Il Bulldog Inglese è un simpatico molossoide di taglia media, dal caratteristico aspetto tarchiato.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani2
- Rapporto con altri cani2
- Rapporto con altri animali in casa3
attività
- Attività fisica1
- Giocosità1
- Ricerca0
- Riporto0
- Guardia0
adattabilità
- Vita in città3
- Adatto come primo cane3
- Adattabilità ai viaggi3
- Tolleranza alle temperature calde0
- Tolleranza alle temperature fredde0
cure e salute
- Cura del pelo3
- Predisposizione alle malattie3
- Attenzione all'alimentazione3
motivazioni
- Epimeletica3
- Affiliativa3
- Comunicativa0
- Et epimeletica3
- Somestesica1
- Sociale1
- Protettiva3
- Territoriale3
- Possessiva3
- Competitiva3
- Perlustrativa0
- Predatoria0
- Sillegica0
- Esplorativa0
- Di ricerca0
- Cinestesica0
- Collaborativa0
Se in origine veniva impiegato nei cruenti e sanguinosi combattimenti contro i tori, la costante e profonda selezione operata dall’uomo lo ha reso un vero e proprio cane da compagnia, apprezzato non solo nel suo paese d’origine, l’Inghilterra, ma in tutto il mondo.
Questo mastino gentiluomo ha conquistato i cuori di molte famiglie ma per potergli garantire una vita appagata e serena è necessario conoscerne le caratteristiche, i bisogni e le motivazioni.
Scegliere di vivere con un Bulldog Inglese è una presa di responsabilità e coscienza, è una decisione che va presa con la consapevolezza di dividere la vita con una razza estremamente amabile ma altrettanto sensibile e fisicamente fragile.
Origine: Gran Bretagna
Standard: N° 149 /10.01.2011 Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani bovari svizzeri – Sez. 2.1 Molossoidi di tipo Mastino
Aspetto: Il Bulldog Inglese è un cane di taglia media, massiccio e tarchiato, con testa larga e tipico muso schiacciato con molte rughe. Gli occhi sono tondi e scuri, il tartufo poco evidente, le orecchie a rosa di piccole dimensioni. Gli arti sono muscolosi e robusti, la coda è corta e portata bassa. Il pelo è corto e liscio e può essere tigrato, fulvo, fulvo chiaro, bianco e pezzato (bianco con un altro colore). Le dimensioni indicano il peso che varia dai 23 ai 25 kg.
Motivazioni: Protettiva, territoriale, affiliativa, epimeletica, possessiva, competitiva.
Amante di: Proteggere la famiglia, passare il tempo con i suoi umani di riferimento, vita tranquilla.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Bulldog Inglese è una delle razze maggiormente selezionate e modificate dall'uomo, di conseguenza è particolarmente soggetta a diverse patologie, talvolta anche gravi. Tra le principali ricordiamo la sindrome brachicefalica (BAOS), che causa al cane numerosi problemi respiratori e cardiaci. Il Bulldog può soffrire anche di disturbi oculari come il cherry eye (occhio a ciliegia), entropion e ectropion e problemi dermatologici, inoltre la femmina ha grosse difficoltà durante il parto. Sono cani estremamente fragili e delicati, con un'aspettativa di vita non elevata. La pelle è molto delicata e va tenuta pulita e l'alimentazione deve essere equilibrata ed adatta al loro delicato sistema digestivo.
Origine e storia
Le origini del Bulldog risalgono a tempi molto remoti: per incontrare i suoi progenitori bisogna fare un salto fino all'epoca romana quando i primi mastini si diffusero in tutta l'Europa, in seguito alle conquiste dei grandi imperatori.
Questi cani imponenti e coraggiosi avevano il principale compito di sorvegliare le proprietà, proteggere il bestiame e difendere gli uomini; fu proprio nelle isole britanniche che, in seguito all'incrocio con cani locali, si diede vita ad un feroce molossoide chiamato “Pugnace Britanni”, che venne addirittura impiegato per combattere contro gli invasori romani.
Questi mastini vennero utilizzati per anni come cani da difesa e da guardia, nonché come cani da guerra e da macellai; furono proprio questi ultimi, nell'alto Medioevo, a “creare” un prototipo del Bulldog Inglese.
