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scheda razza
7 Gennaio 2023
12:00

Il Bobtail, l’affettuoso guardiano che ama collaborare

  • Origine: Gran Bretagna
  • Standard: gruppo 1 - Cani da pastori e bovari (esclusi i Bovari Svizzeri). Sezione 1 - Cani da pastore
  • Taglia: medio-grande
  • Altezza: 56-61 cm.
  • Peso: non definito dallo standard
  • Pelo: abbondante, di tessitura ruvida, può essere di qualunque sfumatura di grigio o blu
  • Vita media: 12-13 anni
409 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Bobtail

Il Bobtail è un cane da pastore di origine inglese, anche noto con il nome di Old English Sheepdog, famoso per il curioso mantello che gli conferisce un aspetto simpatico e ai nostri occhi simpaticamente buffo.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani3
  • Rapporto con altri cani2
  • Rapporto con altri animali in casa2

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità3
  • Ricerca0
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città3
  • Adatto come primo cane3
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo2
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione0

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale2
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa1
  • Predatoria1
  • Sillegica1
  • Esplorativa0
  • Di ricerca0
  • Cinestesica2
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Negli ambienti anglosassoni in passato era considerata una delle migliori razze di cane per la vita in fattoria, ma oggi viene adottato spesso come cane "da compagnia", in particolare dalle le famiglie numerose.

Effettivamente ha una personalità socievole e ama prendere parte alle attività di gruppo ma non bisogna sottovalutare che mantiene anche gli interessi e le attitudini tipiche dei cani da pastore, ovvero il desiderio di proteggere e difendere il suo gruppo, i suoi oggetti e il suo territorio.

Non bisogna quindi sottovalutarlo o adottarlo solo per il suo straordinario aspetto ma piuttosto considerare che è felice quando gli vengono riconosciute le sue grandi abilità e se viene reso parte integrante del gruppo, facendosi accompagnare da lui nella vita di tutti i giorni.

Origine

Gran Bretagna

Standard

N° 16 del 05.01.2011

Gruppo 1 Cani da pastori e bovari (esclusi i Bovari Svizzeri)

Sezione 1 Cani da pastore

Aspetto 

Cane di taglia medio grande, molto robusto e forte. Coperto da un mantello folto e lungo. Ha un’andatura ciondolante che ricorda quella di un orso.

I maschi raggiungono generalmente i 61 centimetri, mentre le femmine non superano i 56. Lo standard ufficiale, però, non riporta il peso ideale degli individui adulti.

Motivazioni

Protettiva, territoriale, affiliativa, collaborativa, competitiva, possessiva, epimeletica.

Amante di 

Trascorrere il tempo con la propria famiglia controllando che tutto vada bene e che ogni membro del gruppo si senta bene. Andare a spasso nella natura e condividere con i suoi umani preferiti le attività quotidiane. Collaborare e cooperare con loro.

Salute, cura e mantenimento

Come tutte le razze di taglia medio grande, il Bobtail è soggetto alla displasia dell’anca e del gomito. Inoltre potrebbe soffrire di patologie polmonari, eczemi cutanei e cataratta.

Origine e storia

Anche se viene considerato da tutti un cane di origine britannica, i suoi antenati provengono molto probabilmente dai Pastori Europei e, in particolare dal Pastore Bergamasco, incrociati poi con altre razze di pastori locali. Tornando ancora più indietro nel tempo, però, da parte di molti esperti vi è la convinzione che la maggior parte di queste razze di cani da pastore provengano in realtà  dall’Asia Occidentale.

Un tempo il Bobtail era considerato uno dei migliori cani da conduzione delle greggi e delle mandrie, adatto anche per la guardia dei terreni per via del suo forte abbaio, capace di spaventare tutti i malintenzionati.

Il suo corpo possente è stato selezionato per renderlo un cane adeguato alla vita in fattoria e, infatti, grazie al suo mantello (che gli conferisce un aspetto davvero rustico), è capace di resistere alle intemperie. Allo stesso tempo, però, è agile e scattante a sufficienza per fare la guardia ai terreni, alle greggi e alle mandrie di bovini.

