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scheda razza
20 Gennaio 2024
12:00

Il Bedlington Terrier, un cacciatore britannico dall’aspetto inconfondibile

  • Origine: Gran Bretagna
  • Standard: Gruppo 3-Terrier. Sez 1-Terriers di taglia grande e media
  • Taglia: media
  • Altezza: circa 41 cm (le femmine leggermente più piccole)
  • Peso: 8-10 kg (le femmine sono più leggere)
  • Pelo: medio-corto e riccio
  • Vita media: 13-14 anni
45 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine
Bedlington Terrier – Wikimedia commons

Il Bedlington Terrier è una razza di cane da caccia di origine inglese che prende il nome dalla città mineraria di Bedlington, situata poco a Nord di Newcastle, sulla costa orientale della Gran Bretagna.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana2
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani1
  • Rapporto con altri animali in casa1

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità1
  • Ricerca2
  • Riporto1
  • Guardia1

adattabilità

  • Vita in città1
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi2
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde2

cure e salute

  • Cura del pelo2
  • Predisposizione alle malattie2
  • Attenzione all'alimentazione2

motivazioni

  • Epimeletica0
  • Affiliativa3
  • Comunicativa0
  • Et epimeletica0
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva1
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Il suo aspetto, caratterizzato dal mantello riccio e dalle lunghe orecchie cadenti, è davvero inconfondibile e spesso viene paragonato a quello di un agnello.

Troppo spesso, questo cane viene adottato proprio per questioni estetiche, con la convinzione che si tratti di un cane da compagnia. Non illudetevi, però, che sia effettivamente così. Il Bedlington, infatti, ha una personalità solida e sicura, che rispecchia a pieno le caratteristiche dei terrier e porta quindi con sé le motivazioni tipiche dei cani da caccia, come quella di ricerca, quella predatoria, perlustrativa ed esplorativa.

Se volete vivere con uno di questi cani, quindi, preparatevi a lunghe scampagnate nei prati e fatevi accompagnare alla ricerca di esperienze avventurose, come quelle che vivevano un tempo nelle campagne britanniche.

Origine

Gran Bretagna

Standard

N° 9 / 05.01.2011

Gruppo 3 Terrier
Sezione 1 Terriers di taglia grande e media

Aspetto 

Cane di taglia medio piccola, che raggiunge circa i 41 centimetri di altezza (leggermente meno le femmine) e gli 8/10 chili di peso.

Motivazioni

Competitiva, cinestesica, predatoria, di ricerca, perlustrativa, esplorativa, affiliativa, possessiva, territoriale

Amante di 

Rincorrere, trovare e giocare con il proprio pet mate in attività anche impegnative.

Salute, cura e mantenimento

Il Bedlington terrier è un cane che può godere di buona salute, eppure è particolarmente soggetto ad una patologia chiamata tossicosi da rame. Come tutte le razze, inoltre, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito.

Origine e storia 

Nella categoria dei terrier, secondo Enci, il Bedlington è quello dalle origini più antiche. Un tempo era noto con il nome di Rothbury terrier, che rimanda a una cittadina non molto distante da quella a cui deve l'attuale nome la razza, ovvero Bedlington. Fin dall'inizio veniva utilizzato come cane da caccia ai topi, sia in campagna che nelle aree industriali.

Secondo alcune teorie, il mantello soffice e lanoso sarebbe da addebitare ad antichi incroci con i Barboni, mentre la schiena ricurva è probabilmente dovuta a incroci con alcune razze di piccoli levrieri, come i Whippet. Vi è inoltre la possibilità che la forma del cranio (arrotondato e senza stop) derivi da una selezione che ha visto anche l'incrocio con i Bull Terrier, i quali avrebbero fatto in modo di rendere i Bedlington ancora più coraggiosi, ostinati ed esplosivi. Purtroppo, però, queste teorie non possono essere accertate, perché la selezione della razza risale ad epoche antecedenti alla sua registrazione ufficiale e, spesso, queste decisioni venivano prese da singoli cittadini che non tenevano nota del proprio operato.

Oltre alla caccia ai topi, con il passare del tempo venne apprezzato sempre di più anche per la caccia alla volpe e al coniglio, grazie alla sua grande abilità nel rincorrere le prede e inseguirle fin dentro la loro tana.

La caccia alle lepri, però, veniva svolta anche per il sostentamento delle famiglie e il Bedlington si diffuse quindi anche nelle aree rurali.

Nel Novecento il ruolo di questo cane cambiò ancora e, per via del suo mantello soffice, il cranio dalla forma caratteristica e le lunghe orecchie pendenti, venne sempre più più spesso acquistato per destinarlo a mostre di bellezza e competizioni, oltre a venire utilizzato anche nelle attività sportive cinotecniche.

La sua vita, però, non può essere ridotta a un mero vezzo estetico, perché così facendo si rischia di obbligarlo un'esistenza ben diversa da quella cui ambirebbe.

