Il Cane da Pastore di Karst è un molossoide di origine slovena appartenente al secondo gruppo della catalogazione Enci, ovvero quello che riguarda i cani di tipo Pinscher, Schnauzer, Molossoidi e Bovari Svizzeri. Secondo alcuni esperti, questo grande guardiano delle greggi dal folto mantello grigio, deriva dai cani da pastore utilizzati dai popoli Illirici che, durante l'età del ferro abitavano la regione del Carso, tra la Slovenia, la Croazia, la Bosnia Erzegovina e l'Italia.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani0
- Rapporto con altri cani1
- Rapporto con altri animali in casa3
attività
- Attività fisica2
- Giocosità0
- Ricerca0
- Riporto0
- Guardia3
adattabilità
- Vita in città0
- Adatto come primo cane0
- Adattabilità ai viaggi0
- Tolleranza alle temperature calde1
- Tolleranza alle temperature fredde3
cure e salute
- Cura del pelo1
- Predisposizione alle malattie1
- Attenzione all'alimentazione1
motivazioni
- Epimeletica3
- Affiliativa3
- Comunicativa0
- Et epimeletica0
- Somestesica1
- Sociale0
- Protettiva3
- Territoriale3
- Possessiva3
- Competitiva3
- Perlustrativa1
- Predatoria0
- Sillegica0
- Esplorativa0
- Di ricerca0
- Cinestesica1
- Collaborativa0
I pastori della regione, nei secoli, hanno condiviso con il Karst diverse attività e gli hanno chiesto di essere un guardiano, capace di difendere le greggi dai predatori, ma anche un compagno di vita, con cui condividere le dure giornate sulle montagne ad Est delle Alpi.
Per vivere con lui è quindi bene sapere che non si tratta certamente di un cane da città, ma piuttosto di un serio e responsabile compagno con cui condividere giornate silenziose e tranquille all'aria aperta.
Origine
Slovenia
Standard
N° 278 / 22.08.2001
Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani bovari svizzeri
Sezione 2.2 Molossoidi di Tipo da montagna
Aspetto
Il pastore di Karst è un cane di taglia medio grande, dalle proporzioni armoniose e dalla corporatura robusta. La coda e le orecchie sono cadenti. Il pelo, di colore grigio ferro, è lungo e abbondante. I maschi raggiungono i 57-63 centimetri (30/42 chili), mentre le femmine generalmente non superano i 60 centimetri (26/37 chili).
Motivazioni
Protettiva, territoriale, possessiva, competitiva, affiliativa, epimeletica.
Amante di
Proteggere e difendere la sua famiglia e ciò che riguarda il suo gruppo di appartenenza. Sdraiarsi sulla cima di una collina e guardare da lontano il mondo che va avanti senza minacciare la sua serenità. Lanciare di tanto in tanto uno sguardo ai suoi umani e trovare in loro approvazione, guida e coerenza.
Salute, cura e mantenimento
Come molti cani selezionati nei secoli per svolgere un determinato lavoro, il Pastore del Karst è resistente e tende a godere di buona salute. Ciò nonostante, potrebbe soffrire di displasia dell'anca.
Origine e storia
Il Cane da pastore di Karst è una razza molto antica, che ha avuto origine attraverso la selezione da parte dei pastori, a partire dai cani dei popoli Illirici che abitavano gli altipiani a cavallo tra la Slovenia, la Croazia, la Bosnia Erzegovina e l'Italia durante l'età del ferro, la quale ha avuto inizio intorno al XIII secolo a.C. Karst, infatti, è la traduzione di "Carso", ovvero l'altopiano calcareo che si estende lungo tutto il confine orientale del Friuli Venezia Giulia fino all'Istria.
Come molti cani appartenenti a questa categoria, si pensa che abbia antenati comuni con i cani da pastore dell'Asia centrale e della zona dell'Himalaya. In epoche più recenti, invece, si ritiene che sia stato incrociato anche con il Pastore di Ciarplanina, con cui talvolta viene confuso per via dell'aspetto estremamente simile.
La prima citazione di questi cani risale al 1689 quando il Barone Janez Vajkart Valvasor lo descrive all'interno del suo testo La gloria del ducato di Carniole, ovvero un'importante testimonianza della vita slovena dell'epoca.
È stato riconosciuto dalla FCI nel 1939 con il nome di cane da pastore dell'Illiria, il quale venne poi cambiato nel 1968 nell'attuale nome che rimanda all'altopiano del Karst.
