Nel porto di Santo Spirito, sul litorale nord barese, una cagna di nome Milka si è tuffata in mare per inseguire delle papere, o meglio alcune anatre domestiche che vivono libere nella zona. «Abbiamo una nuova socia»: questo è il simpatico messaggio nel video pubblicato sull'account Instagram dall'associazione Marinai di Santo Spirito.
Nel video, diventato virale in poche ore, si può vedere Milka tuffarsi in mare, spinta da un desiderio irrefrenabile di raggiungere (esprimendo la sua motivazione predatoria) alcune anatre che stavano nuotando nelle vicinanze. Nonostante i richiami del suo umano, la cagna non si è scoraggiata, continuando a nuotare tra le barche ormeggiate nel tentativo di raggiungere gli uccelli. Tuttavia, le anatre hanno mantenuto una distanza di sicurezza, allontanandosi rapidamente dall' intrusa.
I volontari dell'associazione ci hanno tenuto giustamente a sottolineare che: «le papere non sono mai state in pericolo durante questi incontri giocosi», confermando che Milka interagisce con loro senza mettere a rischio la loro incolumità e comunque monitorata dalle persone cui fa riferimento. Del resto, le anatre sono uccelli specializzati nel nuoto, grazie anche alle loro zampe palmate perfettamente adattate per nuotare agilmente.
Per quanto riguarda Milka e la sua spiccata motivazione predatoria, si tratta forse di una tra le più sfruttate e valorizzate predisposizioni dell'etologia dei cani durante i momenti ludici e le uscite sia in casa che all'aperto. Si basa infatti su questa motivazione il gioco del rincorrere la pallina, per esempio, in quanto il cane è spinto a seguirla proprio per forte il desiderio di inseguire un oggetto in movimento, caratteristica presente in molti gruppi di razze come i cani da caccia, i Terrier, i tipo Bull, ma anche i Cani da Pastore.
Occorre però prestare attenzione, perché se il cane è abituato a giocare troppo spesso a giochi di inseguimento e se alla base ha già una forte motivazione predatoria, è possibile che l'abitudine a inseguire si generalizzi anche al di fuori dei momenti ludici, portandolo a comportarsi allo stesso modo anche nei confronti dei bambini che corrono, delle biciclette e dei monopattini che gli sfrecciano accanto.