Lo standard ufficiale della razza venne presentato sul finire dell’Ottocento, ma nei primi decenni dopo il riconoscimento della razza il Bobtail non raggiunse molta fama. Era il 1888 quando venne fondato in Inghilterra il primo club di razza e solo verso la metà del secolo scorso raggiunse la notorietà anche all’estero.

In Italia è stato reso particolarmente noto grazie ai cartoni animati dove alcuni personaggi sono proprio dei Bobtail. Mosé, ad esempio, il cane da guardia di Lupo Alberto, e anche Max, il cane del principe Erik nel film d’animazione “La sirenetta” e il Colonnello della “Carica dei 101”.

Al giorno d’oggi in Italia non è molto diffuso e secondo quanto pubblicato da Enci nel 2021 sono stati registrati meno di 100 Bobtail. Ciò nonostante nei canili del nostro paese è possibile trovare molti cani meticci in cerca di adozione dall’aspetto simile all’Old English Sheepdog. Inoltre, prima di rivolgersi ad un allevamento è possibile contattare anche un rescue che si occupi di cani da pastore vittime di maltrattamento o abbandono e chiedere loro informazioni a riguardo.

Motivazioni (desideri e bisogni)

«Dio ha messo il pelo davanti agli occhi del Bobtail perché non veda i difetti di coloro che ama». Questa frase viene utilizzata spesso dagli appassionati della razza per descrivere la profondità che può raggiungere la relazione con un Bobtail e quanto sia importante per lui sentirsi parte integrante del gruppo.

Ha una spiccata motivazione affiliativa e anche un gran desiderio di collaborare e di proteggere il suo gruppo, i suoi spazi e i suoi oggetti.

Anche se oggi viene adottato soprattutto come cane da compagnia, l’Old English Sheepdog mantiene ancora le sue forti motivazioni da cane da pastore e infatti non è inusuale vederlo passeggiare accanto alla sua famiglia mentre continua a controllare che tutti stiano bene facendo "avanti e indietro".

La sua motivazione territoriale viene mitigata dalla sua socievolezza ma è comunque utile abituarlo gradualmente e fin da cucciolo all'arrivo degli ospiti in casa, in modo che non si convinca completamente di trovarsi ancora nei secoli scorsi, chiamato a proteggere la fattoria.

Aspetto fisico

bobtail

Il Bobtail può raggiungere i 61 centimetri (le femmine circa 56), ma lo standard non definisce il peso medio della razza.

In ogni caso si tratta di un cane di taglia medio grande, con la groppa più bassa rispetto alla zona dei reni. La testa è voluminosa e il muso è proporzionato alla taglia del corpo. Gli occhi sono scuri e coperti da una buffa frangetta. Il collo è forte ed elegantemente arcuato. Il corpo è piuttosto corto e il torace è ampio.

A lungo è sopravvissuta la crudele e dolorosa usanza (oggi vietata) del taglio della coda che oggi, invece, viene portata elegantemente ricoperta di pelo e, spesso, in movimento.

Le orecchie sono piccole e portate piatte ai lati del capo. Gli arti non sono molto lunghi, i piedi sono rotondi e compatti. Ha un’andatura tipica, molto dondolante che ricorda quella di un orso.

Il pelo è abbondante, di tessitura ruvida, irsuto e senza riccioli. Il sottopelo è impermeabile. Il colore del mantello può essere di qualunque sfumatura di grigio o blu con macchie bianche su testa, collo e arti anteriori.

Lo standard non riconosce alcuna variante marrone e nemmeno Bobtail nani o giganti.

Cura e salute

Il folto mantello del Bobtail va curato in particolar modo nella fase della crescita quando è importante rimuovere il pelo morto permettendo così al nuovo di crescere senza annodarsi con quello vecchio. La muta del Bobtail è piuttosto importante anche da adulto perché è stato selezionato per la vita all’aria aperta, dove questa problematica è solo marginale.

Come tutte le razze di taglia medio grande e grande, può soffrire di displasia dell’anca e del gomito.