In Italia è molto raro (circa 25 nuovi registrati da Enci nel 2022), ma se si vuole prendere in considerazione l'idea di accogliere in casa un cane vittima di abbandono o maltrattamento, si possono contattare le numerose associazioni rescue che si occupano di trovare nuove famiglie per i cani di razze terrier (o mix affini).

Motivazioni (desideri e bisogni) 

Come tutti i terrier, anche il Bedlington è un amante del movimento (motivazione cinestesica) e dell'inseguimento delle prede in movimento (motivazione predatoria). Per essere abile nei ruoli che gli sono stati affidati nei secoli era indispensabile anche la spinta alla ricerca, alla mappatura del territorio (perlustrativa) e all'esplorazione. Quest'ultima motivazione, in particolare, porta il cane ad avere il desiderio di verificare ogni dettaglio di un piccolo oggetto o di un pertugio, come ad esempio la tana dove potrebbe nascondersi un topolino.

Grazie a questo mix di talenti e passioni, il Bedlington Terrier è un cane che, quando è all'aria aperta, tende a muoversi, a correre e a cercare ovunque qualcosa da fare.

La relazione con i suoi simili non è sempre facile, perché questo terrier, come molti altri, tende a spingere le interazioni nella direzione della competitività, a cui si abbina anche la motivazione possessiva, che lo porta al desiderio di tenere per sé le risorse.

Non pensiate quindi che sia facile chiedere al Bedlington Terrier di lasciare la pallina ai vostri piedi quando gliela lanciate. Questa scelta sarà frutto di una lunga negoziazione e se potrete nuovamente avere accesso alla pallina, sarà perché lui avrà deciso consapevolmente di permettervelo. Non sottovalutate questo gesto, perché per lui è segno di grande affiliazione e affetto. Condividere un oggetto e collaborare con qualcuno, infatti, non sono comportamenti scontati per questo cane, che tende ad avere una personalità piuttosto sicura e autonoma. Caratteristiche, queste, indispensabili per avere il coraggio di acciuffare animali grandi quanto sé stessi.

La motivazione affiliativa, sebbene sia spiccata, viene quindi dimostrata solo nei confronti di chi ottiene la sua fiducia: prima di decidere se un umano merita davvero, il Bedlington osserva con attenzione i suoi comportamenti.

Il rapporto con gli umani sconosciuti ondeggia tra l'indifferenza e la leggera piacevolezza (senza esagerazioni), ma solo se si dimostrano poco invadenti e non vengono considerati come minaccia per le proprie risorse.

Aspetto Fisico

Il Bedlington Terrier è un cane di taglia media che, secondo lo standard ufficiale, raggiunge i 41 centimetri di altezza e gli 8/10 chili di peso (le femmine sono talvolta più piccole). Il cranio ha una forma stretta, alta e arrotondata. Il muso è privo di stop e con un tartufo nero (per i soggetti dal mantello blu) o marrone (per i soggetti dal pelo color fegato o sabbia).

Gli occhi sono relativamente piccoli e le orecchie, di grandezza moderata, sono a forma di nocciola. Sono ricoperte di pelo, attaccate basse e ricadono piatte sulle guance, ricordando le orecchie di un agnello.

Il collo è lungo, affusolato, senza giogaia e muscoloso. Il dorso ha una linea che forma un arco naturale e ricorda leggermente quello di alcuni levrieri, come il Whippet. La coda, di lunghezza moderata, è inserita bassa e si assottiglia alla punta.

La razza ha un'andatura caratteristica, che è leggera ed elastica, con passi piccoli.

Il mantello è spesso e soffice, con una tendenza ad attorcigliarsi, soprattutto sulla testa e sul muso. I colori possono essere blu, fegato o sabbia, con o senza focature.

Cura e salute

Il Bedlington Terrier è un cane che può raggiungere anche i 14 anni di età, eppure in alcuni casi è soggetto ad una patologia  particolarmente diffusa in questa razza, chiamata tossicosi da rame, come conferma un recente studio condotto dal Queen's Veterinary School Hospital di Cambridge. 

I sintomi potrebbero essere inizialmente invisibili, ma poi rendersi più evidenti con una diminuzione dell’attività motoria, dell’appetito e in alcuni casi, i cani potrebbero vomitare.

Negli stadi più avanzati della malattia il soggetto potrebbe mostrare una perdita di peso e, tra i molti sintomi anche gravi, un aumento dei livelli di ammoniaca nel sangue.

Inoltre, come tutte le razze, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito.

La cura del mantello potrebbe essere complicata dal fatto che tende ad attorcigliarsi, ma bisogna tenere a mente di non esagerare nel taglio del pelo, perché funge da termoregolatore e protegge quindi sia dal freddo che dal caldo.

Cosa fare con un Bedlington Terrier

Con questo cane si può vare un'enorme varietà di attività. Prima di tutto si può trascorrere un'intera giornata nella natura, all'aperto, tra sentieri e prati, perché il Bedlington è davvero instancabile. Inoltre si possono organizzare ricerche olfattive, oppure divertenti problem solving per i quali sia chiamato a individuare soluzioni sempre nuove.