In Italia è estremamente raro e, secondo quanto pubblicato da Enci, nel 2022 sono stati solo 5 i nuovi soggetti registrati nel registro ufficiale delle razze. Chiunque desideri accogliere in famiglia un cane di questo tipo, però, può prendere in considerazione l'idea di rivolgersi a un'associazione rescue che si dedichi solo ai cani da guardiania e cerchi di offrire adozioni per i soggetti vittime di abbandono o maltrattamento.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Il Cane da Pastore di Karst è un "cugino" del nostro Pastore Maremmano Abruzzese e, proprio come lui, ama avere il ruolo di chi protegge e difende il gruppo. D'altra parte è proprio ciò che gli abbiamo chiesto di fare per secoli. La sua motivazione protettiva, quella territoriale e quella possessiva potrebbero risultare inadeguate alla vita in città, dove ai suoi occhi di guardiano, vi sono costanti situazioni potenzialmente preoccupanti. Tutto ciò, bisogna saperlo, è abbinato anche a personalità sicure e autonome a sufficienza per trascorrere lunghe giornate con gli animali, senza ricevere costanti indicazioni dagli esseri umani.
Ciò nonostante, bisogna ricordare che proprio nell'ottica di dare vita a un "collega" per il lavoro nei pascoli, l'uomo ha selezionato anche altre abilità tipiche dei cosiddetti cani da guardiania, o da protezione delle greggi, ovvero la motivazione affiliativa (che lo porta a desiderare la sensazione di far parte di un gruppo ristretto a cui riferirsi) e la motivazione epimeletica (necessaria per prendersi cura di tutto ciò che protegge).
Inoltre, questi grandi e resistenti cani da montagna nella maggior parte dei casi non hanno traccia della motivazione predatoria, ovvero il desiderio e il bisogno di inseguire ciò che si muove: come potrebbe altrimenti convivere con gli ovini? Ciò non vale per tutti, però. Chi arriva nel suo territorio senza il consenso dei suoi umani potrebbe venire allontanato immediatamente. Proprio per via del suo mestiere, il Pastore del Karst è infatti piuttosto diffidente e la sua motivazione sociale è ridotta al minimo.
Aspetto Fisico
Il Pastore del Karst, ha un aspetto maestoso e rustico. La testa ha una nasale dritta e larga, tipica di questa categoria di cani da pastore. Il tartufo è di colore nero ed è piuttosto allargato lateralmente. Gli occhi sono a forma mandorla, con colori che variano dal castano al marrone scuro e hanno un'espressione calma e sicura che, secondo quanto descritto nello standard: «Conferisce un tocco malinconico grazie alle palpebre pigmentate di nero».
Le orecchie sono di media lunghezza e cadono piatte, a forma di "V" contro le guance, mentre il collo è molto muscoloso, con una pelle spessa e il pelo lungo che forma una criniera. La coda è larga alla base, di media lunghezza e leggermente curvata verso l'alto quando il cane è in movimento.
Il mantello del Pastore del Karst è fitto, lungo e piatto, con un sottopelo abbondante e un colore definito nello standard come "grigio ferro", più scuro sul dorso e più chiaro verso il ventre e gli arti. Generalmente presenta una macchia scura sulla parte anteriore degli arti. Il muso ha a sua volta una maschera scura che si estende fino allo stop o addirittura oltre. Il pelo è più lungo e morbido su diverse parti del corpo, come il collo, le gambe anteriori e posteriori.
In termini di dimensioni, i maschi misurano tra i 57 e i 63 centimetri e pesano dai 30 ai 42 chili, mentre le femmine hanno un'altezza compresa tra i 54 e i 60 centimetri e un peso che varia dai 25 ai 37 chili.
Cura e salute
Il Cane da pastore del Karst gode generalmente di buona salute, in quanto è stato selezionato a lungo proprio sulla base della sua solidità e delle abilità nel lavoro, piuttosto che seguendo parametri estetici. Questo particolare aspetto della sua storia ha fatto sì che l'aspetto rustico si adeguasse ai climi del Carso e non sviluppasse patologie legate alla selezione eccessiva.
Ciò nonostante, come molti cani di grande taglia, potrebbe essere soggetto alla displasia dell'anca e del gomito. Alcuni individui potrebbero essere soggetti alla torsione gastrica. Inoltre, trattandosi di un cane che trascorre molto tempo all'aria aperta, è bene procurarsi un antiparassitario adatto all'ambiente in cui si vive.
Necessita di una dieta sana, regolare e, soprattutto, adeguata alla quantità di movimento svolto durante le giornate.
Il mantello è abbondante e necessita di una spazzolata di tanto in tanto, ma se il cane ha l'opportunità di trascorrere tanto tempo all'aperto, la muta stagionale non sarà un problema insormontabile.
Cosa fare con un Cane da pastore di Karst
Il Pastore di Karst ama la natura e con lui si possono organizzare escursioni ed avventure negli ambienti più isolati e remoti in montagna e in campagna. Ama sentire il vento e la pioggia, quindi non dovete temere per il maltempo, che per lui sono fattori più piacevoli rispetto all'estremo caldo.
Il momento più felice della sua giornata è quando può stendersi sulla cima di una collina guardando lontano e sentendosi il vostro compagno insostituibile.