All’epoca i macellai si occupavano sia di macellare che di vendere la carne ed erano soliti far aggredire i bovini dai propri cani in modo che i clienti vedessero la qualità del prodotto; all'inizio del 1200 il conte Lord Stamford, passeggiando sulle mura del suo castello, assistette ad una scena molto cruenta: mentre due tori si stavano battendo per una femmina, i cani di un macellaio si precipitarono a dividerli, abbattendone uno dopo una lotta estenuante. Il nobile rimase così affascinato da tanta ferocia che ordinò ai macellai di ripetere ogni anno un combattimento come quello.
Da quel momento i combattimenti fra cani e tori, chiamati bull-baitings, divennero sempre più popolari e si diffusero in tutta l'Inghilterra, non solo nell’aristocrazia ma anche tra il popolo. I primi esemplari iniziarono ad essere allevati seguendo una selezione basata sul coraggio, la forza fisica, la resistenza al dolore e l'aggressività: in questo atroce “passatempo” i tori venivano immobilizzati mentre i cani strisciavano verso il bovino per poterli mordere al muso evitando le cornate.
Dal Medioevo, questa pratica ignobile rimase in auge fino al 1800 ed il Bulldog (o meglio allora conosciuto come Bondogge) venne nei secoli allevato ponendo grande attenzione alle caratteristiche fisiche idonee a quell’indicibile compito a cui era destinato: le rughe intorno agli occhi per far scorrere il sangue del toro senza venirne accecato, il muso prognato per avere un morso potente e praticamente invincibile, il corpo muscoloso e le zampe corte e tozze per strisciare con agilità verso il bovino.
Il bull-baiting era così famoso che tutti i nobili inglesi ne divennero estimatori, la regina Elisabetta I ne era talmente appassionata da offrire questi spettacoli disumani ai monarchi che venivano in visita dai regni vicini.
Fortunatamente, nel 1835, il combattimento con i tori divenne illegale; da quel momento il Bulldog perse rapidamente popolarità e rischiò di estinguersi del tutto, rimasero pochi esemplari in mano a criminali che continuavano ad usarli per i combattimenti illegali.
Alcuni estimatori della razza iniziarono però a selezionare alcuni soggetti, cercando di migliorarne le caratteristiche fisiche e soprattutto comportamentali, affinché il Bulldog diventasse un cane adatto alla convivenza con le persone.
Nel 1864 venne stilato un primo standard, mentre nel 1875 fu fondato il Bulldog Club Incorporated, tutt’ora in attività per la tutela e la promozione della razza.
Con il passare del tempo purtroppo gli allevatori hanno iniziato a selezionare esemplari sempre più “tipici” che diedero vita a cani con caratteristiche fisiche estreme e grossi problemi di salute. Al giorno d'oggi il Bulldog è un cane considerato principalmente da compagnia ed ha ancora un aspetto notevolmente modificato, causa di patologie e bassa qualità di vita.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Il Bulldog che conosciamo oggigiorno è senza dubbio un cane pacato, che vive volentieri a contatto con i suoi umani, però non bisogna dimenticare le sue antiche origini da coraggioso e indomito combattente. Nonostante la massiccia e continua selezione operata dall'uomo che ha ridotto la reattività e l'aggressività, il Bulldog rimane comunque un cane fiero e pieno di personalità.
Da buon molossoide ha la motivazione protettiva e territoriale piuttosto presenti e le mette in pratica per difendere la sua famiglia da estranei o da situazioni che considera pericolose: il Bulldog ha subito una forte modificazione comportamentale che lo ha reso mansueto e meno reattivo, anche se all’occorrenza può far valere tutta la sua prestanza e potenza fisica.
È un cane che si lega indissolubilmente alle sue persone, le motivazioni affiliativa ed epimeletica sono altissime. Per lui è importantissimo condividere il suo tempo a stretto contatto con la famiglia, condividendo esperienze, emozioni ed avventure. Non ama la solitudine, se lasciato solo per molto tempo potrebbe deprimersi e sentirsi realmente abbandonato.
Non è affatto collaborativo, nonostante voi siate un punto di riferimento imprescindibile non accetterà volentieri ciò gli proponete; spesso testardaggine e pigrizia prendono il sopravvento, anche perché non ce la farebbe fisicamente.