Inoltre, questa razza può soffrire di patologie respiratorie (in particolare legati ai polmoni), eczemi cutanei e cataratta.

Trattandosi di un cane che trascorre molto volentieri il suo tempo all’aria aperta è bene procurarsi un antiparassitario adeguato all’ambiente in cui si vive.

Cosa fare con un Bobtail

bobtail

Insieme a un Bobtail si può andare in montagna, in campagna, al lago ma anche al mercato di paese (se gradisce la presenza delle persone). Una volta finita la spesa, infatti, sarà felice di aiutarvi a portare i sacchetti, orgoglioso degli sguardi stupiti dei vicini, divertiti da questo grande cane così soddisfatto.

Inoltre potete fare attività di dog trekking nella natura in cui può trascorrere qualche ora con i suoi simili, con i quali generalmente non si relaziona in maniera problematica: è un cane socievole e non invadente.

Avendo una spiccata motivazione collaborativa, il Bobtail ama anche svolgere problem solving e ricerche olfattive in compagnia dei suoi umani e imparare trucchi e giochi sempre nuovi.

Relazione e contesto ideale

La famiglia ideale per un Bobtail può essere composta anche da bambini, a patto che ognuno abbia chiaro come rispettare gli altri. Questo cane, infatti, ha bisogno di disporre anche di un luogo tranquillo in cui sa che non verrà disturbato.

In particolare, se viene abituato fin da piccolo generalmente non mostra problemi nella convivenza con i gatti e altri animali che vengono riconosciuti come altri membri della famiglia.

Nonostante la sua stazza si adatta anche alla vita in appartamento ma bisogna avere la certezza di avere il tempo ogni giorno per uscire a passeggiare in sua compagnia.

Ciò che invece lo porta a soffrire è l’eccesso di solitudine. Questo cane, infatti, ha un bisogno sincero di partecipare alle attività della famiglia quindi non pensate di adottarlo per lasciarlo in giardino: starebbe male e voi perdereste l’occasione di vivere con un ottimo amico.

Una giornata con un Bobtail

Vi svegliate e, come tutte le mattine, trovate il vostro Bobtail in mezzo a voi nel letto. Appena vi muovete, apre gli occhi anche lui e salta giù, anticipandovi verso la porta d’ingresso.

Mentre fate il caffé, infatti, esce per godersi la fresca aria del mattino in giardino. Annusa gli odori nell’erba e poi torna da voi correndo.

I suoi passi che trottano nel corridoio svegliano il resto della famiglia. I bambini si alzano e, prima di sedersi a tavola, gli fanno un po’ di coccole sul pavimento.

Una volta pronti per uscire, andate tutti insieme al parco che si trova vicino alla scuola dei bambini e, dove consentito, lo liberate. Vi fidate molto di lui e sapete che non ama allontanarsi. Se arriva qualche altro cane di solito è sempre molto socievole o, al massimo, si tiene in disparte.

Quando i bambini entrano a scuola voi tornate a casa e vi preparate per andare al lavoro. Gli date da mangiare, poi uscite e lo vedete prendere posto sul divano: il suo posto preferito della casa, perché gli permette di avere una visuale su tutte le stanze.

Quando tornate vi accoglie felice e, prima di tutto, vi prendete qualche minuto per spazzolarlo, mentre lui si gode il momento con la pancia all’insù.

Tornano i bambini e, insieme, andate in giardino a giocare. Mentre il cane controlla la famiglia, voi preparate una breve ricerca olfattiva con qualche croccantino.

Il vostro Bobtail si diverte a cercare  il profumo dei premietti. Cenate e, prima di andare a dormire, fate un’ultima passeggiata per le vie del paese, dove incontrate qualche amico e il vostro cane gli scodinzola amichevolmente.

Quando tornate a casa e gli togliete la pettorina, corre immediatamente a controllare che non manchi nessuno e poi si sdraia pronto per andare a dormire, guardandovi insistentemente, quasi a dirvi: «Cosa aspetti? Vieni anche tu?». Bastano pochi minuti e sta già russando accanto a voi, felice di sentirvi tutti vicini.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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