Non è certo un cane a cui piace giocare tutto il pomeriggio al riporto, ma preferisce esplorare posti nuovi e poi godersi la staticità. Ciò nonostante, potete pensare, di tanto in tanto, di organizzare qualche attività (senza mai esagerare, perché potrebbe pensare che lo abbiate scambiato per un Labrador), come una ricerca olfattiva, o un problem solving che gli faccia trovare un osso da sgranocchiare accanto a voi.
Relazione e contesto ideale
Vivere insieme a un guardiano degli armenti è una grande responsabilità, perché si tratta di un cane che non ama gli ambienti troppo frenetici rumorosi e affollati. È molto importante saperlo anche prima dell'adozione, in modo da chiedersi più di una volta se davvero si ha in mente di condividere una routine adeguata alle sue motivazioni e ai suoi interessi. Inoltre, essendo un cane dalla personalità autonoma, desidera accompagnarsi a un pet mate coerente e affidabile, altrimenti si convincerà facilmente di essere lui il più sicuro dei due.
Bisogna anche dire, però, che si tratta di una razza che può convivere pacificamente con i gatti e (se c'è rispetto reciproco), anche con i bambini, a patto che le interazioni tra loro vengano sorvegliate dagli adulti e che non dia l'impressione di scambiarle per le pecore del branco. In questo caso, infatti, potrebbe esagerare con la sua motivazione protettiva.
La famiglia ideale per il Karst non ha ospiti tutti i giorni e, nelle occasioni in cui accoglie qualcuno in casa, è consapevole e responsabile, quindi si fa trovare fuori dalla porta con il proprio cane da pastore, in modo da entrare tutti insieme.
Avendo questa spiccata passione per la protezione dei suoi umani, il consiglio è quello di evitare di posizionargli la cuccia proprio sull'uscio, altrimenti si rischia di sviluppare ulteriormente questo suo desiderio. Il segreto sta nel guidarlo consapevolmente alla scoperta delle strategie migliori e moderate per proteggerci, in modo da lasciarglielo fare con comportamenti che non creino disagio alla vita di tutti i giorni e non obblighino a recluderlo ogni volta che arriva qualcuno.
Non è un compito facile, ma nel caso in cui questo grande cane abbia la tendenza ad allontanare qualsiasi cosa si muova all'orizzonte, si può pensare di contattare un educatore cinofilo, il quale può aiutare a cambiare qualche abitudine quotidiana per ridurre la frequenza di questi comportamenti.
Una giornata con un Cane da pastore di Karst
Quando suona la sveglia, controllate dove si trova il vostro cane e lo vedete dormire serenamente con metà del corpo nella vostra stanza e l'altra metà rivolta verso l'ingresso. Sapete che, nella notte, ogni tanto, sente qualche rumore e forse oggi ha deciso di addormentarsi in un luogo da cui potervi proteggere. Mentre andate verso la cucina lo scavalcate e lui, senza alzarsi, muove la testa per seguirvi con lo sguardo.
Quando il caffè è pronto, andate in giardino e il vostro Pastore di Karst vi segue per fare la perlustrazione mattutina dell'ambiente, sentire gli odori degli animaletti passati nella notte e annusare verso l'orizzonte, per sentire come vanno le cose intorno a casa. Vi siete trasferiti in campagna poco prima che lui arrivasse in famiglia e ne siete molto felici perché, se fosse andata diversamente, forse il vostro cane non si sentirebbe così a suo agio. A lui, come a voi, piace il silenzio e la pace della natura, piuttosto che i rumori della città.
Tornate in casa, vi vestite e gli mettete una pettorina e un guinzaglio, anche se sapete bene che preferirebbe essere libero. Avete però raggiunto questo compromesso: arrivati in un luogo isolato, non esiterete a regalargli qualche momento di libertà. Oggi lavorate da casa, quindi una volta rientrati vi sistemate nella veranda con il computer sul tavolo, mentre il vostro cane si sdraia ai vostri piedi.
Nel primo pomeriggio andate nuovamente a fare un giro tra i prati e incontrate un amico con un altro cane, il quale è molto attivo e, dopo qualche tentativo di coinvolgere il vostro Pastore del Karst, abbandona le speranze: è troppo serio per i suoi gusti.
A metà percorso, fate una pausa e vi sedete all'ombra di un albero. Mentre l'altro cane va a spasso nei paraggi, il vostro Karst si sdraia accanto a voi e scruta l'orizzonte. Verso sera tornate a casa e vi riunite con qualche amico sotto la vostra veranda. Gli avete dato appuntamento fuori dal giardino, in modo da entrare tutti insieme. Sapete bene che il vostro cane è felice di conoscere gli ospiti prima che prendano posto in casa sua.
Quando la serata finisce, si occupa di accompagnare ognuno di loro verso l'uscita: un bravo guardiano degli armenti conosce l'identità di chi entra nel territorio, ma anche quella di chi se ne va.