Anche le motivazioni possessiva e competitiva giocano un ruolo importante nella vita di un Bulldog, pur dimostrando una certa disponibilità nei confronti dei familiari, non bisogna mai entrare in competizione con lui o accendere la sua possessività con comportamenti autoritari o irrispettosi: è un attimo che il pigro cane che siete abituati a conoscere si trasformi in un forte mastino pronto a fare protezione su risorse (ciotola, giochi, cuccia), su persone o sul perimetro di casa. Ve lo farà capire ringhiando, fissandovi in modo eloquente e, se occorre, anche con qualche pinzata.
La selezione ha permesso al Bulldog di accettare gli incontri con persone e cani ma fate attenzione alle interazioni: se da una parte gli umani possono risultare invadenti perché muoiono dalla voglia di “spupazzare” quell’ammasso di rughe, gli altri cani possono fraintendere le sue intenzioni e reagire in modo negativo, mal sopporta invadenza e maleducazione. La comunicazione in questa razza è praticamente inesistente e si compone di espressioni corrucciate, posture immobili e grugniti che gli altri cani spesso traducono in un ringhio; è perciò opportuno supervisionare sempre le situazioni di socialità, in modo che non nascano situazioni spiacevoli per voi, il vostro Bulldog e gli interlocutori.
Aspetto Fisico
Il Bulldog Inglese è senza dubbio una delle razze più particolari, il suo aspetto è stato profondamente manipolato dall’uomo che lo ha reso il tipico cane imbronciato e tarchiato.
È di taglia media, con corporatura robusta e muscolosa. La testa è larga e massiccia, con il caratteristico muso schiacciato ricco di rughe e pieghe e tartufo poco evidente; ha gli occhi tondi, scuri, e le orecchie piccole e ripiegate a forma “di rosa”.
Gli arti sono robusti e muscolosi e la coda è corta e portata bassa.
Il pelo del Bulldog è corto, fitto e liscio; i colori sono tigrato, fulvo, fulvo chiaro, bianco e pezzato (bianco con un altro colore).
Le dimensioni variano in base al sesso e vengono indicate dal peso che è di circa 23 kg per le femmine e 25 kg per i maschi.
Cura e salute
Il Bulldog Inglese, come già detto, appartiene a quel gruppo di razze che hanno subito una profonda e dannosa manipolazione da parte dell'uomo, di conseguenza è un cane molto delicato che soffre di molteplici problemi di salute.
Prima di tutto la sindrome brachicefalica (BAOS), una condizione patologica caratterizzata da anomalie congenite, più o meno gravi, che colpiscono l’apparato respiratorio del cane e comprendono: narici troppo strette, palato molle allungato e ispessito e trachea deforme e più piccola della norma.
Queste malformazioni rendono molto difficile la respirazione del Bulldog, senza contare gli altri effetti collaterali quali rumori respiratori, russamento e starnuto invertito; tutto questo fa sì che la razza abbia grosse difficoltà a condurre una vita agevole. I cani che soffrono di sindrome brachicefalica hanno bisogno di costanti cure e particolari attenzioni durante tutta la loro esistenza.
La BAOS inoltre pare che abbia strette correlazioni con i problemi gastroenterici a cui la razza è soggetta.
Ponete inoltre attenzione al colpo di calore: con le alte temperature i cani brachicefali soffrono molto e hanno serie difficoltà respiratorie, è necessario quindi proteggere il Bulldog mantenendolo all’ombra e in stanze fresche, non farlo uscire nelle ore più calde e mai lasciarlo chiuso in macchina, potrebbe essere fatale.
Il Bulldog può incorrere inoltre in patologie oculari, tra cui la “Cherry eye” (detta anche letteralmente “occhio a ciliegia”) che consiste nel prolasso della ghiandola lacrimale che fuoriesce dall'occhio, ed entropion ed ectropion, malformazioni della palpebra che è ripiegata rispettivamente verso l'interno o l'esterno.
Per quanto riguarda le femmine di Bulldog, è importante essere a conoscenza del fatto che, a causa della loro conformazione fisica, hanno gravidanze difficili e grossi problemi durante il parto, che è sempre chirurgico.
Questa razza ha inoltre una pelle molto delicata che può sviluppare dermatiti e infezioni, è opportuno curarla e mantenerla pulita, in particolare fra le pieghe del muso.
Possiamo concludere dicendo che arrivare a manipolare così tanto un cane per i soli fini estetici è un'autentica tortura: il Bulldog è davvero molto fragile e costretto ad un’esistenza di continui controlli veterinari, l'aspettativa di vita è piuttosto breve e non si merita le sofferenze a cui spesso è destinato. Prima di adottare o acquistare un cucciolo di Bulldog, pensateci bene.
