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1 Novembre 2023
13:06

Hook, il cane che ha perso la zampa in una tagliola: ora è salvo e aspetta di essere adottato

Hook è un meticcio finito con una zampa in una tagliola abbandonata nella campagna di Mileto, in provincia di Vibo Valentia. A raccontare la sua storia sono i volontari dell’Oipa, che lo hanno salvato e ora cercano la famiglia giusta per lui.

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Ora sta meglio e cerca casa ma per Hook, finito con una zampa in una tagliola, è stata davvero dura cavarsela. A raccontare la storia di questo meticcio sono i volontari dell’Oipa che lo hanno trovato e salvato da una trappola per volpi o cinghiali lasciata in mezzo alla campagna di Mileto, in provincia di Vibo Valentia, dove il giovane cane è stato recuperato in agonia con una zampa anteriore completamente scarnificata e di cui rimaneva solo l’osso ripulito da pelle, muscoli e innervazioni.

«Una scena straziante», l’ha descritta chi è intervenuto, vissuta però da Hook con grande coraggio. «Quando lo abbiamo trovato non credevamo ai nostri occhi: un cane con un osso al posto della zampa e che, nonostante l’inferno che aveva passato e il dolore che deve aver provato per liberarsi dalla tagliola, ci scodinzolava», racconta la delegata dell’Oipa di Vibo Valentia, Samantha Mercadante.

«Era sofferente, ma i segni vitali c'erano. Lo abbiamo subito preso e portato a far visitare, aveva un setticemia poverino. Una volta stabilizzato, una nostra volontaria lo ha preso in stallo. È un cagnolino molto bello e poi ha un carattere eccezionale è davvero molto dolce. Ma allo stesso tempo è stato davvero fortissimo: nel dolore e nella solitudine se l’è cavata da solo. Ormai è il nostro eroe».

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Hook, ha circa un anno e mezzo. Ieri ha subito l'intervento di amputazione della zampa e l'operazione è andata benissimo: appena sveglio, era già pronto a muovere i primi passi. Ora lo aspetta una nuova vita sicuramente migliore di quella che faceva prima, visto che al collo aveva come collare un pezzo di tubo di quelli usati per travasare liquidi, chiuso con un filo di ferro fatto passare al suo interno.

«Hook, con riferimento a Capitan Uncino, è per noi l'immagine del coraggio e del riscatto da quegli esseri umani che provocano volontariamente sofferenze agli animali. Esattamente come colui che ha sistemato senza alcuna preoccupazione e, soprattutto, illegalmente, questa trappola nei campi per difendere probabilmente la propria proprietà dalla fauna selvatica». Ora Hook dovrà restare in convalescenza per un periodo di tempo, ma non appena si sarà rimesso del tutto, potrà essere adottato. Il fatto che non abbia una zampa non deve assolutamente far immaginare che il nostro amico non potrà avere comunque una buona vita: un cane tripode, vale la pena ricordarlo, è solo apparentemente diverso dagli altri, perché poi può camminare e correre come qualunque altro cane.

Si sa che l’idea di adottare un cane con una disabilità, nello specifico un cane cui manca una zampa, non sia al primo posto quando si decide di accogliere un nuovo amico in famiglia, ma questo modo di pensare ha  più a che fare con il pregiudizio diffuso secondo cui un cane tripode sarebbe "più impegnativo". In realtà non è così: i cani, soprattutto quelli giovani, come Hook, hanno uno spirito di adattamento incredibile e si abituano rapidissimamente alla loro nuova condizione. Ovviamente, nonostante questo, è comunque necessario sapere alcune cose nel momento in cui si procede con l’adozione: prima fra tutte, che cura e supporto cambiano a seconda che l’adozione avvenga poco tempo dopo l’intervento di amputazione, o trascorso più tempo.

Nel primo caso, infatti, il cane avrà bisogno di un periodo di riabilitazione che dovrà essere effettuato da professionisti e potrebbe essere necessario per qualche tempo anche un carrellino, che non è niente di che, visto che basta semplicemente togliere in casa i possibili ostacoli che potrebbe incontrare. Oltre a questo, però, la cosa più importante per vivere con un cane con una disabilità, è l'immagine che se ne ha di lui, perché questo cambia davvero tutto: se, infatti, guardando il nostro amico vediamo soltanto un essere fragile e malato, renderemo inevitabilmente la vita difficile a noi e insoddisfacente a lui. Cosa che non accadrà se, invece, lo considereremo come qualcuno che può correre, giocare e insegnarci cosa significa vivere una condizione di diversità senza alcun tabù.

Per informazioni sull'adozione contattare la delegata Oipa Samantha Mercadante: 348 3480273 ; vibovalentia@oipa.org – oppure la vice delegata Rosita Giordano: 345 0391485 ; vice-vibovalentia@oipa.org

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Simona Sirianni
Giornalista
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