«In pochi minuti abbiamo salvato una vita. Solo adesso sto realizzando cosa è successo e cosa abbiamo fatto insieme». A parlare è Maurizio Trevisan che insieme al suo Axel ha salvato la vita di Michele, un anziano che stava annegando davanti alla spiaggia della Torretta, a Termoli.
Maurizio e Axel sono membri di Sailor Dog, associazione milanese che si occupa di formare unità cinofile per il salvataggio in acqua. Verso le 8.15 stavano per rientrare dall'allenamento mattutino, al quale non rinunciano neanche durante le vacanze estive, quando hanno sentito delle grida e ripetute richieste di aiuto.
«Ho visto un uomo in acqua e il materassino su cui si trovava fino a poco prima andare nella direzione opposta, trasportato dalla corrente – ricorda Maurizio a Kodami – Vicino agli scogli in quel punto possono esserci delle correnti e l'uomo non riusciva più a trovare un appiglio per tornare a riva. Invocava aiuto con la testa quasi sott'acqua e le braccia distese in alto».
Proprio la posizione delle braccia, che per quattro anni ha rappresentato il segnale d'intervento per Axel durante le esercitazioni di salvataggio con i figuranti, lo ha fatto scattare. «Nonostante fosse molto stanco perché avevamo appena terminato l'allenamento, è partito velocemente, anche di più rispetto a quanto fa durante le esercitazioni, segno che aveva percepito la gravità della situazione», sottolinea Maurizio.
Axel è quindi andato in direzione di Michele che si trovava a circa 200 metri dalla riva. Il cane aveva ancora l'imbracatura per il salvataggio utilizzata quel pomeriggio e per questo l'uomo non ha avuto difficoltà ad aggrapparsi: «Mentre ci avvicinavamo rassicuravo la persona in acqua che siamo una unità cinofila di salvataggio – spiega Maurizio – Gli ho detto di tenersi alla maniglia posta sulla sommità dell'imbrago di Axel, ma non avevo neanche finito di parlare che lui ci si era già aggrappato con tutte le sue forze».
Poco dopo è arrivato in soccorso anche il pattino del bagnino che ha caricato Michele per portarlo a riva per l'ultimo tratto. «È stato il nostro primo salvataggio e spero anche ultimo – sorride Maurizio – Questa esperienza ha confermato definitivamente che anche con un Alaskan Malamute si possono fare straordinarie attività in acqua».
Axel ha 5 anni e si allena da 4. L'associazione cinofila accoglie cani di tutte le razze, come spiega il presidente Edoardo Meridiani: «Gli unici requisiti necessari per intraprendere questo percorso sono un peso non inferiore a 25 chili e l'amore per l'acqua sia da parte del cane che della persona. Nella nostra squadra ci sono Malamute, Terranova, Labrador, Golden e anche meticci: perché è vero che esistono delle motivazioni che rendono il cane più propenso a un'attività piuttosto che a un'altra ma non c'è una razza più predisposta al salvataggio rispetto a un'altra».
E a chi si stupisce di incontrare un "cane bagnino" la cui terra d'origine è l'innevata Alaska, Maurizio risponde: «L'ascolto reciproco all'interno del binomio permette di compiere imprese straordinarie».