Cosa fare con un Bulldog Inglese
Il Bulldog Inglese è un cane che ama condividere la quotidianità con i suoi umani ma, considerando la sua conformazione fisica ed i potenziali problemi che ne derivano, con lui non è consigliabile fare attività intense.
Potete farvi accompagnare da lui durante le commissioni o le brevi passeggiate, sia in città che in natura; non dimentichiamo mai che è un cane e come tale ha necessità di fare moderato movimento, magari trotterellando libero su un prato. Teniamo conto che il Bulldog è tendenzialmente pigro, perciò potrebbe essere necessario stimolarlo ad uscire.
Insieme al Bulldog potete anche cimentarvi in qualche attività non troppo dinamica, ad esempio la ricerca olfattiva ed i giochi di attivazione mentale, cominciando con esercizi semplici perché spesso fa fatica a seguire una traccia odorosa a causa della conformazione del muso. Potete inoltre proporgli qualche gioco competitivo come il “tira e molla”, che dovrebbe essere insegnato da un educatore cinofilo con le giuste competenze.
È molto importante prestare attenzione alle condizioni climatiche in quanto il Bulldog non ama il freddo e patisce moltissimo il caldo: nei torridi giorni estivi è meglio lasciarlo tranquillo a casa, magari con l'aria condizionata, questo cane è soggetto al colpo di calore che può essergli anche fatale.
Relazione e contesto ideale
Il Bulldog è un cane che si affeziona moltissimo ai suoi umani di riferimento e ha bisogno di passare molto tempo in compagnia. Il suo contesto ideale è senz’altro una famiglia che conduce una vita tranquilla e con la possibilità di avere molto tempo libero da dedicargli; può vivere sia in città che in campagna e non necessita di molto spazio.
Può convivere anche con bambini, a patto che i piccoli siano educati al rispetto e alla delicatezza: se da cucciolo il Bulldog è un piccolo terremoto, da adulto diventa molto pacato e non ama giocare in modo particolarmente “esuberante”.
Anche la convivenza con gli altri cani è possibile: fate molta attenzione all’inserimento, magari aiutati da un professionista in modo che la vita domestica sia armoniosa e priva di conflitti.
Un altro elemento da tenere in considerazione è la salute cagionevole del Bulldog: la famiglia che decide di adottarlo dovrà essere consapevole dell’impegno emotivo ed economico che dovrà affrontare per tutta la vita.
Una giornata con un Bulldog Inglese
È mattino presto, la sveglia suona, e aprendo gli occhi vedete un testone appoggiato sul cuscino di fianco al vostro, che russa beatamente. Vi alzate, scrollate il vostro Bulldog che pigramente si stiracchia, e vi recate in cucina.
Dopo una veloce colazione è tempo della prima passeggiata; uscite la mattina presto, specialmente in estate, in modo che l’aria sia fresca e voi possiate camminare più a lungo, arrivando fino al parco.
Una volta sul prato, liberate il Bulldog che inizia ad esplorare tranquillo la zona, annusa l’erba, affonda le zampe nella terra umida e segue con lo sguardo i piccoli insetti che gli volano attorno. A volte vi accordate con i vostri amici, un piccolo gruppo di cani che conoscete da tempo e con cui il vostro Bulldog va molto d’accordo.
Dopo un’oretta tornate a casa, dovete andare al lavoro e il Bulldog si stanca facilmente, soprattutto se fa movimento. Mentre uscite per recarvi al lavoro lasciate al cane un masticativo che può rosicchiare in attesa della dog sitter, che si occuperà di lui mentre voi non siete a casa: sapete che soffre se lasciate solo ed aver trovato una “zia” amorevole è stata la soluzione ideale.
Usciti dall’ufficio andate a prendere il vostro Bulldog e vi recate insieme all’uscita dei scuola a prendere i bambini: lui scoppia di gioia e li saluta vivacemente con sbuffi e piccoli saltelli. Decidete di fare una passeggiata tutti insieme, recandovi un po’ fuori dalla confusione cittadina, dove i piccoli umani possono giocare tranquilli, voi rilassarvi ed il Bulldog passeggiare serenamente.
Verso sera tornate a casa, cenate e poi vi riunite tutti insieme sul divano si cui il Bulldog ha un posto d’onore tra i cuscini, dove sprofonda in un rumoroso e profondo sonno.