre le femmine sono color grigio-blu, sebbene questi colori possano variare in base alla zona dell'areale di distribuzione. Le femmine sono dotate di una tasca (il cosiddetto marsupio) sul ventre, che contiene 4 mammelle.

Habitat e distribuzione

I canguri rossi vivono in gran parte della parte dell’Australia centrale e, in particolare, nelle aree dove le precipitazioni annuali sono in media inferiori a 500 millimetri. Preferiscono procurarsi il cibo negli habitat di pianura aperta, che non vedono presenza di alberi o cespugli. Solo raramente, però, si trovano in regioni completamente prive di arbusti, i quali offrono ombra e riparo.

L'Atlas of living Australia riporta una mappa delle segnalazioni, in cui è possibile rilevare la massima densità demografica proprio nel centro del paese, nelle aree distanti dalle coste.

In seguito ai periodi di forte siccità il numero di individui tende a diminuire in correlazione alla ridotta presenza di risorse alimentari e, secondo quanto riportato dalla IUCN, in risposta a eventi di precipitazioni localizzate, il canguro rosso può arrivare a spostarsi su distanze superiori a 200 chilometri.

Riproduzione

I maschi di canguro rosso vivono una forte competizione per l'accesso all'accoppiamento e per questo motivo si possono verificare casi di combattimenti tra individui dello stesso sesso. I canguri si colpiscono vicendevolmente utilizzando gli arti superiori e anche quelli inferiori, con cui possono sferrare calci potenti.

Il periodo di gestazione è breve e i piccoli nascono 33 giorni dopo l'accoppiamento. 1 o 2 giorni dopo il parto la femmina può nuovamente accoppiarsi.

I cuccioli alla nascita sono molto piccoli (2,5 centimetri per 0,75 grammi di peso) e in seguito al parto si arrampicano sul mantello della madre, entrano nel suo marsupio e si attaccano immediatamente a una mammella. Con il passare del tempo cominceranno ad uscire con la testa o con i piedi dal marsupio, che verrà lasciato definitivamente intorno ai 235 giorni di età, sebbene l'allattamento duri per circa un anno.

Le singole femmine possono avere contemporaneamente un cucciolo nel marsupio e un altro più grande che si muove poco distante. La maturità sessuale dei giovani canguri rossi viene raggiunta intorno ai 15-20 mesi nelle femmine e ai 20-24 mesi nei maschi.

La durata media della vita in libertà è di circa 8 anni per i maschi e 10 anni per le femmine.

Comportamento

I canguri rossi vivono in piccoli gruppi che comprendono in media 10 individui e sono costituiti principalmente da femmine accompagnate dalla prole e uno o più maschi.

Si tratta di animali per lo più crepuscolari e notturni, che durante il giorno riposano all'ombra e compiono brevi spostamenti.

Il canguro rosso tende ad essere legato a uno specifico territorio, ma, in caso di condizioni ambientali avverse, può spostarsi anche di centinaia di chilometri. Secondo quanto riportato da Animal Diversity Web, durante i trasferimenti possono raggiungere una velocità di 64 km/h, con salti lunghi fino a 8 metri e alti fino a 3 metri (mediamente sono lunghi 120/190 centimetri).

Durante la corsa, i canguri rossi fanno affidamento anche sulla potente coda, in una sorta di andatura a 5 "zampe", in cui gli arti anteriori e la coda bilanciano l'animale, mentre le zampe posteriori vengono spostate in avanti contemporaneamente.

Alimentazione

I canguri rossi sono animali esclusivamente erbivori, che possono restare senza acqua per lunghi periodi di tempo, a patto di poter consumare piante ricche di umidità, le quali soddisfano contemporaneamente il loro bisogno nutrizionale e anche quello idrico. Mangiano prevalentemente erba, ma possono nutrirsi anche di foglie e arbusti.

L'Australian Museum sottolinea come l'abbondanza di cibo sia un fattore determinante nel ciclo di vita del canguro rosso, che soffre in maniera importante i periodi di forte siccità. In queste condizioni, all'interno del suo habitat, le risorse alimentari diminuiscono rapidamente.

Il canguro rosso e l'uomo

Gli unici predatori dei canguri rossi adulti sono i dingo. I cuccioli, invece, possono venire predati anche da alcuni rapaci.

In Australia la caccia al canguro rosso è legale e molte persone raggiungono il paese da tutto il mondo proprio con l'intento partecipare a una battuta di caccia con scopi puramente ludici. Ancora oggi, inoltre, è diffuso l'abbattimento per l'utilizzo della pelle e per il consumo della carne.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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