Questo cane, infatti, potrebbe essere leggermente impulsivo e il fatto di trovare abilità diverse per risolvere le difficoltà, potrebbe favorire la riflessività, ovvero la capacità di interrogarsi sulla reazione più adeguata di fronte a un evento.

Si può pensare di frequentare un corso di socializzazione con un educatore cinofilo con approccio cognitivo, il quale aiuterà l'intera famiglia a comprendere il linguaggio con cui si interfacciano i cani. Lo stesso vale anche per la socializzazione con le persone, che con il tempo, grazie a questo impegno, potrebbe spingerlo a interfacciarsi con più piacere.

Relazione e contesto ideale

La famiglia ideale per un Bedlington Terrier è giovane e attiva, non teme il freddo e il maltempo. Anzi, non vede l'ora di sgusciare fuori di casa per poi avere un'avventura da raccontare.

La convivenza con i gatti o con altri piccoli animali domestici potrebbe essere complicata per via della sua motivazione predatoria, ma questo enigma si potrebbe superare facendo in modo di creare spazi in cui gli animali possano vivere senza essere obbligati ad entrare in contatto costantemente.

Per quanto riguarda i bambini, è importante ricordare che le interazioni con il cane vanno sempre sorvegliate e, in questo caso, va prestata anche attenzione al fatto che i più piccoli siano consapevoli di non dover invadere gli spazi del Bedlington Terrier o rubargli i suoi oggetti.

Con regole chiare e coerenti, la convivenza sarà più semplice, a patto che ognuno conosca il carattere degli altri e sappia rispettarlo.

Ciò che invece non piace a questo cane è il fatto di venire adottato solo per il suo mantello ricciolo e per la sua bellezza. Non illudetevi quindi di comprare un Bedlinton e lasciarlo in salotto, perché oltre a non essere un destino adatto a questa specie, è proprio il contrario di ciò che amano i terrier, ovvero il mantello sporco di fango e il muso pieno di terra.

Una giornata con un Bedlington Terrier

Non è ancora sorto il sole, ma sentite il vostro Bedlington muoversi lentamente tra una stanza e l'altra, per verificare se qualcuno si è già svegliato. Appena sente un rumore provenire dalla vostra stanza, corre verso di voi e salta sul letto contento. Gli fate qualche coccola prima di alzarvi e lui saltella e si infila nelle lenzuola, con la sua solita allegria contagiosa.

Vi alzate per fare il caffe e lui si accoccola momentaneamente sul divano, ma senza smettere di guardarvi attentamente, pronto a saltare giù per partire nella vostra nuova avventura. Quando avete finito, andate a prendere la pettorina, ma non gliela mettete subito. Lui lo sa e si siede a pochi passi da voi mentre andate a nasconderla. Gli date il via e lui corre a cercarla.

Avete iniziato a fare questo gioco quando era cucciolo e vi ha sempre aiutati perché così facendo si concentra per un istante su una ricerca: voi sapete bene che il vostro Bedlington adora scovare ciò che è nascosto.

Per arrivare ai campi sul limitare della cittadina bisogna attraversare il centro, ma i rumori e le persone non sembrano interessargli troppo, perché lui ha un unico obiettivo, che si trova in fondo al viale ed è il luogo dove sa che verrà liberato.

Ama poter correre libero dal guinzaglio, annusando freneticamente le radici, individuando la pista olfattiva di uno scoiattolo e poi tornando da voi con un legno. Voi glielo lanciate e lui, come sempre, lo recupera e poi torna passeggiando fiero al vostro fianco con il suo bastoncino in bocca.

Per un istante si allontana più del solito, ma voi gli lanciate un sonoro fischio e lui torna subito indietro scodinzolando. Gli rimettete il guinzaglio e tornate a casa, dove vi trovate da soli, perché il vostro partner è già uscito. Gli preparate quindi da mangiare e poi andate anche voi al lavoro. Quando tornate, vi accoglie scodinzolando felice e scodinzolante.

Vi mettete quindi una tuta da ginnastica, lo caricate in macchina e andate a prendere il vostro partner al lavoro. Insieme andate poi alla lezione con l'educatore cinofilo.

Un tempo lo vedevate spesso, ma ora che il cane è adulto, gli appuntamenti sono diventati più saltuari. Oggi, però, volevate imparare come divertirvi insieme con qualche nuovo problem solving, perché avete notato che quando vi inventate giochi in cui deve concentrarsi per trovare la soluzione, si diverte davvero tanto.

Quando sta diventando buio e andate verso casa, il Bedlington, pur essendo ancora vivace, sembra talmente soddisfatto da essere felice di andare a riposare.

Gli preparate da mangiare e poi vi mettete a tavola anche voi, mentre lui sonnecchia sul divano serenamente, in attesa che arriviate anche voi. Vi sedete poi al suo fianco e, mentre si addormenta e comincia a russare, scoprite che sotto di lui c'è ancora il suo legnetto, che ha custodito tutto il giorno con cura. 

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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